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  • Instagram e il “follow for follow”: siamo sicuri che funzioni davvero?

    Un metodo molto usato dagli aspiranti vip su Instagram è quella del seguire per essere seguiti. Ma non sempre funziona, anzi...

    25 Marzo 2018

    I tempi sono bui: l’algoritmo è nemico e la popolarità di Instagram cresce sempre di più. Conta esserci sì, ma conta esserci in maniera significativa. Per questo motivo, nella massa incorreggibile dei campioni olimpici di ‘salto in lungo dei followers’, ecco che una tecnica (scusando l’errato ‘tecnicismo’) prende sempre più piede. Seguire per essere seguiti, il cosiddetto follow for follow è lecito? Di fatto, una miriade di utenti che non conoscono ancora un profilo o una pagina, in questo modo ne vengono a conoscenza. Può essere utile? Per dare una risposta occorre di certo sperimentare. Per questo motivo, vi riportiamo qui il test fatto da Olga di Iconosquare. Nel periodo compreso tra il  3.10.2017  e il 19.12.2017  applicando questo metodo ha definito quanto segue:

    • Numero di persone seguite: 10.000
    • Numero di persone che hanno seguito a loro volta Olga: 2.051 (rendimento del 20,51%)
    • Numero di follower iniziali: 1.478
    • Numero di follower guadagnati: 3.529
    • Numero di seguaci che ho mentre scrivo questo articolo: 3,342
    Prima di iniziare Olga ha scelto, come giusto che sia, la propria apparente strategia. Ispirata al settore travel ha ipotizzato che uno dei metodi per crescere era quello di spiare i suoi competitors: con Iconosquare, nella funzione pro di Analytics è possibile selezionare e monitorare 3 account ed una volta stabiliti quali, Olga ha iniziato il suo test. Prima di procedere si è assicurata tool ed app fondamentali: una per il photo editing e una per la pianificazione dei suoi contenuti; dopo di che – scegliendone uno tra i suoi tre competitor prescelti – ha letteralmente aggiunto tutti i follower a cui era piaciuta una foto pubblicata. Instagram2018d Quella che poteva sembrare una pratica veloce si scontra da subito con il limite di Instagram, ovvero quello di seguire solo 160 account all’ora, ma – se si finisce nel circuito del follow selvaggio – si rischia addirittura di poterne seguire solo 100 o addirittura 60 alla volta. Una tragedia per il follower di massa che può rischiare anche di essere bloccato da Instagram. Eh sì, lo spam non è mai ben accetto.

    I primi risultati

    A seguito dell’aggiunta sporadica di utenti, Olga in pochi giorni ha iniziato a riscontrare cambiamenti sul suo profilo: commenti insensati, ringraziamenti pubblici per il suo ‘follow’ e spam vari. Instagram-fake-comments-2-min Nonostante tutto, di pari passo, Olga ha riscontrato un aumento delle impression e della reach così come un plus sul’engagement: insomma, un risultato apparentemente soddisfacente. Instagram-audience-growth

    Mai dire follow

    Nonostante questi risultati positivi, quello che si è registrato di pari passo è stata però una diminuzione delle KPI della sua community e un feed decisamente poco consono ai suoi gusti. Una home piena zeppa di foto di sconosciuti di cui non ci importa davvero nulla e che hanno dei gusti orrendi, a cosa serve? Un altro aspetto di cui bisogna tenere conto – e che Olga ha riscontrato nel suo test – è la fatica del “non seguire più” gli utenti: se con il follow siamo tutti bravi e veloci, nell’unfollow la perdita di tempo è notevole. E così, anche l’unfollow molesto è monitorato e punito da Instagram che blocca allo stesso modo chi lo fa. Il dato peggiore riscontrato da Olga al termine del suo esperimento è però il seguente: Lost-followers-from-follow-for-follow-on-Instagram un mese dopo che il test è finito vi è stata una perdita clamorosa di follower.

    Quindi, funziona?

    La pratica del “follow for follow” può servire solo se si ha tanto tempo a disposizione e se non si ha una strategia vera alle spalle: non è una tecnica che crea degli utenti fidelizzati, non “conserva” i follower nel tempo, anzi. Una volta rallentato il ritmo i danni sono talmente grandi che si perdono più fan di quelli inizialmente posseduti. Che dire? Nessun escamotage sarà mai degno di un contenuto reale e di un obiettivo di business chiaro.