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  • Questa startup produce tessuti dall’uva e ora è in mostra a Londra. Vegea

    Il Vegeatextile sviluppato dalla società partirà anche per un tour di tre anni che farà tappa nei musei più importanti del mondo

    19 Aprile 2018

    Dopo aver vinto il Global Chance Award di H&M e aver partecipato al Parlamento europeo in occasione della Europe’s Top 50 innovators, la startup Vegea porta i suoi tessuti a base di uva alla mostra Fashioned from nature sulla moda sostenibile al Victoria & Albert Museum di Londra (con un outfit by Tiziano Guardini). In mostra ci sarà un vestito in Vegeatextile. esempio dell’importanza di usare gli scarti delle produzioni alimentari in alternativa ai materiali di origine fossile. Dopo Londra la mostra partirà per un tour di tre anni che farà tappa nei musei più importanti del mondo (Vegea sarà in compagnia di brand come Gucci, Christian Dior, le innovazioni eco di Stella McCartney, Ferragamo, Calvin Klein ed il vestito realizzato con rifiuti plastici marini della linea Conscious Exclusive di H&M). vegea

    Biotessuto

    La società, fondata da Gianpiero Tessitore e insieme a Francesco Merlino, insediata all’interno del Progetto Manifattura di Rovereto di Trentino Sviluppo, ha sviluppato un biotessuto, il Vegeatextile, derivato dalle vinacce di scarto dalla produzione di vino. La soluzione ha riscosso molto interesse dal mondo della moda, che sta finanziando l’industrializzazione del processo produttivo attraverso la creazione di un consorzio industriale dedicato, di cui Vegea gestisce la parte tecnologica. https://www.youtube.com/watch?v=QcoMLIiSiJM

    La moda dalle biomasse di scarto

    “Siamo fieri che l’interesse internazionale intorno a Vegea stia crescendo in maniera esponenziale – ha dichiarato Gianpiero Tessitore, co-founder di Vegea – in modo particolare, importanti gruppi industriali ci stanno mostrando tutta la loro attenzione e la volontà di collaborare per inserire nelle loro produzioni modelli di economia circolare come il nostro”. Tessitore ha sottolineato come “l’attività di ricerca aziendale è focalizzata sullo sviluppo di know-how per il miglioramento del sistema di gestione delle biomasse di scarto delle aziende dell’agroindustria, ingegnerizzando tecnologie che ne consentano il recupero rispetto allo smaltimento, attraverso la creazione di matrici polimeriche per  applicazioni nei più svariati settori: moda, arredo, auto & transporti, food pack, beverage”.

    Già Horizon 2020

    Dal 1 marzo il progetto Vegeatextile ha superato anche le selezioni per accedere ai finanziamenti europei stanziati dal programma Horizon 2020 Sme Instrument fase II. Un abito realizzato in Vegeatextile, sempre di Tiziano Guardini, è stato protagonista di Italia: la bellezza della conoscenza, mostra internazionale promossa e finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, realizzata con il contributo diretto del Consiglio Nazionale delle Ricerche e di quattro musei scientifici italiani di rilievo internazionale (Fondazione Idis-Città della Scienza di Napoli, Museo Galileo di Firenze, Museo delle Scienze di Trento, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano). Dopo l’inaugurazione del 16 aprile alla Farnesina, la mostra farà tappa a Dubai, Tokyo ed in altre importanti capitali mondiali.