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  • Cosa vedremo alla Maker Faire Rome 2018 (dove il futuro si tocca)

    Dal 12 al 14 ottobre alla Fiera di Roma la sesta edizione della Maker Faire Rome: 7 padiglioni per 100 mila metri quadrati di esposizione

    12 Settembre 2018

    Economia circolare, innovazioni robotiche, intelligenza artificiale, sette padiglioni a tema (fra cui Makers for space, Food e agritech, Kids & education), 100 mila metri quadrati di esposizione, oltre mille i progetti da 61 nazioni. Con questi numeri inizia il conto alla rovescia per l’edizione 2018 della Maker Faire Rome, in programma alla Fiera di Roma dal 12 al 14 ottobre, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera e giunta alla sesta edizione. Ninja é digital media partner ufficiale dell’evento e sarà presente con tutta la sua newsroom all’evento. “Sono sette i padiglioni organizzati su un’estensione di 100.000 metri quadrati”, ha detto il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti. Nata nel 2013 per dare spazio agli artigiani digitali, la Maker Faire si è ormai affermata come un trampolino dell’innovazione a livello nazionale. “E’ destinata ad avere un grande ruolo in futuro – ha aggiunto – perché è un’iniziativa aperta a tutti, dalle scuole e le università alle imprese, comprese le più piccole, e al grande pubblico”.

    Il team della Maker Faire Rome. Curatore della sesta edizione è Massimo Banzi, co-founder di Arduino, indicato dal settimanale “The Economist” come uno dei fautori della “nuova rivoluzione industriale” messa in atto dal movimento Maker, coadiuvato da Riccardo Luna, direttore dell’AGI, che torna a collaborare con la Maker Faire curando, in particolar modo, il tema dell’economia circolare. Ad affiancarli c’è Alessandro Ranellucci, coordinatore esecutivo di tutti i contenuti. Insieme a loro, un team di responsabili di area: Bruno Siciliano (area robots), Paolo Mirabelli (area droni), Sara Roversi e Carlo Hausmann (area food e agritech), Mauro Spagnolo e Susanna Albertini (area greentech e bioeconomia).

    maker faire rome

    La rivoluzione digitale che anticipa il futuro

    Con 7 padiglioni a disposizione Maker Faire Rome si conferma la fiera dove prende forma la rivoluzione digitale e si anticipa il futuro, il luogo della ribalta dedicato alle famiglie, ai bambini e a tutti gli appassionati di innovazione, ma anche il format consolidato per le aziende e gli innovatori di professione che utilizzano la cultura digitale come mezzo per affrontare le nuove sfide dei mercati.

    Economia Circolare

    Tanti i temi della sesta edizione che presenta diverse novità tra cui un intero padiglione dedicato all’economia circolare ovvero una sintesi sulla radicale trasformazione sociale ed economica che sta cambiando, rapidamente, i nostri stili di vita. Lo spazio mostrerà i percorsi virtuosi che sono stati sviluppati dalle aziende dotate di una particolare visione a giovanissime startup che presenteranno come l’innovazione tecnologica, nel modo dell’economia circolare, sia sempre sinonimo di creatività. Nel padiglione ci sarà chi riesce a trasformare la canapa in bioplastica per stampare, con tecnologie 3D, oggetti indispensabili alla nostra vita o chi produce tessuti utilizzando lo scarto delle lavorazioni casearie o fibre tessili e lane riciclate, o chi realizza prodotti farmaceutici dagli insetti o offre soluzioni al risanamento edilizio con colture microbiche o chi, infine, offre una bioraffineria in scatola per usi domestici.

    Il progetto di Carlo Ratti. In agenda giochi interattivi per i più giovani e un programma di talk e incontri dove i protagonisti dell’economia circolare esporranno ai visitatori le loro innovazioni. ENI, in particolare, avrà a disposizione uno spazio espositivo di circa 500 metri quadrati, progettato con lo studio Carlo Ratti Associati, dove sarà allestito un grande ristorante circolare che mostrerà l’impatto concreto sulla vita quotidiana delle persone di tre tecnologie Eni: Valorizzazione della Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (FORSU) per trasformarla in energia e in un biocarburante di seconda generazione; Produzione di biodiesel da oli di frittura esausti e Riciclo di polistirene per la produzione di polistirene espandibile destinato al settore dell’isolamento termico.

    Attori virtuosi del ciclo di trasformazione. Nel ristorante, infatti, i visitatori, dopo aver consumato pietanze fritte oppure bevuto bevande centrifugate, diventeranno loro stessi attori virtuosi del ciclo di trasformazione, all’interno dei processi industriali Eni, degli scarti generati dalla cucina in nuove risorse.

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    Dall’IoT al cibo del futuro fino allo spazio

    Si spazia, poi, dall’Internet delle cose e dall’intelligenza artificiale alla manifattura digitale, passando per il cibo del futuro a sensoristica, mobilità smart, riciclo e riuso, realtà virtuale e aumentata, salute e benessere, scienza e biotecnologie e droni. Non mancherà, poi uno “spazio” per parlare di spazio, ovvero un’area dedicata alla celebrazione del Programma Apollo, un’anteprima assoluta del cinquantennale del primo sbarco sulla Luna che si celebrerà nel 2019. Protagonisti di quest’area i pionieri che realizzarono i primi satelliti della serie San Marco. Confermata l’area della robotica (curata da Bruno Siciliano docente di Robotica all’Università Federico II di Napoli e autore del libro “Handbook of Robotics”, manuale di riferimento per la robotica mondiale) che, dopo il grande exploit del 2017 con la presenza delle migliori realtà italiane, quest’anno cresce di importanza e si arricchisce di set up dimostrativi provenienti da tutta Europa.

    Si parte con l’Educational Day

    La sesta edizione della Maker Faire Rome parte anche quest’anno con l’Educational Day. Venerdì 12 ottobre, dalle 9 alle 13, c’è la tradizionale mattinata di formazione gratuita dedicata alla visita delle scolaresche (l’anno scorso hanno partecipato 25 mila studenti) prima dell’apertura al pubblico, per vedere da vicino tutte le invenzioni dei makers. Il pomeriggio di venerdì, dalle 14, “Maker Faire Rome – The European Edition” si apre al pubblico fino a domenica 14 ottobre. Sempre venerdì, alle 10.30, anche in live streaming, l’Opening Conference della sesta edizione presentata da Riccardo Luna.

    Industria e Impresa 4.0

    L’evoluzione da industria e impresa 4.0 non riguarda il significativo ampliamento del bacino di imprese a cui sono rivolte le misure di incentivo, ma mette al centro della discussione la necessità di un’evoluzione delle competenze a tutti i livelli dell’impresa, dal management all’operatore di produzione. Se ne parlerà a Industria e Impresa 4.0, la rivoluzione delle competenze, convegno moderato da Franco Canna, direttore del web magazine Innovation Post. Nel corso delle due mezze giornate, il pomeriggio di venerdì 12 e la mattina di sabato 13 ottobre, si alterneranno sul palco rappresentanti di istituzioni, università e imprese, facendo il punto sulle politiche e le tecnologie in grado di favorire la digital transformation di imprese manifatturiere e non.

    Lo spazio ENI

    All’interno del padiglione dedicato all’Economia circolare, lo spazio ENI ospiterà un programma di talk monotematici e tre tavole rotonde. La prima, venerdì 12 alle ore 15, sul tema La grande scommessa dell’economia circolare, in cui i protagonisti del sistema economico di settore si confronteranno per fare il punto sui limiti e sulle potenzialità delle loro attività, la seconda, sabato 13 alle ore 12, su la Bioeconomia e l’avvento dei neomateriali, e infine la terza, domenica 14  alle ore 12, su l’Economia circolare: tra innovazione tecnologica e nuovi modelli sociali in cui parteciperanno numerose start up che racconteranno le loro storie virtuose e come, di conseguenza, saranno modificati gli attuali modelli sociali.

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