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  • 3 consigli per essere uno startupper di successo (e non fallire subito)

    Per fare una startup di successo non basta avere l’idea vincente, ma bisogna anche scegliere un team adatto e conoscersi come leader

    6 Agosto 2018

    Fallire non è sempre uno svantaggio o una pecca sul curriculum, a volte ci concede l’opportunità di ripartire, ma ovviamente ogni startupper sogna di diventare il nuovo businessman di grido della scena economica. Secondo le più note teorie di business, però, il leader non è tutto e soprattutto non è la startup, anzi, un vero capo deve saper scegliere e conciliare un team solido cucito su misura per la propria azienda, la propria idea e vision aziendale e se stesso per ottenere il tanto sognato successo. LEGGI ANCHE: La lezione del fallimento di una startup (e di Shark Tank)

    Un vero startupper deve conoscersi per valorizzarsi al meglio

    startupper1 Ogni leader ha delle caratteristiche che lo contraddistinguono, pregi e difetti che dovrebbe essere in grado di sfruttare al meglio, ma soprattutto un vero startupper sa che fare startup non significa dare tutto subito e raggiungere immediatamente i traguardi prefissati, quanto piuttosto razionare le energie ed il capitale per percorrere un percorso solido e progressivo, rimanendo concentrati sulla meta nonostante gli imprevisti. Il fallimento fa parte della natura umana e nemmeno lo startupper ne è esente, mettersi nei panni “del perdente” non è sempre un aspetto negativo, né tanto meno un momento da sottovalutare. Certo, è un colpo al cuore, ma può rappresentare un nuovo inizio e la possibilità di riflettere sui propri errori per individuare il sentiero giusto da percorrere, come si dice “ciò che non uccide, fortifica!”. Fare focus sull’obiettivo non significa non cambiare idea, uno startupper di successo deve essere in grado di capire quando bisogna apportare dei cambiamenti per rimanere al passo con i tempi e rendere più efficiente la propria azienda. Infine, startupper non è sinonimo di perfezione e questo va ricordato per non incappare nell’egocetrismo e nel fallimento più facile che ci può essere: la presunzione. Un leader, al contrario, deve essere il primo in grado di ammettere i propri errori, prima di veder fallire la propria startup. LEGGI ANCHE: 5 qualità per diventare un vero leader secondo un famoso coach 

    L’idea vincente non può mancare

    startupper2 Scontato, ma non troppo, alla base di una startup di successo deve esserci un’idea di business vincente e per far ciò lo startupper è necessario che si concentri sul risolvere un problema e non pensare solo ad una soluzione, se il nostro target non sente il problema la nostra azienda avrà vita breve. Per decidere quindi qual è il business da intraprendere, è necessario fare tutto secondo i più basilari dogmi non dimenticando l’indagine di mercato, parenti e amici non possono bastare e se il pubblico dovrà muovere critiche costruttive è necessario coglierle per adattare la propria strategia. Nella strada verso il successo lo startupper non può essere da solo né un improvvisato, se cerchiamo chi può credere in fondo nell’idea di business su di lui si può contare, ma per essere la startup che cambierà il mondo è necessario coinvolgere il mondo, partendo dagli stakeholder, i possibili soci di capitale che, credendo nella nostra idea con noi, possono supportarci anche economicamente nello sviluppo, quindi niente paura a lanciarsi sul mercato. Lanciare la propria idea, però, non è come tapparsi il naso e tuffarsi, ma è predisporre un percorso ed un business plan, né troppo lento né troppo veloce, che permetta allo startupper di creare un business solido e con lo sguardo al futuro che conduca ad un incremento del pubblico pagante, vero introito della startup e di qualsiasi altra azienda.

    Trova qualcuno che possa sopperire alle tue mancanze: il team

    startupper3 Partire con l’ammettere le proprie debolezze è il punto di partenza per delineare il profilo del team da scegliere per affiancarci nella nostra startup, solo la Marvel è in grado di creare uomini dai super poteri, per il resto è necessario unirsi con chi ha dei talenti complementari ai nostri e cuciti sulla startup che stiamo mettendo in piedi. Per talenti si intendono persone capaci, in grado di muoversi nel loro campo e che devono avere la possibilità di crescere in azienda e avere sempre lo spazio giusto di manovra per essere dei partner perfetti. LEGGI ANCHERegole di sopravvivenza per il lavoro in team Ecco perchè assumere la persona giusta al momento giusto è uno dei segreti per il successo di un’azienda. La risorsa migliore, oltre che ad avere le competenze ricercate, deve avere tutte le soft skill necessarie ad integrarsi nel team; in particolare è necessario che condivida la cultura e la visione aziendale, deve credere per primo nell’idea per supportare al meglio lo startupper.