Anno nuovo, Facebook nuovo: grandi novità all’orizzonte. Mark Zuckerberg, l’11 gennaio 2018, ha annunciato un notevole cambiamento che riguarderà la sezione notizie. Come possono adattarsi i marchi e le aziende? Te lo spieghiamo noi in 5 mosse da vero Ninja!
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Prequel
Prima di tutto: conosci il tuo nemico, ovvero “cerchiamo di capire insieme cosa sta succedendo”.
Come volere del suo CEO e creatore,
Facebook darà sempre più valore alle notizie di parenti e amici deviando l’attenzione su ciò che essi condividono e togliendo visibilità a quanto condiviso, invece, da brand e aziende.
In pratica la tendenza principale del noto social sarà quella di spingere gli utenti a trovare meno contenuti pertinenti e più interazioni sociali significative.
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In realtà, questo è sempre stato l’obiettivo di Zuckerberg, che sta semplicemente riportando la sua creatura sulla dantesca retta via. Ha infatti scritto che “il contenuto pubblico – post di aziende, marchi e media – spiazza i momenti personali che ci portano a connetterci maggiormente tra di noi. Il video e altri contenuti pubblici sono esplosi su Facebook negli ultimi due anni. Dal momento che ci sono più contenuti pubblici che post di amici e parenti, il bilancio di ciò che è contenuto nella sezione notizie si è spostato dalla cosa più importante che Facebook può fare: aiutaci a connetterci l’uno con l’altro”.
Passando dal piano teorico a quello pratico, come avverrà questo mutamento? Ce lo spiega
Shira Ovide di Bloomberg: “La Compagnia sta riprogrammando i suoi computer per dare priorità ai post in cui le persone si sentono costrette a interagire in modo ricco, scrivendo una lunga risposta a un membro della famiglia in lutto, per esempio, o a qualcuno che sta vivendo una rottura, o ancora la condivisione con gli amici di una strana notizia della TV locale”.
Cattive notizie per brand e aziende?
Non si tratta certo di buone notizie per gli “affari”, ma è anche vero che Facebook va in questa direzione da anni e non è detto che sia del tutto negativo. Gli aggiornamenti dell’algoritmo della sezione notizie attualmente in corso, serviranno a eliminare alcuni tipi di contenuti di “scarsa qualità”, liberandoli da etichette come click-bait o engagement-baiting.
Guardando il rovescio della medaglia, è possibile constatare come i contenuti che Zuckerberg vuole eliminare, in realtà, stavano lentamente allontanando le persone da Facebook. Si parla quindi di una miglioria che potrebbe salvare la piattaforma e permettere agli stessi brand di continuare a sfruttarla a proprio vantaggio.
Nonostante i cambiamenti di cui abbiamo parlato finora, Facebook rimane una piattaforma pubblicitaria online privilegiata: bisogna solo sapersi evolvere con essa. Quindi, bando alle ciance, passiamo all’elenco di alcune strategie che ogni marchio dovrebbe adottare per rimanere a galla nel mare bianco e blu del nostro Social preferito.
Su Facebook, nulla è più importante della Community
Citando ancora una volta Zuckerberg: “Il contenuto pubblico che vedrai maggiormente sarà tenuto allo stesso standard
[di quello degli altri utenti, ndr] e questo incoraggerà interazioni più significative tra le persone”.
Ormai l’abbiamo ripetuto in tutte le salse: i contenuti più valorizzati saranno quelli in grado di stimolare le interazioni di qualità tra persone, ne consegue che le aziende, per non veder penalizzati i propri post e anzi usare a proprio vantaggio il nuovo algoritmo, dovranno condividere il tipo di materiale che genera conversazioni tra gruppi e colleghi: persone, insomma.
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La qualità è più importante della quantità
Non è difficile percepire il delirio d’onnipotenza che i grandi numeri ci sventolano sotto al naso, sui social. Per un’azienda o un brand questo può essere un pericoloso specchietto per le allodole: dare la caccia ai numeri tende ad allontanare da ciò che le persone dietro quei numeri vogliono vedere realmente: contenuti significativi, pieni di valore.
Un esercizio utile a capire è quello di immaginare di tenere una conferenza con un pubblico numeroso. Più gli argomenti dell’oratore saranno interessanti, più le persone saranno stimolate a parlarne tra loro, a fare domande e a interagire.
Crea più video, sopratutto Live
Inutile negare il successo dei video su Facebook: regnano incontrastati nell’Olimpo dei contenuti preferiti dagli utenti e, anche per questo, il Social di Zuckerberg dà loro priorità nella sezione notizie.
Preferenza nella preferenza: il video live. Come dice Zuckerberg, infatti: “Abbiamo visto le persone interagire molto più sotto ai video live rispetto a quelli normali. Alcune notizie aiutano a iniziare le conversazioni su questioni importanti, ma troppo spesso oggi guardare video, leggere notizie o ottenere un aggiornamento su una pagina è solo un’esperienza passiva”.
Per questo è bene considerarli parte integrante della propria strategia marketing su Facebook. Inoltre, per assecondare l’algoritmo di cui abbiamo parlato finora, è importante pubblicare video regolarmente.
Il nuovo algoritmo non ti permetterà di raggiungere grandi numeri di potenziali clienti come prima, per questo assume sempre più valore l’interazione one-to-one. A questo scopo ti sarà estremamente utile una buona conoscenza dell’app Messenger.
Per agevolare l’utilizzo di Messenger, a novembre 2016 Facebook ha introdotto annunci Facebook “click-to-Messenger”, che hanno visto il proprio debutto su Instagram a maggio 2017.
Sponsorizza
Chiunque abbia un minimo di esperienza nel campo del Marketing, sa quanto sia imprescindibile una buona strategia di sponsorizzazione. L’organico non è granchè d’aiuto nell’aumento dell’Engagement: serve pianificare e spendere.
La pubblicità su Facebook può essere estremamente redditizia, soprattutto se coadiuvata da esperienza, selezione di target mirati e un pizzico di propositività.