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  • Il GDPR da Facebook a Twitter. Il punto su 5 Big Tech

    Il General Data Protection Regulation è vincolante per tutti, ma gran parte dell'attenzione è concentrata sui giganti di Internet. Ecco come si sono mossi e quali progetti hanno

    24 Maggio 2018

    Dalle compagnie aeree alle aziende a conduzione familiare, in tutti i 28 Stati dell’Unione Europea dal 25 maggio le nuove norme sulla privacy, il General Data Protection Regulation (per tutti GDPR), diventano efficaci, vincolanti. Col rischio di pesanti sanzioni per chi non rispetta le regole. Una Rivoluzione Copernicana, che vale per tutti. Tuttavia, gran parte dell’attenzione è concentrata sui giganti di Internet, da Facebook a Google, da Apple a Twitter e Microsoft. La ragione, non è un mistero, è che sono le Big Tech che hanno in mano i nostri dati. E glieli abbiamo dati noi. LEGGI ANCHE: Le sanzioni. Cosa rischi se non ti metti in regola con il GDPR gdpr

    Facebook

    Travolto dallo scandalo Cambridge Analytica, da marzo in poi Facebook ha aggiornato i suoi controlli sulla privacy, in modo da renderli più facili da capire e trovare. Per quanto riguarda il riconoscimento facciale, tecnologia usata in gran parte del mondo, la piattaforma chiederà agli utenti europei il consenso. Stretta poi sugli under 15: più controllo dei genitori su inserzioni pubblicitarie, opinioni e dati personali. “Da 18 mesi ci stiamo preparando a soddisfare i requisiti del GDPR” ha spiegato Erin Egan, Chief Privacy Officer, con riferimemto anche a Clear History, una nuova funzionalità per il controllo della privacy. “Nel tuo browser web, hai un modo semplice per cancellare i cookie e la cronologia. L’idea è che molti siti hanno bisogno di cookie per funzionare, ma dovresti comunque essere in grado di scaricare la cronologia ogni volta che vuoi – ha scritto Zuckerberg – stiamo sviluppando una versione di questo anche per Facebook. Sarà un semplice controllo per cancellare la cronologia di navigazione su Facebook”. LEGGI ANCHE: Facebook, tutte le novità in arrivo: dal nuovo Messenger al servizio di dating LEGGI ANCHE: Cosa sapere per continuare a usare Facebook con le nuove regole del GDPR

    Google

    Mountain View ha aggiornato l’attuale politica sulla Privacy per rendere più comprensibile il tipo di informazioni che raccoglie, anche con l’ausilio di video e ampliando le sezioni di spiegazione. Nulla cambia riguardo le attuali impostazioni per gli utenti o al modo in cui le informazioni vengono trattate (ossia non vengono raccolti nuovi dati). Big G sta inoltre incrementando la disponibilità in Europa di Family Link, la funzione che consente ai genitori di creare account per i figli. LEGGI ANCHE: Gli effetti del GDPR su Google Analytics. Cosa devi fare LEGGI ANCHE: Le ultime mosse di Google per adeguarsi alla regole del GDPR

    Microsoft

    L’azienda co-fondata da Bill Gates si impegna a dare agli utenti in tutto il mondo (anche America e Asia) gli stessi diritti su protezione della privacy e controllo dei dati che garantirà ai cittadini Ue. Consentirà di accedere ai propri dati personali, correggere errori, esportarli e cancellarli. Gli utenti potranno opporsi all’uso dei dati per il marketing e altre finalità. Sul fronte GDPR ha dichiarato di aver messo al lavoro 1.600 ingegneri. LEGGI ANCHE: Microsoft vuole applicare il GDPR in ogni parte del mondo

    Apple

    Cupertino già assicura che i dati degli utenti restino all’interno del loro dispositivo o vengano crittografati se raggiungono il cloud. In vista del 25 maggio, gli sforzi si sono concentrati sulla chiarezza dell’informativa e sul miglioramento della gestione degli account. Come previsto dal nuovo regolamento europeo, gli utenti hanno la possibilità di richiedere una copia dei propri dati. Anche Tim Cook ha intenzione di estendere i nuovi controlli sulla privacy fuori dall’UE. LEGGI ANCHE: Apple rilascia un nuovo aggiornamento per iPhone e iPad (e ci sono anche nuove Animoji)

    Twitter

    Il microblog si impegna ad elaborare i dati degli utenti nel rispetto del regolamento UE e invita gli inserzionisti ad esaminare la sua informativa sulla privacy prima di continuare a utilizzare i suoi servizi pubblicitari dopo l’entrata in vigore del GDPR. Permetterà inoltre agli utenti di visualizzare quali informazioni personali sono salvate nel suo database. LEGGI ANCHE: Il punto sul GDPR, le istituzioni e la PA (e quanto ci costerà)