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  • Pec, in Italia quasi 9 milioni di caselle. Il 60% sono state attivate da Aruba

    Secondo le statistiche, il 39% delle caselle attivate dal Provider appartiene a privati

    21 Marzo 2018

    L’Agenzia per l’Italia Digitale periodicamente pubblica le statistiche relative alle attivazioni della PEC, l’ultimo aggiornamento, appena pubblicato, fa riferimento al bimestre novembre – dicembre 2017 e conta 8.880.630 caselle attive. In questo panorama, Aruba detiene la leadership, con oltre 5 milioni di caselle attivate ed una quota di circa il 60%. aruba

    Scambiati quasi 1 miliardo e mezzo di messaggi

    Un’informazione molto importante visibile nelle statistiche pubblicate da AgID è quella relativa al numero di messaggi PEC scambiati, un dato che rappresenta il miglior indicatore circa l’utilizzo e l’utilità dello strumento. I messaggi scambiati nel corso del 2017 sono stati oltre 1 miliardo e 454 milioni, in netto aumento rispetto al periodo precedente; da questo, ne emerge un altro ancor più impressionante, ossia una media di quasi 4 milioni di messaggi PEC scambiati al giorno.

    Basta uno smartphone o un computer

    L’istituzione della Posta Elettronica Certificata (PEC) è di dodici anni fa: obbligatoria per le aziende e la Pubblica Amministrazione, è ormai diventata di uso comune anche tra i privati cittadini. La PEC italiana ha così acquisito un valore determinante e oggi costituisce un servizio esclusivo nel panorama europeo. Il suo successo, è dovuto al fatto che è un’alternativa alla raccomandata A/R – poiché ne ha lo stesso valore legale – ma per spedire un messaggio tramite PEC non serve uscire di casa o dall’ufficio, basta uno smartphone o un computer. Non meno importante per la diffusione è stato il prezzo contenuto: la PEC infatti costa annualmente quanto un paio di raccomandate A/R, ma consente l’invio di messaggi illimitati. Un’altra peculiarità di questo servizio rispetto ai mezzi tradizionali è rappresentata dal fatto che la PEC non solo certifica la trasmissione e l’avvenuta consegna di un messaggio, ma ne garantisce anche l’integrità del contenuto rendendo lo strumento ancora più versatile e adatto a svariati utilizzi che vanno oltre la mera trasmissione di un messaggio o di un file.

    Digital transformation

    In termini normativi, il Paese sta facendo molto per incentivare la digital transformation e quindi un uso sempre maggiore della PEC da parte di aziende, professionisti e Pubblica Amministrazione.  Come evidenziato dai dati, questo effetto è tangibile, ma non meno rilevante è l’adozione da parte dei privati cittadini che in modo spontaneo adottano la PEC per la sua utilità, semplicità e convenienza. Esistono numerosi casi in cui una semplice PEC è tutto ciò che serve per portare avanti attività e pratiche giornaliere: con la PEC si possono inviare documenti legali privati e di lavoro, scambiare corrispondenza dal valore legale con l’INPS, l’INAIL, con la scuola o l’università, comunicare con enti pubblici locali, partecipare a bandi e gare d’appalto. Ancora, richiedere il cambio di residenza, contestare formalmente un comportamento illecito, comunicare uno stato di malattia, iscriversi a concorsi, disdire un contratto, diffidare e mettere in mora un debitore, interrompere i termini di prescrizione, chiedere un certificato al Comune o a qualsiasi PA, comunicare un avvenuto pagamento e poterlo provare, proteggere i diritti d’autore di un testo e molto altro ancora.

    Il 39% sono privati

    In questo contesto Aruba, dal suo osservatorio di leader, rileva una forte crescita di attivazioni di caselle PEC da parte di privati cittadini che rappresentano ad oggi il 39% del totale, a testimonianza del fatto che la PEC va oltre l’uso puramente professionale e che il suo costo contenuto non ha rappresentato una barriera per l’adozione. In definitiva, tutti i dati che leggiamo e le continue testimonianze di soddisfazione da parte di chi usa la posta certificata per gli usi più disparati e a volte anche molto innovativi, ci dicono che la strada è segnata e il percorso virtuoso che ha come obiettivo la dematerializzazione dei documenti, l’abbandono della carta, il risparmio di tempo e la riduzione degli spostamenti e quindi dell’inquinamento, è oggi più vicino anche grazie al successo della PEC.