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  • L’arte della schiscetta, i consigli per il pranzo perfetto in ufficio

    Mangiare in ufficio non vuol dire dover rinunciare a un'alimentazione completa. Ecco alcune idee per variare la dieta a lavoro

    18 Settembre 2018

    All’improvviso avete cominciato a non perdervi neanche un pranzo di famiglia, un battesimo del cugino di quarto grado, un compleanno del gatto della zia. Desiderio di passare più tempo con i vostri cari? Anche, ma soprattutto bisogno di accaparrarvi gli avanzi del luculliano pranzo di festa per sfoggiare una schiscetta da invidia il giorno dopo in ufficio. Ora, però, è arrivato il momento di aprire i vostri orizzonti, le vostre dispense e i vostri frigoriferi: un’altra schiscetta è possibile!   Non rinunciate a una buona schiscetta per mancanza di tempo

    La sfida della schiscetta

    Il più grande nemico che gli schiscettatori dovranno affrontare è il tempo. Poco tempo per fare la spesa, poco tempo per cucinare, poco tempo per mangiare: così finisce che non siamo più noi a decidere cosa mangiare, ma è il tempo a deciderlo per noi. Accade proprio come in quei noiosi primi appuntamenti in cui l’altra persona ordina anche per voi, con la differenza, però, che non potrete rifiutare il secondo appuntamento con il tempo, dovrete conviverci per tutta la vita: meglio farselo amico organizzandoci, quindi. Il punto di partenza è pensare a cosa desidereremmo mangiare e a cosa ci farebbe bene mangiare come se avessimo tutto il tempo che vogliamo, quindi riordinare le idee in modo programmatico in base ai nostri orari e alle nostre abitudini. I più precisi potranno fissare un giorno in agenda per concentrarsi sulla definizione dei menu settimanali, così da organizzare anche la spesa. Sconsigliato improvvisare al mattino guardando cosa c’è nel frigo: sarà divertente quando vi sveglierete particolarmente creativi, ma vi esporrà al grave rischio di arrendervi ai pasti pronti – da “sono pronto per Master Chef” a “tanto posso prendere qualcosa in rosticceria” è un attimo. Siete pronti ad affrontare anche momenti estremi per la vostra schiscetta? Forse qualche volta avrete visto le vostre mamme alle 6:00 di mattina tenere la tazzina di caffè in una mano e girare il soffritto con l’altra senza batter ciglio, ma non vi siete mai chiesti quanto fosse allenato il loro olfatto per riuscirci. Quindi, chiariamo subito: per cucinare alcuni piatti al mattino presto ci vuole una forte motivazione, e, in alcuni casi, anche un forte stomaco, ma un vero schiscettatore non si arrende alle difficoltà!   Con degli accorgimenti è possibile creare schiscette anche con carne e pesce

    Alcune idee per una schiscetta smart

    Non fatevi spaventare dalle sfide, perché i risultati vi ripagheranno di ogni sforzo. Ci sono diverse idee che possiamo sfruttare in cucina per avere una buona schiscetta senza eccessivi sforzi ogni giorno. Ve ne consigliamo alcune.   Il minestrone pocket Marie Kondo sarà capace di far entrare mille paia calzini in un minuscolo cassetto, ma voi potete mettere un orto in un panino, lo sapevate? Preparate un minestrone, lessate delle verdure o cuocete i legumi che preferite. Dopo averli frullati, porzionateli e aggiungete del pangrattato, cominciando gradualmente con un cucchiaio, fino a quando il composto non diventerà più consistente e cuocetelo. Avrete preparato un burger vegetale, che vi permetterà di mangiare verdure e legumi anche a lavoro. Se volete, potete far abbracciare il vostro burger da una pagnotta ai cereali. E il minestrone pocket è servito! pranzo2 Si fa presto a dire toast Panini, sandwich e toast sembrano la soluzione più rapida per la pausa pranzo, ma anche la più triste. Attenzione, però, quando i ristoranti ci hanno cominciato a proporre i panini gourmet abbiamo fatto la faccia a forma di reaction Wow, ma, a ben guardare, si tratta solo di un panino un po’ più farcito del buon vecchio Camogli. Perché non vi sbizzarrite nel creare accostamenti inediti? Così non dovrete rinunciare a un’alimentazione bilanciata e la pausa pranzo sarà anche un momento per provare nuovi sapori. Pasta sempre e comunque Prendiamo la triste realtà di petto  – quello su cui avremo steso un bel tovagliolone per evitare di macchiarci la camicia che ci deve ancora accompagnare per un’altra mezza giornata di lavoro: tutto ciò di cui probabilmente potremo disporre in ufficio per fare magie culinarie sarà, probabilmente, un forno a microonde. Se non volete passare la vostra vita a calcolare il centesimo di secondo in cui ogni formato di pasta raggiunge la semicottura ideale per non diventare scotta dal successivo passaggio nel microonde, allora dovete giocare il jolly: pasta al forno e affini. Nonna ci ha messo in testa che timballi, lasagne, sartù e pasta al forno fossero prodotti di lusso riservati ai pranzi nei quali la omaggiavamo della nostra presenza, ma, con tutto il rispetto per i nostri avi, è arrivato il momento di sfatare questo mito e renderci conto che i piatti della domenica ora sono pronti a scendere tra le masse anche dal lunedì al venerdì. Preparare una mono porzione di pasta al forno non solo non è un evento, ma è anche una delle soluzioni più utili per la schiscetta di chi non vuole rinunciare alla pasta. Procuratevi un contenitore che possa andare sia in forno che in microonde per ottimizzare i tempi e mantenere più a lungo il calore della cottura. Preparare la schiscetta in modo da avere un'alimentazione equilibrata Insalata consapevole Da quando il termine insalatona è entrato nel linguaggio comune, molte più cose sono uscite dal nostro frigo. Sarà bene specificare, dunque, che ce ne sono due tipi: l’insalatona svuotafrigo e l’insalatona consapevole. L’insalatona svuotafrigo è caratterizzata da un sapore indecifrato e da una ferrea convinzione: “devo riuscire a metterci tutto”, come se un sacco di gettoni d’oro dovesse comparire qualora riusciste nell’impresa di fare l’en plein.   Poi c’è lei, l’insalatona consapevole, che ci rimanda alla tradizione contadina dalla quale sono nati piatti come la ratatouille e la caponata: piatti unici che utilizzavano solo ortaggi di stagione, una buona regola da mantenere anche per noi. A casa potete prepararla con insalata verde, straccetti di pollo o tofu, olive, verdure, ortaggi, germogli e frutta secca. Una volta in ufficio, poi, potrete completare con un filo d’olio conservato nella vostra gran riserva, tra le cartucce per la stampante e la spillatrice. pranzo3 Il piatto multitasking Schiscetta non vuol dire evitare di fare un pasto completo. Se non volete portare con voi primo, secondo e frutta, potete provare a inglobare tutto in un unico piatto multitasking. Gli anni ‘80, oltre all’indimenticato risotto allo champagne, ci hanno lasciato in eredità l’accostamento prosciutto e melone. Possiamo cogliere questa ispirazione per pensare a nuovi accostamenti che includano anche la frutta. Salmone e arancio, manzo e mango, pollo e mele sono solo alcune delle accoppiate vincenti che ci permettono, tra l’altro, di mangiare carne e pesce in ufficio, dove sono solitamente meno accettati per i loro odori più persistenti. In questo modo sono neutralizzati dalla frutta che li rende meno pesanti sia al gusto che all’olfatto. 2K: il goal della giornata 2K è l’obiettivo. No, non ci stiamo riferendo ai 2000 follower che dovete acchiappare al giorno su Instagram con la foto della vostra schiscetta, ma alle circa 2000 calorie consigliate per raggiungere il fabbisogno energetico medio giornaliero. Spesso la conta delle calorie viene citata da chi vuole dimagrire, ma in realtà è importante per tutti assicurarsi di acquisire le energie sufficienti per sostenere la giornata lavorativa. Quindi, niente compromessi quando si tratta di pausa pranzo in ufficio, prendete l’arte della schiscetta e conservatela in un luogo fresco e asciutto!