• About Author

  • Tutta l'Informazione Ninja nella tua mail

  • Per conoscere quale sarà il nostro futuro tecnologico non dobbiamo più guardare agli Stati Uniti, ma alla Cina

    Per sapere verso quale direzione viaggerà l'evoluzione tecnologica basta guardare a Est e contemporaneamente in basso verso il nostro smartphone

    2 Maggio 2018

    Fino a una ventina di anni fa, o quasi, viveva ancora indisturbato il mito dell’America, un luogo moderno e scintillante da dove arrivavano le più disparate novità in campo tecnologico: il computer, il telefono cellulare, il navigatore satellitare e soprattutto il World Wide Web, Internet. L’Europa affamata di tecnologia era abituata, geograficamente parlando, ad avere lo sguardo perennemente rivolto alla sua destra verso il Nuovo Mondo e nessuno avrebbe potuto mai immaginare che di lì a poco tutto l’Occidente avrebbe invece dovuto iniziare a guardare a Est, più precisamente verso la Cina.

    Un viaggio in Cina è come un viaggio nel nostro futuro prossimo

    Era il 2012 e nelle metropolitane di Pechino uno strano fenomeno catturava l’attenzione degli occidentali in visita nella capitale cinese: i pendolari erano perennemente a testa bassa durante il viaggio a fissare gli schermi dei propri telefoni cellulari, o meglio, smartphone, senza mai distrarsi. Era il 2012, sei anni fa, ma in Europa non era ancora scontato il fatto di possedere uno smartphone e tantomeno uno perennemente connesso viste le ancora lente e costose tariffe di allora per la navigazione. cina-specchio-futuro-tecnologico-1 Era il 2012 e gli studenti in Erasmus in Cina giravano ancora con i dizionari “cinese-inglese” cartacei (obbligatori nelle Università italiane dove quelli “elettronici” erano banditi durante gli esami, ndr.) e i pochissimi di loro che avevano già un iPhone quasi non osavano introdurlo in classe durante le lezioni. La Cina del 2012 era un Paese mediaticamente estroverso già da quattro anni, grazie al successo delle Olimpiadi di Pechino 2008. Estroverso ma sui generis visto che a causa della censura governativa non tutti i siti, social network o app erano utilizzabili sul territorio cinese. Venne a crearsi dunque una sorta di Cina che scimmiottava le tecnologie occidentali e creava strumenti di comunicazione e social media marketing cloni come Renren, simile a Facebook, o QQ, simile a Messenger di Windows (ve lo ricordate?), Weibo per il microblogging e infine WeChat al posto di WhatsApp. LEGGI ANCHE: Anche il papà di WhatsApp lascia Facebook dopo lo scandalo
    Gli stranieri in viaggio a Shanghai nel 2015 erano invece già tutti istruiti a un certo tipo di fruizione tecnologica: avevano già tutti un iPhone o un Samsung, arrivando in Cina facevano già un abbonamento a una tariffa telefonica con connessione e dovevano soprattutto saper usare uno strumento ormai indispensabile: WeChat. Non era più una semplice app per la messaggistica istantanea, ma aveva accorpato in sé una serie di funzioni tra cui la possibilità di accedere tramite la lettura di un QR Code alla pagina di un’attività, un’azienda, un brand o semplicemente di un evento, per ricevere informazioni, codici promozionali e aggiornamenti. Nel 2015 l’eCommerce era già diffuso anche in Occidente, ma in Cina il mercato online su piattaforma mobile era già realtà, mentre in Europa qualcuno rideva al pensiero che si potesse acquistare qualcosa direttamente dal proprio telefono (troppo piccolo lo schermo per farsi un’idea chiara, oppure poca fiducia nel pagamento da cellulare).

    Il futuro è già mobile ma non abbastanza

    Per guardare al nostro futuro tecnologico bisogna possedere, quindi, un bizzarro strabismo che permetta di mettere a fuoco a Est come in basso, verso il telefono. Quello che sta accadendo in Cina ora sarà realtà anche per noi tra un paio di anni, sul nostro smartphone. A Pechino nel 2018 gli stranieri che viaggiano nella capitale possiedono skill tecnologiche di un certo spessore: sanno fare acquisti online da mobile, aggiornano costantemente il proprio status sui social media e per molti di loro il proprio smartphone è già un prolungamento, quasi una protesi, del proprio braccio. cina-specchio-futuro-tecnologico Eppure gli stranieri in visita in Cina nel 2018 trovano davanti a sé un modo nuovo di utilizzare le app, o meglio l’App con la A maiuscola: sempre lei, WeChat. L’evoluzione di questo strumento sembra non avere limiti visto che tra le miriadi di funzioni è stata implementata anche la possibilità per ogni ristorante di avere un’integrazione ad-hoc per il food delivery, e l’utilizzo del QR Code ha raggiunto picchi impensabili come la sostituzione del badge in ufficio o le mance per i camerieri al ristorante (che hanno il codice pixelato stampato direttamente sulla divisa). cina-specchio-futuro-tecnologico-3 E non finisce qui: qualsiasi supermercato ha la propria app per la spesa online integrata a WeChat e in palestra si può ordinare un menu pensato su misura per la propria dieta da farsi consegnare a fine allenamento. Per non parlare di prestiti bancari, trasferimento di denaro o pagamenti di ogni genere (anche per la metropolitana) tramite WeChat Pay.

    La digital economy cinese batte quella occidentale perché più “transazionale”

    La componente più interessante della crescita della digital economy cinese sta nel fatto che è fondamentalmente più “pura” di quella del “vecchio” mercato di riferimento statunitense. Questo perché il mercato cinese è più di tipo transazionale: WeChat è infatti il punto di partenza per qualsiasi tipo di azione o transazione e in questo è molto più simile a un Amazon che non a un Google o Facebook che basano la maggior parte delle loro revenue sulle ads. Quello che accade in Cina in termini di progresso tecnologico rimane, per quanto criticabile nei metodi, più puro e lineare rispetto all’Occidente. Il filo che lega l’economia digitale cinese alla sua crescita apparentemente illimitata è la giusta commistione tra commercio e attività mobile, basta guardare all’ultimo Single’s Day e ai suoi 22 miliardi di euro di fatturato provenienti quasi esclusivamente da acquisti su smartphone.