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  • L’addio al diesel e le prossime mosse dei big per il futuro delle auto (e, soprattutto, per il loro)

    Dalle alleanze di marchi storici dell'automobile alla creazione di fondi di venture capital. Automotive, ecco come si stanno muovendo Big G, gli altri giganti del tech e imprese tradizionali

    6 Marzo 2018

    Dall’alleanza tra FCA-Fiat Chrysler Automobiles con Google per i taxi a guida autonoma, alla Porsche che si guida con un telefonino presentata al Mobile World Congress 2018 di Barcellona. Dalle alleanze di marchi storici dell’automobile come Renault, Nissan e Mitsubishi alla creazione di fondi di venture capital per investire nell’innovazione delle startup.

    Google
    credits: Business Wire
    E poi ancora  Apple e il suo Project Titan, Uber, Tesla e Intel, che ha acquisito Mobileye, azienda che sviluppa soluzioni di guida autonoma. La direzione è veicoli elettrici, al massimo ibridi, meglio senza guidatore: le case automobilistiche insieme ai giganti del tech hanno fiutato da tempo l’affare e investono nel motore, il software. Recentissimo l’annuncio dell’investimento da 2,8 miliardi di dollari da parte di Toyota per il software che alimenterà le auto di nuova generazione: risorse che andranno nella costituzione di una nuova società, la Toyota Research Institute – Advanced Development, e nei suoi 1000 nuovi dipendenti. LEGGI ANCHE: Automotive, Toyota assume 1000 programmatori nella sua nuova società di sviluppo software Di questo quadro si è accorto anche il nostro ministero dei Trasporti, che appena pochi giorni fa ha ‘autorizzato’ la sperimentazione delle auto a guida autonoma con il Decreto ministeriale Smart Road. A completare il quadro anche il vento anti-diesel che ha preso a soffiare forte. Prima FCA che direbbe (ipotesi non confermata) basta alla produzione di veicoli a gasolio dal 2022, poi un tribunale tedesco che addirittura li vietati e perché no anche la sindaca di Roma Raggi che annuncia il semaforo rosso nella Capitale, dal 2024.

    Le mosse di Google

    Se in Italia si accende finalmente il semaforo verde con il decreto Smart Road, negli Stati Uniti le aziende macinano chilometri, e non da oggi. La controllata di Alphabet (Google) Waymo sta testando i suoi veicoli dalla fine di gennaio 2017 e lo fa utilizzando 100 minivan Chrysler Pacifica che circolano per le strade delle città americane: 25 fino ad ora, fra cui Atlanta, San Francisco, Metro Detroit, Phoenix e Kirkland. Alla fine di febbraio la società ha anche pubblicato un video dimostrativo su come e cosa vedono le sue auto mentre si muovono per strada senza conducente. Il video spiega anche come funziona il sistema Lidar.

    Il futuro del gruppo Fiat

    Chrysler Pacifica ibride vuol dire Fiat Chrysler Automobiles: le auto saranno equipaggiate con software e hardware di Waymo a fine 2018 e i minivan autonomi saranno usati per aumentare le prove su strada in diverse città. L’annuncio della partnership è di fine gennaio 2018: per CCA e Google è il terzo accordo in questo senso. Nel 2016 Waymo ha ricevuto 100 Chrysler Pacifica ibride nel 2016 e altre 500 nel 2017. “La nostra partnership con Waymo continua a crescere e si rafforza. Questo è l’ultimo segnale in ordine temporale del nostro impegno verso questa tecnologia” ha dichiarato l’AD di FCA Sergio Marchionne. LEGGI ANCHE: Volvo crea un fondo per costruire l’auto del futuro con le startup

    Volvo e il fondo per startup

    Se Toyota si fa una società, altri come Volvo puntano su strumenti diversi. La casa automobilistica svedese (ma in mani cinesi) ha lanciato il Volvo Cars Tech Fund, il proprio fondo di venture capital per investire in startup e progetti innovativi nell’automotive. Piuttosto che cercare di sviluppare tutto con il proprio team di ricerca e sviluppo, Volvo vuole insomma avere un ruolo attivo con investimenti su nuove idee, da portare magari in Svezia. Ad investire in startup anche General Motors che nel 2010 ha lanciato GM Ventures. Nel 2011, poi BMW ha fatto lo stesso con iVentures, la stessa Toyota con Toyota AI Ventures. A gennaio, poi Renault, Nissan e Mitsubishi hanno anche annunciato un mega accordo, si chiama Alliance Ventures, per spendere 1 miliardo entro il 2023 in innovazione. LEGGI ANCHE: BMW, Ford e Volksvagen fanno un mega patto per non farsi fregare da Tesla

    La Porsche guidata dal telefonino

    Qualche esempio di come il tema auto a guida autonoma, elettrica e hi tech sia diventato mainstream ce lo ha dato anche il Mobile World Congress 2018 Alla fiera di Barcellona dedicata a smartphone e Mobile è emersa fra i trend più interessanti la sempre più stretta integrazione fra automobili e telefonini. A incuriosire è stata BMW, che ha portato in Spagna un servizio che permette di accendere l’automobile con lo smartphone e la i3, auto elettrica guidata dal telefonino. Huawei, poi, all’MWC si è presentata con una Porsche Panamera guidata dal suo Mate 10 Pro: il progetto si chiama RoadReader. Ford poi ha annunciato che la app di navigazione stradale Waze, acquisita da Google nel 2013, sarà disponibile per tutti i possessori di Ford a partire da aprile.