In tutto il mondo e anche in Italia, il traffico internet da mobile è in continua crescita e i marketers devono necessariamente affrontare questa tendenza. Lo dice anche un report di eMarketer su "Mobile Advertising and Marketing Trends Roundup", secondo cui dalla pubblicità mobile sui social network, al programmatic advertising per il mobile, fino ai video e alle notifiche push, oggi gli inserzionisti devono puntare a raggiungere un pubblico in movimento, sempre connesso, ma in mobilità.
Secondo le previsioni la spesa per il mobile advertising raggiungerà i 6,82 miliardi di dollari all'anno entro il 2019. Come fare, quindi, per ottimizzare i nostri investimenti in pubblicità per il mobile? Innanzitutto conoscendo i trend del settore, come quelli che ti elenchiamo di seguito.
1. Lo scenario (in crescita) del mobile italiano
I dati diffusi all'inizio di quest'anno dall'Osservatorio Mobile B2C Strategy della School of Management del Politecnico di Milano parlano di un mercato mobile italiano sempre più in crescita. Il traffico da smartphone riguarda circa il 70% degli utenti internet complessivi almeno una volta al mese (per un totale di 25 milioni di persone), con più del 60% del tempo speso online.
Per il 50% di chi naviga da mobile, inoltre, lo smartphone ha soppiantato completamente il PC, mentre per il 38% i due schermi hanno almeno la stessa rilevanza.
2. Nuovi formati per un mobile advertising più efficace
Sotto il profilo del mercato pubblicitario, proprio il mobile advertising è stato, nel 2016, il traino della crescita della pubblicità online, con un incremento del 53% anno su anno, per un totale di 715 milioni di euro spesi.
Questo naturalmente non significa una mancanza di barriere e problematiche nell'adozione di una strategia mobile per l'advertising, per il quale la difficoltà maggiore registrata è relativa alla costruzione di un funnel di conversione efficace e alla scelta dei formati disponibili.
Facebook ha già anticipato che il 2018 sarà ancora di più l'anno delle Instagram Stories, sempre più utilizzate dai brand grazie ad uno storytelling più in linea con le modalità e i tempi di fruizione degli utenti: veloci e molto visuali. E per lo stesso motivo crescerà l'uso dei video, soprattutto di brevissima durata (6 secondi) e verticali. Gli annunci pubblicitari, in particolare, dovranno sfruttare al massimo le potenzialità del mobile, tanto che Facebook sta già lavorando ad una sorta di mobile studio, cioè un aggregatore di app che permette l’applicazione al video di effetti ed eventuali modifiche direttamente dal device, parlando in questo senso non più di storyboard, ma di prototyping.
All'interno di questo contesto si inserisce la proposta del nuovo interessante format di Sublime Skinz, M-Skinz, un formato progettato per campagne web mobile: grazie ai due banner, posizionati in alto e in basso sullo schermo, e al pannello che mostra la campagna video, quando l'utente fa swipe. Il formato, ottimizzato anche per il display verticale, mira a offrire soluzioni non invasive di pubblicità per gli inserzionisti e le agenzie.
Sublime Skinz ha annunciato una partnership con Integral Ad Science (IAS), l’azienda di misurazione e analisi per l’industria dell’advertising, per migliorare la misurazione dei propri formati skin-based. La partnership ha dimostrato che il 93,3% degli annunci desktop raggiunge lo standard MRC per la viewability (30% pixels devono essere visti almeno per un secondo), superando altri formati alternativi. In media, rispetto agli attuali benchmark di IAS, gli annunci in UK raggiungono il 48% di viewability, con alcuni formati che vedono tassi più alti come il Billboard (61.8%) e lo Skyscraper (58.6%).
In generale, la crescita del mobile advertising è stata agevolata nello scorso anno da una forte crescita delle pianificazioni pubblicitarie multi-piattaforma, anche tramite programmatic, sopratutto legata a grandi player come Facebook e Google.
Cominciare ad orientarsi subito verso soluzioni e formati nuovi, che catturino l'attenzione degli utenti senza essere invasive, permetterà di rispondere alla vera sfida del futuro: catturare l'attenzione degli utenti ottimizzando al massimo gli investimenti.
3. Mobile first e omnichannel per migliorare la user experience
La cosiddetta mobile transformation richiede una nuova visione strategica del mobile che passi per il mobile first, cioè attraverso soluzioni pensate innanzitutto per la fruizione da mobile e non più a partire da un'ottica desktop e poi adattate al mobile come è accaduto finora con le semplici soluzioni responsive.
L'omnicanalità, per un altro verso, servirà ad integrare tutti i touch point con il cliente, per costruire una relazione tra azienda e pubblico che proprio grazie al mobile oggi diventa un'esperienza unica tra online e offline, senza soluzione di continuità. Passare da un annuncio pubblicitario visualizzato sul proprio smartphone all'acquisto nel negozio fisico, ad esempio, sarà solo uno dei percorsi possibili del cliente, in una dimensione che ha perso ormai i confini netti tra web e realtà, dato che l'una è diventata estensione dell'altra e viceversa.
Anche gli inserzionisti oggi devono fare i conti con queste nuove tendenze del mobile advertising e iniziare subito a sperimentare formati nuovi e piattaforme differenti per raggiungere in modo sempre più efficace i clienti, garantendo loro una esperienza positiva anche e soprattutto da mobile.
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