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  • Grazie al fog computing nasce un progetto IoT per industria 4.0 e smart building

    Abbiamo selezionato alcuni dei progetti della Call for Universities della Maker Faire Rome 2018, per conoscere da vicino i protagonisti dell'innovazione in Italia

    5 Ottobre 2018

    L’automazione industriale si fonde oggi anche con soluzioni di fog computing, cioè con sistemi in grado di fondere le informazioni a livello locale per determinare strategie di controllo distribuite. Il fog computing, in pratica, estende il paradigma del cloud computing ai margini della rete, consentendo così una nuova generazione di applicazioni e servizi grazie ad una serie di caratteristiche come:

    • bassa latenza;
    • distribuzione geografica diffusa;
    • mobilità;
    • numero di nodi molto elevato;
    • ruolo predominante dell’accesso wireless;
    • forte presenza di streaming e applicazioni in tempo reale;
    • eterogeneità.
    Si tratta cioè di ottimizzare l’uso della banda dati operando una prima scrematura dei dati provenienti dai sensori. Di questo tipo di tecnologia beneficiano soprattutto applicazioni come veicoli connessi, smart grid, smart cities e in generale per i sensori wireless. LEGGI ANCHE: «I robot? Qui i bambini ci giocano, per loro è come sfidare la tecnologia»
    fog computing
    Credits: ResearchGate

    Che cos’è IoT per industria 4.0 e smart building

    Grazie allo sviluppo di sensori low-cost e alla loro integrazione in sistemi di automazione industriali e per smart building, il progetto IoT per industria 4.0 e smart building, presentato alla Call for Universities di  Maker Faire Rome 2018, punta allo sviluppo di una piattaforma multisensoriale basata su microcontrollore e interfacciata con il gateway KosmoServer dedicato al fog computing, mentre per le applicazioni di analytics più complesse i dati vengono memorizzati su piattaforma MongoDB ed elaborati in modo asincrono. LEGGI ANCHE: Da una scuola di Roma una piattaforma open source che analizza la qualità delle acque smart city

    Come nasce il progetto

    Quello che per molti potrà sembrare arabo, è pane quotidiano per gli ideatori del progetto, Stefano Panzieri, Chiara Foglietta, Cosimo Palazzo, Dario Masucci e Riccardo Colelli, docenti e ricercatori provenienti dall’Università di “Roma Tre”. Il progetto nasce dalla loro esperienza di ricerca nell’ambito dei sistemi di controllo industriale, della robotica e della fusione sensoriale, della protezione delle infrastrutture critiche, specialmente reti elettriche e smart grids, nello sviluppo di strumenti per il supporto alle decisioni, negli algoritmi di ottimizzazione multi-obiettivo e nella sostenibilità energetica. LEGGI ANCHE: «Vi racconto il mio giro del Mondo alla ricerca del cibo che ci curerà» maker-faire-2018

    La Call for Universities di Maker Fair Rome 2018

    La Call for Universities and Research Insitutes, rivolta alle Università statali e agli Istituti di Ricerca pubblici, si è ufficialmente chiusa il 7 luglio  2018 e i migliori progetti saranno presenti tra quelli esposti durante l’evento, dal 12 al 14 ottobre a Roma. Saranno tanti i visitatori, curiosi, makers provenienti da tutto il mondo che si confronteranno davanti a queste invenzioni.

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