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  • Ritorna Google News Initiative: 300 milioni per i media online

    Big G lancia una serie di iniziative per sostenere il giornalismo di qualità e offre nuovi strumenti a sostegno dei media

    20 Marzo 2018

    Far emergere il giornalismo di qualità contro la disinformazione, in particolare durante gli eventi di cronaca, aiutare i siti di notizie a crescere dal punto di vista del business, sviluppare nuovi strumenti per aiutare i giornalisti a fare il loro lavoro e, non da ultimo, un impegno a investire 300 milioni di dollari nei prossimi tre anni. Queste le azioni principali di Google News Initiative, una serie di iniziative che Big G lancia contro le fake news. Google ha già un programma simile attivo in Europa che si chiama Digital News Initiative, ma quella annunciata oggi vuole essere un impegno più rilevante.

    Subscribe with Google

    La parte più significativa potrebbe essere un nuovo servizio chiamato Subscribe with Google, per i media un nuovo modello per guadagnare, che la società ha definito “un modo per le persone di iscriversi facilmente a varie agenzie di stampa, aiutando gli editori a coinvolgere i lettori su Google e sul Web”. Philipp Schindler, chief business officer della società, ha sottolineato a proposito che Google collabora da 15 anni con le media company e la società ha fatto numerosi investimenti per aiutare le redazioni. “Abbiamo investito molto tempo ed energie in queste collaborazioni – ha detto Schindler – ma la dura verità è che tutto questo potrebbe non essere sufficiente, è sempre più difficile distinguere ciò che è vero e ciò che non è online. I modelli di business per il giornalismo continuano a cambiare drasticamente La rapida evoluzione della tecnologia sta sfidando tutte le istituzioni. Dobbiamo fare di più”.
    Google
    credits Journalism.co.uk

    MediaWise e Disinfo Lab

    Google ha anche annunciato un programma di alfabetizzazione digitale chiamato MediaWise (in partnership con il Poynter Institute, la Stanford University e la Local Media Association) per aiutare i giovani a “distinguere i fatti dalla narrativa online”. Nel corso della presentazione si è parlato anche del Disinfo Lab “per combattere la disinformazione” in particolare durante le elezioni e in occasione delle breaking news.