Dopo aver vinto il Global Chance Award di H&M e aver partecipato al Parlamento europeo in occasione della Europe’s Top 50 innovators, la startup Vegea porta i suoi tessuti a base di uva alla mostra Fashioned from nature sulla moda sostenibile al Victoria & Albert Museum di Londra (con un outfit by Tiziano Guardini). In mostra ci sarà un vestito in Vegeatextile. esempio dell’importanza di usare gli scarti delle produzioni alimentari in alternativa ai materiali di origine fossile. Dopo Londra la mostra partirà per un tour di tre anni che farà tappa nei musei più importanti del mondo (Vegea sarà in compagnia di brand come Gucci, Christian Dior, le innovazioni eco di Stella McCartney, Ferragamo, Calvin Klein ed il vestito realizzato con rifiuti plastici marini della linea Conscious Exclusive di H&M).
Biotessuto
La società, fondata da
Gianpiero Tessitore e insieme a
Francesco Merlino, insediata all’interno del
Progetto Manifattura di Rovereto di
Trentino Sviluppo, ha sviluppato un biotessuto, il
Vegeatextile, derivato dalle vinacce di scarto dalla produzione di vino. La soluzione
ha riscosso molto interesse dal mondo della moda, che sta finanziando l’industrializzazione del processo produttivo attraverso la creazione di un consorzio industriale dedicato, di cui
Vegea gestisce la parte tecnologica.
https://www.youtube.com/watch?v=QcoMLIiSiJM
La moda dalle biomasse di scarto
“Siamo fieri che l’interesse internazionale intorno a Vegea stia crescendo in maniera esponenziale – ha dichiarato
Gianpiero Tessitore, co-founder di
Vegea – in modo particolare, importanti gruppi industriali ci stanno mostrando tutta la loro attenzione e la volontà di collaborare per inserire nelle loro produzioni modelli di economia circolare come il nostro”. Tessitore ha sottolineato come “l’attività di ricerca aziendale è focalizzata sullo sviluppo di know-how per il miglioramento del sistema di gestione delle biomasse di scarto delle aziende dell’agroindustria, ingegnerizzando tecnologie che ne consentano il recupero rispetto allo smaltimento, attraverso la creazione di matrici polimeriche per applicazioni nei più svariati settori: moda, arredo, auto & transporti, food pack, beverage”.
Già Horizon 2020
Dal 1 marzo il progetto
Vegeatextile ha superato anche le selezioni per accedere ai finanziamenti europei stanziati dal programma
Horizon 2020 Sme Instrument fase II. Un abito realizzato in Vegeatextile, sempre di Tiziano Guardini, è stato protagonista di Italia: la bellezza della conoscenza, mostra internazionale promossa e finanziata dal
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, realizzata con il contributo diretto del Consiglio Nazionale delle Ricerche e di quattro musei scientifici italiani di rilievo internazionale (Fondazione Idis-Città della Scienza di Napoli, Museo Galileo di Firenze, Museo delle Scienze di Trento, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano). Dopo l’inaugurazione del 16 aprile alla
Farnesina, la mostra farà tappa a
Dubai, Tokyo ed in altre importanti capitali mondiali.