Alibaba, gruppo leader del mercato eCommerce cinese, tramite il suo store dedicato Tmall Auto sta per inaugurare il 2018 con due distributori automatici, a Shanghai e Nanjing, dedicati alla vendita multimarca di automobili.
Questo è uno dei più interessanti tentativi di coniugare il mondo eCommerce con l’acquisto offline per eccellenza: la vendita delle auto.
Il progetto è davvero ambizioso, dato che Alibaba punta ad aprire decine di distributori in Cina nel 2018 e molti altri il prossimo anno, anche in altri paesi. Numerosi brand, tra cui Ford, Mercedes-Benz, Volvo, Alfa Romeo e Porsche hanno espresso il loro desiderio di prendere parte al programma.
Per renderti conto della dimensione di un garage/distributore, la compagnia ha annunciato che il self-service occuperà mediamente 200 metri quadrati, con il simbolo del gatto Tmall bene in vista 🙂
A tale proposito, Yu Wei, general manager della divisione automotive di Tmall Auto, ha dichiarato che “questo nuovo servizio è pronto per la nuova era della vendita delle auto online […] ed effettuare l’acquisto sarà più facile che comprare una lattina di Coca Cola”.
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Come funziona
Ma come funziona il distributore nel dettaglio? Prima di tutto i clienti Alibaba, almeno inizialmente, dovranno essere iscritti al programma
Alibaba Super 88 Members e godere di un
rating elevato nel sistema Sesame Credit impiegato per classificare l’
affidabilità degli utenti (trovi un approfondimento, con le differenze con Amazon Prime,
in questo articolo).
Poi il processo vero e proprio può iniziare, con la
foto di una
qualsiasi auto effettuata direttamente dal proprio smartphone.
Una volta fotografata, si potranno
configurare diverse
opzioni aggiuntive (come il colore della carrozzeria e gli allestimenti interni): l’app chiederà poi di
scattare un selfie e di addebitare un deposito cauzionale.
Una volta disponibile, l’auto sarà in
stock presso il distributore automatico Tmall Auto, che userà il
riconoscimento facciale (esattamente come l’
iPhone X) per trovare ed erogare il veicolo dedicato.
Tutto qua! A questo punto è possibile
provare il veicolo liberamente per
tre giorni.
Si potrà
testare l’auto in libertà, dopodiché verrà chiesto di
riconsegnarla alla vending machine oppure di
finalizzarne l’acquisto, il tutto direttamente online.
Per prevenire possibili abusi, ogni utente potrà testare un modello una sola volta, con un limite di cinque prove in due mesi.
Questo annuncio arriva poche settimane dopo l’annuncio di una
partnership tra
Alibaba e
Ford per la vendita di veicoli
elettrici e
ibridi in Cina, con
15 nuovi modelli pronti per il mercato Cinese entro il 2025, da
vendere tramite la piattaforma di
eCommerce.
Il mercato automobilistico in Cina
Del resto il
mercato cinese, con il suo giro d’affari annuale di
28 milioni di veicoli su circa
100 milioni in tutto il mondo (per un paragone, in Italia se ne vendono 1 milione l’anno) è uno dei mercati più importanti su cui puntare per la crescita delle vendite automotive, specie per il mercato ibrido ed elettrico, che
risponde in pieno alle criticità sull’inquinamento di cui la Cina è (purtroppo) spesso protagonista.
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Inoltre, il mercato cinese sembra rispondere davvero bene all’
eCommerce applicato al mondo dell’
auto (basti pensare alle
350 Alfa Romeo Giulia vendute in
33 secondi lo scorso anno).
Questa caratteristica, unita alla
bassa criticità di
costo e
gestione di un magazzino automatico, sta convincendo Alibaba a puntare sempre di più su questo modello di business.
E nel
resto del mondo? Qualche timido tentativo in questo senso è stato fatto, ma non è stato ancora raggiunto un risultato soddisfacente.
Il
mercato è però
profondamente cambiato, specie nel mondo delle
concessionarie: il ruolo del
venditore sta rapidamente mutando
in consulente, con il
cliente che si reca sempre più consapevolmente in salone. Il focus si sposta quindi sulla
preparazione dei concessionari, per essere di supporto all’
esperienza d’acquisto (oltre a spuntare il prezzo giusto, ovviamente).
Molto interessante sul tema è
l’analisi di Accenture, che evidenzia che i
concessionari, per i
digital natives, sono più importanti che mai:
più di 2 su 3 visitano infatti il salone più di due volte, prima di acquistare la propria automobile.
Il paradosso digitale
Solo
una persona su 2 dei cosiddetti
digital laggards fa invece la stessa cosa. Ecco quindi un
paradosso digitale applicato all’automotive.
Insomma, i tempi per il mutamento del mercato e del modello di business del mondo dell’auto sono più maturi che mai e il 2018 si prospetta un anno ricchissimo di novità.