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  • Advertising, il gigante WPP apre un’inchiesta sul suo CEO

    Il board della società e il suo storico AD alla resa dei conti: a pesare anche i risultati dell'azienda e i dubbi sulla successione

    4 Aprile 2018

    Comportamenti e uso improprio di asset aziendali. Il Consiglio di Amministrazione della più grande compagnia pubblicitaria del mondo WPP vuole fare chiarezza sulla condotta del CEO Martin Sorrell. La società, come riporta il Wall Street Journal, ha nominato un consulente indipendente per indagare su “un’accusa di comportamento improprio”. Il top manager ha negato tutto. “Respingo  senza riserve l’accusa – ha detto – ma riconosco che l’azienda deve indagare”. Le questione arriva in un momento difficile per WPP. L’aumento della concorrenza da parte dei nuovi rivali e il pressing per tagliare i costi hanno pesato sui conti dell’azienda. Le recenti prestazioni poco brillanti della compagnia, poi, hanno contribuito ad acuire le tensioni tra Sorrell e il CdA.

    wpp
    credits Eirik Solheim

    Dai carrelli per la spesa…

    Sorrell, 73 anni, guida WPP dal 1986, e ha contribuito a trasformare uno sconosciuto gruppo britannico da lui acquisito che produceva carrelli per la spesa (si chiamava Wire & Plastic Products) in un impero pubblicitario. A lungo considerato un guru dell’industria pubblicitaria, Sorrell, laureato all’Università di Cambridge e la Harvard Business School, ha usato il suo background finanziario per scalare e centralizzare funzioni chiave come l’acquisto di annunci: una strategia vincente emulata da altri. Negli ultimi anni, però, i tradizionali attori del settore pubblicitario sono stati sottoposti a forti pressioni da aziende come Google e Facebook, che hanno la possibilità di lavorare direttamente con gli inserzionisti, tagliando fuori le agenzie. WPP ha cercato di fare fronte a questa situazione snellendo la sua complicata organizzazione, con un approccio di lavoro più agile ed efficiente soprattutto nei rapporti con i clienti. Ma, nonostante gli sforzi, nel suo ultimo trimestre, ha registrato la sua peggiore performance dalla crisi finanziaria: le vendite nette sono diminuite rispetto a un anno prima, spaventando gli investitori che si aspettavano segnali di ripresa, e il titolo ha perso il 35% negli ultimi 12 mesi.

    I compensi e la successione

    Anche i compensi di Sorrell sono stati oggetto di contestazione da parte dei soci, che alla fine sono stati accontentati: nel 2017 il CEO ha portato a casa un bonus di lungo termine di 10 milioni di sterline contro quello da 41,6 milioni di sterline in azioni del 2016. Inoltre, WPP non ha mai svelato i suoi piani di successione portando gli investitori a chiedere chiarezza su chi guiderà l’azienda nel caso di addio. Tra i potenziali successori citati dagli analisti ci sono Mark Read, Eric Salama e Lindsay Pattison.

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