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  • Una startup danese ha creato un’app per combattere lo spreco alimentare

    Anche in Italia l'applicazione Too Good To Go grazie alla quale i ristoratori possono mettere in vendita a prezzi ridotti il cibo invenduto a fine giornata

    29 Marzo 2019

    Too Good To Go è nato dalla semplice intenzione di risolvere il problema quotidiano dello spreco di cibo, che ha delle ripercussioni importanti dal punto di vista sociale, economico e ambientale. L’app offre a ciascuno di noi l’opportunità di impegnarsi nella lotta agli sprechi, permettendo ai ristoratori di conquistare nuovi clienti e ai consumatori di provare nuovi prodotti a prezzi minimi”. Queste le parole con cui Mette Lykke, CEO di Too Good To Go, presenta l’app sviluppata dalla sua startup, appena arrivata in Italia. startup

    Recuperare online il cibo invenduto

    Too Good To Go permette a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati e hotel di recuperare e vendere online (a prezzi ribassati) il cibo che non sono riusciti a vendere. Questa l’idea della startup danese (fondata nel 2015), già presente in altri 9 Paesi d’Europa. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Eugenio Sapora, Country Manager per l’Italia – è creare la più grande rete antispreco in Italia: ad oggi sono state oltre 11 milioni le Magic Box acquistate in Europa, il che ha permesso a livello ambientale di evitare l’emissione di più di quasi 23 milioni di tonnellate di CO2. Punto di partenza è Milano, dove hanno già aderito numerosi ristoratori, bar e pasticcerie”.

    I numeri

    Ogni anno sono circa 1,3 miliardi le tonnellate di cibo che vengono gettate nella pattumiera: se gli sprechi alimentari fossero un paese, sarebbero il terzo più grande produttore di gas serra, considerando che anche tutte le risorse necessarie per produrlo. Le inefficienze nel settore indicano inoltre che la perdita e lo spreco di cibo nel mondo arriveranno, entro il 2030, a quota 1,2 trilioni l’anno. Un dato che si riflette anche nel nostro Paese, dove si sprecano ogni anno oltre 10 milioni di tonnellate di cibo, pari a circa  15 miliardi l’anno.

    Come funziona

    I ristoratori e i commercianti di prodotti freschi iscritti all’applicazione possono mettere in vendita le Magic Box, una sorta di bag con una selezione di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo.

    Anche meno imballaggi

    I consumatori possono acquistare con un tap sull’applicazione pasti a prezzi minori, tra i 2 e i 6 euro, impegnandosi allo stesso tempo nella lotta agli sprechi e nella tutela dell’ambiente, considerando che ogni Magic Box acquistata permette di evitare l’emissione di 2 kg di Co2: basta geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la propria Magic Box, pagarla tramite l’app e andarla a ritirare nella fascia oraria specificata per scoprire cosa c’è dentro. Inoltre, per limitare l’uso di imballaggi, i negozi aderenti a Too Good To Go incoraggeranno i clienti stessi a portare da casa contenitori e sacchetti propri.

    Già qui

    ristoranti biologici EXKi e i negozi Carrefour Italia sono tra i primi punti vendita aderenti al progetto di Too Good To Go in Italia. Anche Eataly prende parte al progetto con un pilota dedicato al punto vendita di Milano Smeraldo.Nel capoluogo lombardo, a preparare le Magic Box sarà anche to.market, con l’obiettivo di affrontare la lotta allo spreco alimentare in una logica di sistema e coinvolgendo l’intera filiera, dalla produzione al consumatori, passando per la distribuzione. Tra gli altri, nella rete di Too Good To Go presenti anche i Tramezzini Veneziani di Tramè e il micropanificio artigianale Le Polveri.