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  • Cosa ha detto Mark Zuckerberg al Congresso degli Stati Uniti

    Uno sguardo ai punti più importanti che il CEO ha toccato quando gli sono state poste le domande

    11 Aprile 2018

    Mark Zuckerberg ha testimoniato al Congresso degli Stati Uniti d’America dopo lo scandalo sulla privacy dei dati degli iscritti. Mark ha ammesso come la società non abbia fatto abbastanza per proteggere la sicurezza delle persone sul social network, assumendosi ogni colpa. Ha affermato anche, che la società assumerà, in futuro, una posizione più proattiva sulla cancellazione dei dati trasferiti impropriamente. Tutta la trascrizione della conversazione, in lingua originale, è disponibile a questo indirizzo. Ecco invece i principali punti toccati durante l’audizione e le risposte che il CEO di Facebook ha dato al Congresso Americano. LEGGI ANCHE: Il CEO di Apple dice la sua su Cambridge Analytica e lo scandalo che ha travolto Facebook

    Le risposte di Mark Zuckerberg al Congresso

    Sono previsti piani a pagamento per le persone che non vogliono che le proprie informazioni su Facebook vengano utilizzate per fini pubblicitari? A Zuckerberg è stato chiesto se stia valutando l’inserimento di una opzione che permetta, a pagamento, di non accettare che le informazioni personali vengano utilizzate per la pubblicità. Proprio la settimana scorsa, Sheryl Sandberg, Chief Operating Officer di Facebook, aveva dichiarato a NBC News che la società potrebbe implementare uno strumento per offrire limitazioni ai dati del profilo che Facebook utilizza per indirizzare gli annunci pubblicitari. zuck3 Mark ha chiarito che Facebook offre già tutte le funzioni necessarie per disattivare la visibilità di informazioni a terzi, evitando di fornire dati personali per il targeting degli annunci. Sul piano a pagamento, invece, niente da fare: il CEO ha specificato chiaramente che servirebbe un business model del tutto diverso. “Quello che abbiamo scoperto è che, anche se ad alcune persone non piacciono gli annunci, alla gente, in generale, non piace solo la pubblicità che non le interessa. E anche se si avverte un disagio quando le informazioni personali sono utilizzate per rendere gli annunci più pertinenti, il feedback schiacciante che riceviamo dalla nostra comunità è che le persone preferiscono davvero visualizzare contenuti rilevanti per loro”, ha affermato. Ci sono state altre sottrazioni di dati simili a Cambridge Analytica? Il senatore repubblicano Chuck Grassley ha chiesto al CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, se la società fosse a conoscenza di altri casi in cui i dati dell’utente sono stati “impropriamente trasferiti a terzi in violazione dei termini di Facebook”. A questo Zuckerberg ha risposto che l’azienda sta conducendo un’indagine completa su ogni singola app che ha avuto accesso a grandi quantità di informazioni. “Analizzeremo molte app, decine di migliaia di app. Inoltre, se rileveremo attività sospette, eseguiremo un controllo completo su queste app per capire in che modo stanno utilizzando i dati e se stanno facendo qualcosa di inappropriato. Se scopriremo che stanno facendo qualcosa di inappropriato, li escluderemo da Facebook e informeremo subito tutti gli interessati “, ha aggiunto. zuck2 Perché Facebook non rivela agli utenti il modo in cui i dati vengono utilizzati? Il senatore Grassley ha anche chiesto perché Facebook non rivela ai propri utenti i modi in cui i dati potrebbero essere utilizzati dalla piattaforma e da altre app di terze parti. L’amministratore delegato di Facebook ha affermato che il servizio fornisce invece ai suoi utenti sufficienti dettagli su come le loro informazioni verranno utilizzate. “Ogni volta che condividi qualcosa su Facebook, che si tratti di una foto, di un post, di un messaggio su Messenger o WhatsApp, ogni volta, sono ben visibili opzioni per decidere a chi consentire l’accesso a quel contenuto. Questo avviene per ogni singolo post e le opzioni sono modificabili in qualunque momento”, ha risposto Mark Zuckerberg. Riguardo alla privacy policy, che spesso rimane poco comprensibile a chi utilizza i servizi online, Mark ha detto che si tratta di un compito difficile per tutte le realtà che operano in internet: fornire una regolamentazione sulla privacy accessibile a tutti e, con questa, gli strumenti necessari per proteggere le proprie informazioni. Fidarsi di Cambridge Analytica è stato un errore? Zuckerberg ha ammesso che credere che Cambridge Analytica abbia cancellato i dati è stato un errore. “Quando abbiamo appreso nel 2015 che Cambridge Analytica aveva acquistato dati da uno sviluppatore di app su Facebook, ci siamo subito attivati. Abbiamo eliminato l’app e abbiamo richiesto che sia lo sviluppatore dell’app sia Cambridge Analytica eliminassero i dati e smettessero di utilizzarli. Ci hanno detto di averlo fatto. In retrospettiva, è stato chiaramente un errore crederci”, ha ammesso. Perché dovremmo fidarci che Facebook risolverà questi problemi? Zuckerberg ha ammesso di aver commesso degli errori. “Penso che sia praticamente impossibile far nascere un’azienda nel tuo dormitorio e farla diventare del livello a cui è Facebook ora senza commettere errori nel percorso”, ha detto. zuck4 “Quello che penso abbiamo imparato ora su una serie di questioni – non solo riguardo alla privacy dei dati, ma anche sull’impatto delle notizie false e le possibili interferenze straniere nelle elezioni – è che dobbiamo assumere un ruolo più proattivo e una visione più ampia delle nostre responsabilità. Non è sufficiente solo costruire strumenti. Dobbiamo assicurarci che vengano utilizzati in modo efficace “, ha aggiunto il CEO di Facebook. Ha anche detto che si è “impegnato a farlo per bene” e che le persone vedranno reali differenze nei prossimi anni. Facebook sta adottando le necessarie contromisure per prevenire interferenze nelle prossime elezioni americane? Mark Zuckerberg ha dichiarato che questa è la sua massima priorità per il 2018. Facebook ha lanciato dei nuovi strumenti di intelligenza artificiale in grado di identificare più efficacemente account fasulli che cercano di diffondere disinformazione. Facebook sarà davvero gratis, per sempre? A Zuckerberg è stato chiesto, dal senatore degli Stati Uniti per l’Utah Orrin Hatch, se Facebook sarebbe rimasto gratuito per sempre. Il CEO di Facebook ha affermato che ci sarà sempre una versione di Facebook gratuita: “La nostra missione è connettere tutti in tutto il mondo e avvicinare la gente. Per fare questo, crediamo di dover offrire un servizio che tutti possano permettersi, e ci impegniamo a farlo “.

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