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  • In arrivo un piano UE per il fintech e una certificazione per il crowdfunding

    La Commissione Europea ha proposto un'etichetta paneuropea per il crowdfunding, contenuta all’interno di un pacchetto di 23 azioni per il fintech

    9 Marzo 2018

    Un’etichetta paneuropea per il crowdfunding, in modo che una piattaforma autorizzata in un paese possa operare in tutta l’Unione Europea. E’ la proposta della Commissione Europea, contenuta all’interno di un pacchetto di soluzioni che ha l’obiettivo di trasformare l’Europa in un hub per il fintech, con le imprese e gli investitori UE in grado di sfruttare la maggior parte dei vantaggi offerti dal mercato unico in un settore in rapidissima evoluzione.  “Per competere a livello mondiale – ha dichiarato Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitale – le imprese europee innovative devono avere accesso ai capitali, disporre di spazi per innovare e beneficiare di un ampliamento di scala per crescere. È questa la premessa per il nostro piano d’azione fintech. Una licenza dell’UE per il crowdfunding – ha spiegato – aiuterebbe le piattaforme di crowdfunding a espandersi in Europa e a mettere in contatto investitori e imprese di tutta l’UE, offrendo a imprese e imprenditori maggiori opportunità per proporre le loro idee a un pubblico più vasto di potenziali investitori”.

    crowdfunding

    Marchio UE

    La proposta della Commissione Europea sulle piattaforme di crowdfunding permetterà loro di offrire più facilmente i propri servizi in tutta l’UE e migliorerà l’accesso a questa forma di finanziamento innovativa per le imprese. Una volta adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio, il regolamento proposto permetterà alle piattaforme di presentare domanda per ottenere un marchio UE sulla base di un unico insieme di norme e di offrire i loro servizi in tutta l’Unione. Gli investitori sulle piattaforme di crowdfunding saranno protetti da norme in materia di informativa, di governance e di gestione del rischio e da un approccio coerente alla vigilanza.

    Il piano d’azione fintech

    Oltre alle iniziative legate alle piattforme di crowdfunfing, il piano d’azione della Commissione Europea prevede 23 iniziative per consentire ai modelli di business innovativi di espandersi, promuovere la diffusione delle nuove tecnologie e rafforzare la cyubersicurezza e l’integrità del sistema finanziario. La Commissione ospiterà un laboratorio UE sulle tecnologie finanziarie, grazie al quale le autorità europee e nazionali potranno collaborare con i fornitori di tecnologia, in modo neutrale e in uno spazio non commerciale. La stessa Commissione riferirà sulle sfide e le opportunità delle criptovalute nel corso del 2018 e sta lavorando a una strategia globale sulla tecnologia di registro distribuito e sulla blockchain per tutti i settori dell’economia. Sono previste consultazioni sul modo migliore per promuovere la digitalizzazione delle informazioni pubblicate dalle società quotate in Europa, anche attraverso il ricorso a tecnologie innovative per realizzare l’interconnessione delle banche dati nazionali.  E anche seminari per migliorare lo scambio di informazioni sulla cybersicurezza.