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  • Soro: Facebook dimostri di meritare la fiducia degli utenti

    Il Garante della Privacy ha incontrato una delegazione di Facebook e ha chiesto altri chiarimenti sulle violazioni commesse in Italia

    24 Aprile 2018

    Il Garante della Privacy Antonello Soro ha ricevuto questa mattina una delegazione di Facebook, guidata dalla responsabile europea per la privacy Yvonne Cunnane (Director – Head of Data Protection). Obiettivo: approfondire l’istruttoria sul caso Cambridge Analytica. L’Autorità ha chiesto alla società di Mark Zuckerberg ulteriore documentazione sulla violazione dei dati personali di decine di migliaia di utenti italiani già individuati e di altri ancora da identificare. LEGGI ANCHE: Il Garante della Privacy: Cambridge Analytica è la punta di un iceberg, ma le democrazie vinceranno

    facebook
    Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante dal 19 giugno 2012

    Altri chiarimenti

    Il Garante ha chiesto chiarimenti in particolare su quali e quante società che effettuano marketing politico hanno avuto accesso ai dati degli utenti, sulle informazioni in merito alle policy e alle tecnologie utilizzate, relative al riconoscimento facciale. Sulle modalità per l’adeguamento del trattamento dei dati personali al GDPR. Sulle modalità di profilazione degli utenti, con particolare riferimento ai dati sensibili e sul tipo di controlli effettuati sugli sviluppatori delle app collegate a Facebook. Il Garante della Privacy si coordinerà con le altre Autorità europee nell’ambito del Social Media Working Group costituito presso il Gruppo “Articolo 29” (WP29).
    Le grandi società operanti su Internet proprio in virtù del rilevante potere che esercitano e delle enormi quantità di dati personali che trattano, devono dimostrare di operare nel rispetto della legge e di meritare la fiducia dei loro utenti Ci aspettiamo da Facebook piena collaborazione nel prosieguo di questa istruttoria e confidiamo che la multinazionale americana rafforzi le garanzie per la protezione dei dati dei cittadini italiani ed in generale europei, anche ai sensi del nuovo Regolamento privacy che sarà definitivamente applicabile a partire dal prossimo 25 maggio Nel caso in cui si riscontri una non adeguata tutela dei dati personali potremo imporre ai giganti della rete precise misure prescrittive e irrogare pesanti sanzioni. La sanzione maggiore, però, è quella che rischiano di ricevere dai loro stessi utenti, che abbandonano le piattaforme a seguito della violazione del patto fiduciario che ad esse li lega, con conseguente perdita del valore di mercato delle aziende interessate (il Presidente dell’Autorità Antonello Soro)