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  • Anas e MIT vogliono monitorare strade e ponti con i nostri smartphone. L’accordo spiegato

    ANAS ha stretto un accordo il Senseable City Lab di Carlo Ratti per il controllo delle infrastrutture stradali grazie dati provenienti dai sensori dei nostri dispositivi

    24 Ottobre 2018

    Testare l’applicabilità dei sensori mobili del Senseable City Lab Consortium del MIT di Boston diretto da Carlo Ratti nelle attività di Anas di sorveglianza su ponti e viadotti. Consentire il controllo delle strade, basandosi sui dati provenienti dai sensori presenti nei dispositivi mobili e nelle centraline dei veicoli più recenti. Sviluppare nuove tecnologie per il monitoraggio e la programmazione della manutenzione delle strade. Questi alcuni dei punti dell’accordo stretto fra Anas e il Senseable City Lab Consortium del Massachusetts Institute of Technology. 

    Con questo accordo tra il MIT e Anas, vogliamo sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie digitali, in modo da raccogliere dati più precisi sulle condizioni delle nostre infrastrutture stradali, aumentando l’attività di monitoraggio e sicurezza di ponti, viadotti e strade (Carlo Ratti)
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    Dove si comincia

    La sperimentazione Anas-MIT parte sulle autostrade del Grande Raccordo Anulare di Roma, tra le arterie più trafficate d’Italia con picchi di 168 mila veicoli al giorno, e sulla Roma-Aeroporto Fiumicino con oltre 100 mila veicoli al giorno. In questo modo le due autostrade diventano un laboratorio aperto di ricerca internazionale.

    Quando

    Il GRA e l’autostrada Roma-Fiumicino saranno smart e gli stessi utenti dotati di smart phone potranno collaborare al controllo dello stato di salute dell’infrastruttura da febbraio 2019. Il sistema è stato sperimentato nel 2017 dal MIT.

    Come

    La tecnologia già sperimentata dal MIT consente di sfruttare i dati contenuti negli accelerometri contenuti in ogni smartphone: tre ricercatori del MIT raccoglieranno i dati degli utenti in transito sulle due tratte, soprattutto vibrazioni e rumori, e questo consentirà di fornire (mettendo insieme tutti i dati) un primo screening (quotidiano e in tempo reale) sulla situazione di pavimentazione e ponti e viadotti. I dati raccolti saranno quelli dalle auto Anas, in servizio su GRA e Roma-Fiumicino, ma anche quelli provenienti dagli smartphone di tutti gli utenti che hanno scaricato o scaricheranno la app dell’Anas, e che saranno raccolti in modo anonimo.

    Perché i ‘nostri sensori’ sono i più adatti

    Uno studio recente, condotto dal Senseable City Lab su un ponte di Boston, l’Harvard Bridge, ha evidenziato che i dati derivati dallo smartphone, raccolti su un veicolo in movimento e adeguatamente registrati e analizzati, contengono informazioni coerenti e significative su alcune delle frequenze modali di un ponte (l’analisi modale è lo studio del comportamento dinamico di una struttura quando sottoposta a vibrazione, in questo caso il passaggio dei veicoli).

    Il progetto Smart Road

    L’accordo si inserisce nel programma Smart Road, un’investimento complessivo  da parte di Anas di 1 miliardo di euro che sarà messo in atto con una prima fase realizzata nei prossimi tre anni. La prima fase riguarda l’itinerario E45-E55 Orte-Mestre, in Veneto la statale 51 di Alemagna, in Sicilia la Tangenziale di Catania e la A19 Autostrada Palermo Catania, nel Lazio le autostrade A90 Grande Raccordo Anulare di Roma e A91 Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino e, poi, la A2 Autostrada del Mediterraneo.

    Smart Mobility. Un Comitato Tecnico Scientifico internazionale affiancherà Anas nella realizzazione del progetto Smart Mobility, orientato alla costruzione (in vista dei mondiali di Sci di Cortina 2021) di un modello evoluto di mobilità intelligente in grado di gestire al meglio i flussi di traffico e migliorare la sicurezza stradale.