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  • Biohacking per principianti: come imparare a vivere una vita più lunga, felice e sana

    Scopriamo insieme cos'è il biohacking e perché dovrebbe interessarci

    15 Maggio 2018

    Tutti vorremmo vivere una vita lunga, felice e sana. La vera domanda è come si può realizzare questa aspirazione? Spesso la nostra routine quotidiana rende difficile mantenere lo stile di vita salutare, sano e attivo che desidereremmo: allenarsi richiede tempo, l’iscrizione in palestra è costosa. E tutti quei cavoli nella dieta? Alla fine non possono non dare la nausea! Cosa accadrebbe, invece, se ci fosse un modo per iniziare a condurre uno stile di vita più sano e più energico senza la frustrazione che lasciano tutte queste attività? Bene, questo è esattamente il biohacking.

    Credits: Depositphotos #48612283
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    Che cos’è il biohacking?

    Se oggi c’è un sistema semplice per ottenere sempre il massimo dai propri investimenti, sia che si tratti di tempo che di denaro, perché non possiamo pensare di applicare lo stesso metodo ai nostri corpi, alla nostra biologia, al modo in cui siamo fatti fisicamente? Perché non possiamo imparare a modificare gli ambienti esterni con cui entriamo in contatto in modo che il nostro “ambiente interno”, il nostro sistema fisico, funzioni meglio, in modo più fluido e più armonico? Questo è ciò che il biohacking punta a realizzare. Quindi, che cos’è il biohacking? Nella sua forma più pura, il biohacking è il controllo consapevole del nostro ambiente esterno per ottenere migliori prestazioni fisiche e mentali dal nostro organismo. Il biohacking implica un’attenzione maggiore a ciò che mangiamo, a ciò che beviamo, a ciò che sentiamo, tocchiamo, ascoltiamo e vediamo. Significa, cioè, guidare i nostri stimoli esterni per facilitare la realizzazione di una versione più sana e migliore di noi stessi. Dave-Asprey-Bulletproof-Coffee-Shop

    Dave Asprey e il movimento Biohacking

    Prima di parlare di tutti i benefici che può produrre il biohacking, bisogna parlare di Dave Asprey e del suo ruolo nel movimento biohacking. Dave Asprey è il creatore del bulletproof coffee (caffè antiproiettile), leader del movimento biohacking e autore di The Bulletproof Diet, uno dei primi biohacker e sostenitori dell’hacking fisiologico per una vita più sana e più energica. Il bulletproof coffee è una miscela di caffè monoarabica da chicchi lavati, un cucchiaino di Brain Octane Oil (una forma purificata di olio di cocco) e un cucchiaio di burro grass-fed (cioè prodotto dal latte di animali da pascolo nutriti con erba per tutto il loro ciclo di vita). Per ottenere la bevanda basta mescolare tutto nel frullatore per trenta secondi: il caffè ottenuto sarà “a prova di proiettile”, poiché consentirà di ricevere lo stesso picco di energia del caffè, ma migliore, perché non si subirà la classica sensazione di abbassamento delle forze fisiche a metà pomeriggio. Dave Asprey parla degli incredibili benefici del bulletproof coffee sul suo sito, una lettura che vale la pena concedersi.

    Quali sono i vantaggi del Biohacking?

    Cominciamo col riassumere alcuni modi in cui biohacking può migliorare la nosta vita:
    1. miglioramento della funzione cognitiva
    2. aumento dell’energia
    3. maggiore produttività
    4. umore migliore
    5. sonno migliore
    6. ormoni bilanciati
    7. minore voglia di cibo fuori orario
    8. diminuzione dell’infiammazione
    9. diminuzione della stanchezza mentale
    10. longevità
    E questo è solo l’inizio. Il vero beneficio del biohacking è qualcosa che ognuno scopre a suo tempo e a proprio modo, dato che i benefici che ogni persona riscontra sono differenti tra loro. Se tutto questo già ti piace e ti senti pronto ad approfondire, ecco come puoi iniziare il tuo biohacking. Non preoccuparti, tutti possono provare il biohacking e ci sono molte tecniche diverse che si possono facilmente integrare nella propria vita quotidiana. Di seguito troverai tre tecniche di biohacking da provare subito.

    3 tecniche di biohacking per principianti

    Credits: Depositphotos #8492312
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    1. Eliminare gli alimenti che possono provocare infiammazione Un’enorme fonte di disarmonia nel corpo deriva dal consumo di alimenti infiammatori con un basso apporto energetico. Alcuni cibi infatti sono peggiori di altri e il loro consumo andrebbe ridotto. Parliamo ad esempio di zucchero, cibi fritti, farine raffinate, grassi saturi. Un altro modo per migliorare la propria dieta è provare la cosiddetta dieta ad eliminazione. Molti di noi, infatti, hanno intolleranze alimentari latenti di cui non si rendono neanche conto. Pur mangiando il maggior numero possibile di cibi ricchi di nutrienti e salutari, quindi, come facciamo a sapere se ce n’è qualcuno da evitare? In linea di massima, se si sospetta che un alimento specifico che si consuma regolarmente ci sta causando problemi – che si tratti di un disturbo a livello digestivo, di mal di testa, di gonfiore o di qualsiasi altro effetto sgradevole per il nostro corpo -, bisognerebbe provare a eliminarlo dalla propria dieta per quattro settimane. Bisogna infatti attendere abbastanza a lungo prima di vedere e sentire i risultati tangibili dati dall’eliminazione di un cibo. Se dopo quattro settimane non è cambiato nulla, bisogna provare a eliminare qualcos’altro. Prima o poi, sarà possibile individuare il cibo con cui il nostro corpo non va d’accordo.
    Credits: Depositphotos #10324551
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    2. Tenere traccia del sonno Molti di noi non si riposano adeguatamente. Se ci si riposa meno di sette ore per notte, significa che ci si sta privando del sonno sufficiente per ritemprare l’organismo. Accumulare non solo la giusta quantità di sonno, ma anche la qualità adeguata del sonno è di vitale importanza. Migliorare il nostro riposo è semplice e qui ci sono alcuni consigli che possiamo facilmente provare.
    • Comprare delle tende oscuranti: l’inquinamento luminoso può scombussolare i nostri ormoni quando dormiamo e la luce potrebbe interferire con la nostra capacità di riposare durante la notte senza neanche saperlo.
    • Sviluppare una buona igiene del sonno: dovremmo cercare di andare a letto alla stessa ora ogni notte e svegliarci alla stessa ora ogni mattina. Prendiamoci almeno quaranta minuti a fine giornata per un defaticamento mentale prima di andare a letto. Facciamo qualcosa che troviamo piacevole, che sia yoga, leggere un libro o semplicemente prendersi il tempo per prepararsi per andare a letto.
    • Scaricare un’app di monitoraggio del sonno: la tecnologia può essere estremamente utile. Mentre è facile sapere quante ore dormiamo ogni notte, non è così facile sapere qual è la qualità di quel sonno. Un’app di monitoraggio del sonno può aiutarci a tenere traccia delle oscillazioni naturali dei nostri schemi di sonno durante la notte. Sleep Cycle, Sleep Time, Pillow o Good Morning Alarm Clock sono solo alcune delle app che possono fornirci informazioni indispensabili sui cicli di sonno, ma che possono anche impostare la nostra sveglia del mattino sulla base dell’orario ideale per il nostro ciclo di sonno.
    3. Provare i battiti binaurali Molti di noi non hanno mai sentito parlare dei battiti binaurali, ecco come funzionano sinteticamente: i battiti binaurali sono un insieme di toni udibili che risuonano ad una frequenza che imita la frequenza delle nostre onde cerebrali. Mentre si ascoltano i battiti binaurali, si incoraggia il cervello a simulare specifici stati di consapevolezza, a seconda delle proprie esigenze. Se ad esempio abbiamo bisogno di essere vigili, sceglieremo una frequenza alta di onde beta; se invece stiamo cercando di rilassarci, dovremo orientarci verso le onde del theta più creative e meditative. Online si trovano tanti tipi di brani basati sui battiti binaurali, gratuitamente, ed esistono anche alcune app per ascoltarli, come Brain Waves, Binaural Beats Therapy o Binaural Beats Generator. Anche OmHarmonics offre dei battiti binaurali meravigliosi, come quello che possiamo ascoltare di seguito. https://youtu.be/Zpf6Nz-MVE0