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  • Le app di dating sono più di 500, ecco chi le usa secondo le ricerche

    In principio c'era Badoo, oggi le app di incontri online si sono moltiplicate. È davvero più semplice trovare l'amore sul web?

    18 Ottobre 2018

    Lacie Pound vive in un mondo in cui, grazie allo smartphone, chiunque può votare la popolarità degli altri con un massimo di cinque stelle. Lacie ha un punteggio di 4.2 ed è ossessionata dall’idea di essere popolare. Maria ha appena incontrato in un bar un ragazzo che le interessa ma di cui non conosce il nome. Entra su Spotted ed è lì, lo trova tra le persone “appena incontrate”, visita il suo profilo e decide di scrivergli un messaggio. La prima storia è la trama di un episodio di Black Mirror, la seconda è la realtà. Si tratta di esperienze simili, facce della stessa medaglia. E quindi sì, è vero, siamo sulla stessa onda dell’inquietante e geniale serie Netflix che ha cercato di mostrarci come saranno le nostre vite tra qualche anno. Il mondo che Black Mirror ha cercato di anticiparci non è così lontano come crediamo e la verità è che ci spaventa meno di quanto abbiamo immaginato guardandone gli episodi. dating

    In principio c’era Badoo

    C’è chi lo ha utilizzato dopo una rottura, per conoscere persone nuove, passare un po’ di tempo, vivere esperienze senza impegno. Chi, trasferitosi in un posto nuovo, lo ha trovato un buon modo per conoscere qualcuno del posto. Chi ha sperato di trovarci l’amore, chi l’ha trovato davvero. Chi lo ha fatto per gioco, chi lo ha fatto di nascosto ed è stato scoperto, chi non lo è stato mai. Lanciato nel maggio 2006, nel 2008 Badoo aveva già 14 milioni di utenti registrati ed era nella classifica dei 1000 siti più visitati al mondo. dating Eppure, se in quegli anni avessimo domandato a qualcuno cosa ne pensasse di Badoo e delle app di incontri in generale, avrebbe risposto che si trattava di qualcosa di patetico, l’ultimo tentativo per i disperati di trovare l’anima gemella o, semplicemente, per passare una serata diversa. Oggi non è più così: la stigmatizzazione sociale sta via via scomparendo e non si guarda più con diffidenza alle app di dating (e a chi le usa), tanto che anche Facebook, il social più utilizzato in Occidente, ha pensato di lanciare una sua funzionalità per gli incontri. E anzi, proprio l’introduzione da parte della società della sua piattaforma per il dating potrebbe contribuire a rendere ancora più largamente diffuso l’uso di questi strumenti per la ricerca dell’amore in rete. LEGGI ANCHE: Come evitare i rischi nascosti nell’uso delle dating app

    Il valore inestimabile delle app di dating

    Complice l’esplosione inarrestabile dei social network e del nuovo modo di comunicare e di relazionarsi che ci hanno proposto e che noi abbiamo accettato di buon grado, oggi gli incontri online sono sempre più gettonati. Anche quando l’intenzione non è deliberatamente quella di incontrare qualcuno, quasi sempre, la prima interazione avviene online, tramite la chat di Facebook o di Instagram. LEGGI ANCHE: Come funziona Facebook Dating e cosa ha di diverso rispetto a Tinder Il comportamento degli utenti segue, quasi sempre, la medesima metodologia: si tasta il terreno per un po’ con qualche like, attirando l’attenzione su di sé, e poi si passa all’attacco con l’invio dei primi messaggi. dating I social network ci hanno dato la possibilità di non dover giocare da subito a carte scoperte. I post, le foto, i video, le manifestazioni di interesse per un evento o i like ad una pagina fungono da link per motivare il contatto con l’altra persona senza dover ammettere la ragione effettiva del messaggio: flirtare. Un recente sondaggio ha portato alla luce che più del 30% degli utenti statunitensi tra i 19 e i 29 anni utilizza attualmente siti o app di dating, mentre il 31% ammette di averlo fatto. Inoltre, pare che nel 2016 le entrate globali legate a questi servizi equivalgano a 4,6 miliardi di dollari, stimando una crescita di 100 milioni di dollari all’anno fino al 2019, solo negli Stati Uniti. Mentre, sempre nel segmento degli appuntamenti online, il numero di utenti dovrebbe ammontare a 328,2 milioni entro il 2023, secondo Statista. Un altro studio, realizzato dal Center for economics and business research e commissionato da Meeting, su sei paesi europei – Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Olanda – ha dimostrato che il giro di affari legato agli incontri online è pari a circa 26 miliardi di euro. Top view of woman walking in the street using her mobile phone with online dating screen with copyspace. All screen graphics are made up. E per l’Italia? Nel 2017 gli italiani si sono rivolti a Google circa 153.000 volte al mese, effettuando ricerche come “app incontri” o “siti di incontri”. Insomma, grandi numeri e altrettanto grandi potenzialità. Anche a livello di marketing. Proprio la presenza di un numero così elevato di competitor nello stesso mercato, infatti, impone spesso strategie aggressive anche in termini di advertising. “L’acquisto di parole chiave (su Google Ads ndr.) è probabilmente il 65% della spesa totale di marketing, a volte anche più elevata”, ha dichiarato Ruben Buell, presidente e chief technology officer di Ruby Life, casa madre di Ashley Madison (una community di dating online).

    Quali e quante sono le app di dating

    Esistono davvero tantissimi siti e app di incontri – quasi 500  in tutto – e tutti, più o meno, funzionano allo stesso modo. Attraverso la geolocalizzazione e gli interessi in comune si entra in contatto con persone simili a noi, ci si scambia qualche messaggio e poi, nel migliore dei casi, si decide di incontrarsi per un caffè. Questo settore è sempre più dominato da grandi gruppi a cui fanno capo anche più siti di dating online. InterAcritiveCorp (IAC) possiede Meetic – più di 7 milioni di iscritti -, OKCupid30 milioni di iscritti -, Match.com e poi c’è Tinder, lanciato nel 2012, che oggi ha oltre 50 milioni di utenti di tutto il mondo iscritti. Ci sono poi Lovoo, Twoo, Happn e ancora Once, Feeld, o Adottaunnragazzo.it, in cui gli uomini divisi per categorie – rossi, con la barba, intellettuali – vengono scelti e “messi nel carrello” per l’acquisto. dating online Ma non è tutto: una bacheca in cui vengono raggruppate tutte le persone che abbiamo incontrato nel corso della giornata – e che ovviamente usano l’app – dando la possibilità agli utenti di ritrovare chi abbiamo visto in un bar ma a cui non abbiamo avuto il coraggio di avvicinarci. Ed è così tra un “chi ha visitato il tuo profilo”, match del giorno e messaggi che funziona Spotted, la nuova frontiera delle app di dating che ricorda tanto Black Mirror. Mashable si è presa la briga di classificare le app di dating sulla base delle persone a cui potrebbero interessare e ci aiuta così a districarci nel mondo degli appuntamenti online. Match è l’ideale per chi cerca relazioni che non portino necessariamente al matrimonio, Zoosk per chi non sa esattamente cosa vuole, eharmony per chi è in cerca di un impegno a lungo termine, OK Cupid è più indicato per persone fuori dagli schemi, Happn per chi ancora crede all’amore a prima vista. Insomma, non resta che trovare la propria app ideale per cominciare a cercare l’anima  gemella. Dating app

    Una relazione su tre nasce online

    E mentre c’è chi ancora diffida dagli incontri online, una ricerca universitaria, dal titolo The strenght of absent ties: social integration via online dating, ha dimostrato che una relazione su tre, oggi, nasce online. Il dato sale al 70% quando parliamo di coppie omosessuali. Ma non è tutto: gli studiosi si sono resi conto che le app di dating hanno aumentato le unioni tra persone di etnie ed ambienti sociali differenti, contribuendo ad abbattere il muro delle divisioni sociali. Infine, un altro dato sorprendente è che, oltre ogni aspettativa, i matrimoni tra persone che si sono conosciute online tendono a fallire di meno e ad essere più solidi.