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  • Breve storia della nuova legge sul copyright (e da quando sarà operativa)

    Le tappe fondamentali che hanno portato al testo della nuova legge sul copyright

    13 Settembre 2018

    La nuova normativa europea sul copyright sta impegnando i feed dei nostri social e le conversazioni fra colleghi e amici. Il monopolio dell’argomentazione suggerisce una lettura cronologica delle tappe che hanno portato alla pre-approvazione del testo che si pone l’ambizioso obiettivo di riformare il diritto d’autore, nella società di Google, Netflix e YouTube. Vediamo qual è stato il percorso che ha portato al voto favorevole dei Parlamentari Europei. LEGGI ANCHE: Riforma del Copyright, le nuove regole spiegate (e le posizioni in campo)

    14 settembre 2016 – Nasce la proposta per innovare il diritto d’autore

    In seguito a una comunicazione di dicembre 2015, in questa data viene presentata la proposta per la creazione di una serie di norme adeguate a regolare il diritto d’autore per la Comunità Europea (ma gli effetti si avvertiranno anche fuori), in relazione alle più recenti tecnologie. In particolare, si cerca di arginare l’utilizzo di materiali coperti da copyright sui contenuti che compaiono nelle anteprime delle ricerche o delle condivisioni.
    By Diliff [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0) or GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html)], from Wikimedia Commons
    By Diliff [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0) or GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html)], from Wikimedia Commons

    26 aprile 2018 – La protesta delle organizzazioni

    Il 26 aprile 2018, 145 organizzazioni firmano una lettera di opposizione alla legislazione proposta. Le organizzazioni, tra cui Electronic Frontier Foundation, Creative Commons, European Digital Rights, vari capitoli di Wikimedia, e, dal 29 giugno 2018, Wikimedia Foundation, proprietaria di Wikipedia. Si tratta di organizzazioni attive nei settori dei diritti umani e digitali, della libertà dei media, dell’editoria, delle biblioteche, delle istituzioni educative, degli sviluppatori di software e dei fornitori di servizi Internet. LEGGI ANCHE: Ok del Parlamento Europeo alla Riforma del Copyright. Che succede adesso

    20 giugno 2018 – Il parere positivo della Commissione

    La Commissione Giuridica del Parlamento Europeo approva la proposta, con la richiesta di un ulteriore voto di tutto il Parlamento per l’approvazione definitiva.

    5 luglio 2018 – Il Parlamento respinge la legge

    Il Parlamento Europeo in seduta Plenaria a Strasburgo respinge la nuova serie di regole pensate per adeguare le leggi sulla tutela del diritto d’autore alle tecnologie oggi a disposizione. Con 318 contrari, 278 favorevoli e 31 astenuti, i Parlamentari Europei decidono di discutere ancora su temi particolarmente sensibili e alcuni articoli considerati poco chiari. L’esito è grandemente atteso grazie al dibattito che ha coinvolto esperti e attivisti ma anche big dell’intrattenimento e gruppi editoriali. Il voto negativo blocca il passaggio ai lavori della Commissione e rimanda a una nuova discussione, in particolare sugli articoli 11 e 13. copyright

    12 settembre 2018 – Via libera di Strasburgo per la nuova legge sul copyright

    438 parlamentari votano a favore, 226 sono contrari e in 39 si astengono. La votazione di dà il via ai negoziati tra il Consiglio e Commissione per stendere una versione definitiva della riforma. “La direttiva sul diritto d’autore è una vittoria per tutti i cittadini. Oggi il Parlamento europeo ha scelto di difendere la cultura e la creatività europea e italiana, mettendo fine al far-west digitale”, ha commentato su Twitter il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.

    Gennaio 2019 – La legge al voto finale

    La legge rivista secondo gli accordi tra Commissione e Consiglio viene votata definitivamente. Toccherà successivamente agli Stati membri rendere operative le disposizioni.