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  • Cosa ti serve sapere per pianificare una strategia di marketing digitale oggi

    Dall'intelligenza artificiale che sta cambiando le professioni al nuovo modello circolare di funnel, ecco una serie di trend da tenere presenti nella progettazione della propria presenza online

    1 Ottobre 2018

    Il mondo del digital marketing è in continua evoluzione e non basta solo conoscere le ultime funzionalità introdotte dai social media o l’aggiornamento dell’algoritmo di Google per costruire strategie efficaci online. Leggere i dati e i trend, interpretarli ed anticiparli, ma soprattutto applicarli in modo corretto per lo specifico contesto di business su cui operiamo è essenziale per restare al passo. Oggi vi proponiamo un’intervista alla digital marketing manager Miriam Bertoli, appena rientrata dall’INBOUND2018 di Boston. Con lei scopriremo le novità sui funnel e l’intelligenza artificiale, i trend e gli esperti da seguire prima di cominciare a progettare una strategia di marketing digitale. miriam_bertoli-1000x750

    Canali, tattiche e strategia di marketing digitale

    Nella definizione di una strategia di marketing digitale oggi, quali canali sono irrinunciabili per qualsiasi azienda? Faccio subito una premessa. I canali scelti sono funzionali alla strategia definita. E a monte, la strategia digitale è solo una parte della strategia di marketing complessiva dell’azienda. Potremmo arrivare a dire che non si parla di strategia digitale, ci sono una serie di tattiche che mettono al centro i punti di contatto digitali – uno o più siti, Amazon, la newsletter periodica e così via – e che sono così ben orchestrate da innestarsi in una strategia di marketing compiuta. Insomma la risposta corretta alla domanda “quali sono i canali irrinunciabili?” è la più saggia e la più deludente per chi si aspetta ricette veloci: dipende. Ci sono poi alcuni canali che, generalizzando, hanno in questo momento maggiore attenzione e affezione da parte delle persone: Instagram, Amazon, il formato dei video in diretta su Facebook e Instagram stesso. Ma, ripeto, non valgono per tutte le imprese e all’interno di tutte le strategie. Obiettivi dell’azienda e comportamento delle persone, fuori e dentro al digitale, sono i primi aspetti da valutare per scegliere i canali in cui essere presenti.

    L’importanza dell’AI, dei video e un nuovo modello di funnel

    Ci racconti le novità più importanti che ti porti dietro dall’INBOUND2018 di Boston? Tralascio le novità su nuove funzionalità di Instagram, nuovi formati di advertising in arrivo e così via, ne scriverete come sempre in modo puntuale e interessante qui su Ninja 🙂 ScottHarrison-1 Porto due novità di metodo e scenario: un nuovo modello del vecchio funnel, circolare e non più a imbuto, e il crescente impatto dell’Intelligenza Artificiale anche nel marketing. Partendo dal nuovo modello per rappresentare il percorso d’acquisto, siamo abituati a vederlo raffigurato come qualcosa di lineare: dall’awareness alla fase di confronto e creazione della decisione d’acquisto, poi la fase di acquisto e il post acquisto. Guardandolo la punto di vista dell’azienda, in queste fasi tipicamente abbiamo un imbuto con in cima traffico e clienti potenziali, poi lead di cui abbiamo informazioni via via più qualificate e successivamente, in fondo al funnel, vendite e clienti da fidelizzare. Questo modello ha effettivamente un grosso punto debole e cioè disperde molta energia: arrivati in fondo al percorso, missione raggiunta. Un paio di modelli che ho visto presentati a Boston – uno durante il keynote di uno dei due padroni di casa, Brian Halligan CEO di Hubspot – sono invece circolari: il post-acquisto è tanto importante quanto le fasi precedenti e anche di più. L’esperienza del cliente, curata e portata al massimo livello di soddisfazione, ne farà un nostro prezioso ambasciatore verso nuovi clienti e aprirà a possibili riascquisti da parte sua. marketing digitale La seconda novità riguarda la presenza crescente dell’intelligenza artificiale nel marketing. Spesso la stiamo già utilizzando senza rendercene conto, negli strumenti che utilizziamo tutti i giorni. Uno “strato” di intelligenza artificiale sarà sempre più presente e da un lato ci aiuterà ad essere più efficienti ed efficaci – per esempio automatizzando una serie di attività di ottimizzazione in una campagna di advertisting – dall’altro renderà obsolete alcune professioni come le intendiamo oggi. Prendiamo per esempio quella della definizioni di quali contenuti postare in un blog, per intercettare ricerche organiche da motore di ricerca: all’interno di una piattaforma di inbound marketing questa scelta può benissimo essere guidata dalla piattaforma stessa, grazie ai dati su quali contenuti tra quelli che abbiamo online stanno generando più traffico e conversioni, quali piacciono di più quando vengono promossi nei social media, che cosa stanno pubblicando i nostri concorrenti e così via. Cambierà la professione del digital marketer a anche qui, ciò che una macchina può fare in modo più veloce e meno costoso, sarà man mano affidato a sistemi intelligenti. Sul mio blog ho raccolto anche altre considerazioni e alcune pillole video giornaliere da Boston. I video sono ancora al centro di un trend di crescita, sia a livello di fruizione che di produzione da parte dei marchi. Il video marketing va necessariamente incluso in un piano di marketing digitale o ci sono casi in cui è possibile farne a meno? Decisamente i video sono in un trend di crescita, in particolare i video live e i formati immersivi. Lo sono anche perché sono molto premiati da Facebook e Instagram per primi con notifiche – vi sarà capitato di vedere notifiche quando un amico è in diretta – e perché sono effettivamente molto versatili. rsz_videoverticali3 La risposta alla tua domanda e cioè se vadano sempre inseriti è sempre dipende. Ma in questo caso faccio davvero fatica a trovare delle eccezioni: sarebbe un po’ come dire che una strategia di marketing digitale può fare a meno del testo, del contenuto scritto. Difficile, no? Lo stesso vale per i video: possono essere utilizzati per generare awareness, presentare un prodotto, trasmettere in diretta una sfilata, dare assistenza post vendita con dei tutorial, fare customer service… Insomma sono un formato di contenuto così versatile ed efficace che portano beneficio al marketing di tutte le aziende e tutti i professionisti. Il vero tema è trovare i format giusti e investire per creare video che davvero servano alle nostre persone là fuori».

    Consigli di lettura

    Ci suggerisci tre esperti (oltre te) da seguire per essere sempre aggiornati sui trend del digital marketing? Tre esperti di marketing, con o senza l’etichetta digitale, che mi piace seguire sono:
    1. Avinash Kaushik e in particolare la sua newsletter settimanale su marketing e analytics: mai banale e sempre molto acuto nelle sue osservazioni;
    2. poi lui, Seth Godin, sì sempre lui. Continua a postare regolarmente sul suo blog e consiglio di leggere anche solo un paio di post a settimana tra tutti quelli che pubblica: trova sempre le parole giuste per esprimere concetti importanti, come in questo post sull’importanza di concentrarsi sulla nostra community
    3. una vista originale e tagliente sui nuovi trend del marketing è poi quella che arriva dalle vignette di Marketoonist: ogni vignetta strappa un sorriso ma è anche uno spunto importante di riflessione».
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