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  • Fare pubblicità su Facebook per vendere offline, con la nuova Store Sale Optimization

    Una nuova modalità che permette agli inserzionisti di promuovere le vendite offline, costruendo audience di persone più propense a fare acquisti anche se non sono mai entrate in negozio

    29 Marzo 2018

    Facebook introduce la Store Sale Optimization, cioè la possibilità di ottimizzare le proprie campagne per raggiungere le persone più propense a fare un acquisto in negozio. Marketer, drizzate le orecchie! Con questa nuova modalità di ottimizzazione delle campagne, diminuisce il divario tra mondo online e offline e sarà più semplice per le aziende raggiungere l’obiettivo finale di aumentare gli acquisti in negozio. facebook-introduces-store-sales-optimization-and-other-advertising-enhancements-for-retailers

    Come funziona Store Sale Optimization

    Nel 2017 Facebook ha introdotto la possibilità di aumentare le visite nei negozi retail e di conseguenza le conversioni offline, grazie alla costruzione di un pubblico altamente profilato composto da un elenco di persone che hanno visitato negli ultimi 30 giorni il punto vendita di interesse. I criteri di costruzione dell’audience dichiarati da Facebook sono:
    1. Posizione: in base alle impostazioni privacy sulla localizzazione, Facebook riesce ad individuare la posizione delle persone anche quando l’app Facebook è chiusa.
    2. Facebook Wi-Fi: attraverso la connessione al Wi-Fi e al Bluetooth dello store, la posizione della persona viene rintracciata in modo più accurato.
    3. Immagini del satellite dati sulla mappatura di terzi: serve per definire i confini dell’edificio in cui si trova il negozio.
    4. Filtraggio: serve per escludere le persone non clienti, ossia quelle che potrebbero essere dipendenti o persone di passaggio.
    LEGGI ANCHE: Facebook: in arrivo il retargeting per chi ha visitato un negozio Ora l’introduzione della Store Sale Optimization permette agli inserzionisti di utilizzare i propri dati offline per promuovere le vendite in negozio, costruendo delle audience di persone più propense a fare acquisti offline, anche se non sono mai entrare nel negozio di riferimento. Facebook mette quindi a disposizione degli advertiser un pubblico propenso ad acquistare in negozi simili, partendo dagli acquisti fatti all’interno di uno store fisico simile al nostro. Una sorta di lookalike audience (pubblici simili) profilata sulle conversione offline. facebook store sale optimization

    Online e offline, cambia solo dove si converte

    A detta di Facebook, i brand che hanno testato questa nuova ottimizzazione delle vendite in negozio, hanno già visto la sua capacità di generare risultati. Michael Kors, noto brand di abbigliamento e accessori, ha utilizzato l’ottimizzazione delle vendite dei negozi con la sua recente campagna video su Instagram e ha registrato un aumento dell’11% nelle vendite in negozio. In un mondo sempre più integrato, continuare a parlare di online e offline serve solo per differenziare il luogo della conversione. Come dichiara la stessa Facebook, oggi il 90% della popolazione americana converte l’acquisto offline, all’interno di negozi al dettaglio, prima però si informa online, leggendo recensioni e guardando contenuti inerenti al prodotto. Non ci resta quindi che analizzare con sempre più attenzione i numeri che arrivano dal mondo del retail per capire come integrarli con i numeri del digital. Con una strategia orientata verso la raccolta e l’analisi dei big data, sarà più facile individuare le persone davvero interessate alla comunicazioni e di conseguenza indirizzare le scelte di business verso il raggiungimento delle conversioni.