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  • Che cos’è il Panic Saturday, lo shopping di Natale per i ritardatari

    L'anno scorso i ritardatari sono stati 130 milioni. La corsa al regalo natalizio passa sempre di più dai device online: è la Christmas digital experience

    18 Dicembre 2019

    Dopo il Black Friday, che ci permette di fare shopping sfrenato dopo la Festa del Ringraziamento, e il Cyber Monday, che ci permette di assecondare la nostra voglia di tecnologia a prezzi stracciati, arriva il Panic Saturday, Il giorno (il 21 dicembre) in cui i ritardatari dello shopping, quelli degli acquisti all’ultimo minuto, corrono ai ripari acquistando in una sola sessione di shopping tutti i regali di Natale.

    Un po’ di chiarezza

    Il Panic Saturday (anche conosciuto come Super Saturday) cade l’ultimo sabato prima di Natale e segna la fine della stagione dello shopping iniziata con il Black Friday. 

    Nel 2018 130 milioni di ritardatari

    L’anno scorso i ritardatari sono stati 130 milioni e per quest’anno ci si aspetta che il dato sia confermato. E se le cause di questo ritardo cronico negli acquisti natalizi ha molteplici cause, a partire da una disponibilità economica oscillante fino all’indecisione frutto dell’ansia da prestazione, una cosa è certa: lo shopping natalizio è un fenomeno ormai soprattutto online. Secondo un’indagine della National Retail Federation, il 73% dei consumatori ha dichiarato di voler utilizzare il proprio smartphone, il tablet o altri dispositivi elettronici per effettuare ricerche e comparazioni legate ai regali di Natale.

    Christmas digital experience

    Il risultato è una corsa al regalo natalizio che passa sempre dai device online, anche quando poi si sceglie di acquistare nei negozi: si chiama Christmas digital experience. Si tratta di una nuova tendenza sempre più dirompente che, ancora secondo l’indagine della National Retail Federation, ha un effetto immediato sugli acquisti online con un aumento stimato tra l’11% e il 14%. E l’Italia non resta indietro.

    9 italiani su 10 compreranno online

    A confermare questa tendenza, anche un rapporto Compass, secondo il quale quasi 9 italiani su 10 acquisteranno online. Una soluzione preferita rispetto al centro specializzato (42%), al centro commerciale (41%) e al negozio (16%). I consumatori italiani, infatti, e questo invece lo dice anche la Xmas Survey di Deloitte, utilizzeranno il canale online per il 32% del totale delle spese natalizie. Così, se nel 2018 gli acquisti pre-natalizi online erano decollati segnando un +20% sull’anno precedente, il 2019 ha tutti i numeri per segnare un nuovo record dell’eCcommerce. Tra i settori che riscuotono più successo l’elettronica – con smartphone e tablet in testa e l’abbigliamento, seguito dalle gift card, regalo passe partout apprezzato da chiunque.

    L’esperta

    «Questo non significa necessariamente la fine degli store fisici – ha detto Anastasia Sfregola, Sales Director per l’Italia di Kooomo, piattaforma tecnologica che aiuta le aziende a vendere online e a internazionalizzare – ma conferma l’importanza per i brand di sviluppare strategie omnichannel che integrino canali tradizionali e canali online». Per Sfregola: «Omnichannel retail significa: unire tutti i canali, creare una sola esperienza d’acquisto che può cominciare dal punto vendita come dal sito e-commerce, continuare con l’app e concludersi off-line o viceversa. La cosa importante è che il cliente sia sempre al centro di tutto il processo, qualsiasi esso sia, e che ogni dettaglio renda il percorso indimenticabile».