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  • Cosa scegliere per la tua strategia social tra Snapchat, Instagram o Facebook Stories

    Quale di questi strumenti è più adatto a te?

    19 Aprile 2018

    Difficile tornare indietro nel tempo e pensare a qualche anno fa, quando l’unica piattaforma con la peculiarità di proporre video che si auto eliminano dopo 24h, era solo una: nel 2011 nasceva Snapchat. Instagram ci ha messo 5 anni per rispondere con le Instagram Stories nel 2016. Da quel momento abbiamo iniziato a collezionare piccoli momenti delle nostre giornate e non siamo più riusciti a farne a meno. Sono 250 milioni gli utenti attivi che ogni giorno popolano le proprie Stories, stando alle statistiche di Giugno 2017.  L’anno scorso è arrivato anche Facebook proponendole per profili personali e pagine. E adesso ti starai chiendendo: quale è meglio usare per il mio brand? Non ci rimane che capire bene quali di questi tre strumenti è utile inserire nella tua strategia social e perché. Snapchat, Instagram Stories o Facebook Stories?

    Snapchat: ne vale la pena se punti ai giovanissimi

    Snapchat conta circa 187 milioni di utenti attivi al mondo e il 79% negli Stati Uniti fanno parte della fascia d’età tra i 13 -18 anni. Si rivolge chiaramente alla Generazione Z o post-Millennials. In Italia è ancora all’inizio della sua curva di crescita, ma i giovanissimi stanno facendo da apripista. Gli utenti che usano questo social sono davvero molto attivi, aprono l’applicazione in media 25 volte al giorno e ci rimangono per circa 30 minuti. stories_snapchat Snapchat può sembrare al primo utilizzo più complicato e meno intuitivo rispetto agli altri social media. A fine 2017 è stato ridisegnato per rompere gli standard e separare la parte più social e dedicata alle relazioni con i propri amici, da quella relativa alle pubblicazioni media. Ha tantissime funzionalità e se hai voglia di cimentarti, sperimentare e diventare un guru di questo strumento, sicuramente potrai stupire la tua audience con effetti speciali! Comparato con i colleghi Facebook ed Instagram, privilegia la spontaneità, i suoi contenuti sono meno patinati e questo è proprio quello che piace di più ai giovanissimi, resistenti agli standard dell’advertising tradizionale. Brand che sanno mostrare il cosiddetto behind the scene attraverso un approccio trasparente e il più autentico possibile, vengono premiati. È possibile usufruire del servizio di Ads a pagamento. Sono video di 10 secondi che appaiono tra uno snap e l’altro degli utenti. Offrono sicuramente un contenuto visuale molto forte e accattivante, per questo motivo possono portare risultati davvero soddisfacenti. Utilizzale solo se il tuo pubblico è attivo su questo strumento e solo se hai una strategia che punta a mostrare il lato più vero del tuo brand.

    Instagram Stories: potenzialmente le più appetitose

    Instagram ha una crescita continua a e livello mondiale conta circa 800 milioni di utenti attivi. Non sono esclusivamente i giovanissimi ad usarlo, come nel caso di Snapchat, perchè ormai ha conquistato i Millennials: il 59% degli utilizzatori infatti è sotto i 30 anni, il 33% è compreso tra i 30 e i 49 anni.  Le Stories di Instagram nascono come risposta a Snapchat e hanno molto in comune con quest’applicazione. Da quando sono state lanciate nel 2016 sono riuscite ad unire un approccio più curato e patinato riservato alla gallery, dove vengono archiviati i tuoi post di Instagram, con uno più autentico e vero dedicato a video, foto e testi nelle stories che scompaiono dopo 24h. Da poco è possibile anche mantenerle in vita, attraverso la funzione ‘metti in evidenza’, questo ha contribuito a offrire una funzionalità interessante per gli utenti e i brand che possono collezionare i proprio momenti e salvarli sul proprio profilo dandogli una posizione privilegiata. stories_evidenza Offrono filtri, adesivi, possibilità di commentare direttamente e inviare un messaggio, inserire GIF animate, sondaggi, hashtag, link, e tanti altri trucchetti tutti da scoprire per renderle ancora più creative. LEGGI ANCHE: Le Instagram Stories non sono tutte uguali, ecco come renderle davvero uniche. Puoi creare una strategia integrata tra i post che mostri in gallery e il lato più esperienziale e reale cui puoi dar voce nelle stories. La possibilità di inserire link esterni è una funzionalità aggiunta che attraverso il famoso swipe up permette di veicolare traffico diretto sul tuo sito web, eCommerce, blog o altro. Sicuramente un punto a favore di questo strumento. Ultimo, ma non meno importante, il vantaggio di creare Stories sponsorizzate che vanno ad inserirsi nel loop di quelle dei profili che segui, per inserzioni sempre più immersive.

    Facebook Stories: ancora non sono decollate

    Facebook sicuramente è la piattaforma che ad oggi ha il pubblico più vasto in assoluto, nel mondo conta più di 2 miliardi di utenti . Solo in Italia siamo in 30 milioni  ad utilizzarla. Nonostante ciò avrete notato che l’utilizzo delle stories non è ancora così frequente come per le altre applicazioni. Il motivo potrebbe essere dovuto alle fasce d’età maggiormente attive su Facebook e all’utilizzo che fanno di questo canale. Inoltre stando alle statistiche pubblicate da Forrester il 34% degli utenti tra i 12 e i 17 anni negli Stati Uniti pensa che Facebook non sia così cool, perché utilizzato anche dai propri genitori o addirittura nonni, adulti over 65. Viene visto come un mezzo per guardare video, utilizzare la chat e scrivere ai propri amici, ma non per cercare contenuti in tempo reale come sugli altri due canali. stories_facebook Per le pagine è stata aggiunta la possibilità di creare  Stories solo a ottobre 2017, è qualcosa di nuovo, un foglio bianco su cui ci aspettiamo vengano scritte tante novità. Facebook infatti ha dichiarato di non fermarsi e lasciarsi scoraggiare. Anche se l’inizio è lento, il gigante dei social è convinto che questo modo di raccontare sia destinato ad avere successo anche sulla sua piattaforma. LEGGI ANCHE: Facebook introduce disegno 3D e Boomerang per le sue Stories Se guardiamo l’altra faccia della medaglia, le Facebook stories, essendo ancora poco utilizzate, possono essere una buona opportunità da testare per il tuo brand, un modo per baipassare l’algoritmo che continua a penalizzare la visibilità organica delle pagine e far vedere i tuoi contenuti agli utenti. In tutti i casi il consiglio è sempre quello di avere ben delineati i propri obiettivi, uniti a una profonda conoscenza del proprio pubblico di riferimento, per capire quale sia lo strumento più idoneo per raggiungerlo.