Molti blogger iniziano il loro percorso divulgativo con passione e tenacia. Scelgono una piattaforma in voga, selezionano un tema accattivante, e ricco di ammennicoli, e sottoscrivono un piano di hosting economico, ma stabile e sicuro. Dopodiché, partono con la stesura di contenuti impressionanti, atti a stupire i propri lettori (e i motori di ricerca).
Finché la realtà non appare in tutta la sua spietatezza.
Sì, perché avviare un blog non significa necessariamente acquisire rilevanza e traffico. Scrivere tutti i giorni non garantisce la prima pagina sui motori di ricerca. Ed è per questo motivo che molti blogger si ritrovano ad agonizzare tra le seconda e la terza pagina (o anche peggio) di Google.
Quindi, tirando le somme, cosa è andato storto? Cosa non ha funzionato?
Semplicemente, e scusa la franchezza, questi blogger hanno costruito il loro "diario online" su fondamenta di sabbia. Fondamenta instabili, alla mercé della continua evoluzione degli algoritmi di Google.
Cosa devi fare, dunque? Come puoi aggirare le insidie che si celano lungo il cammino che porta un blog al successo? Sicuramente, ci sono strategie certe e affidabili per costruire un blog. E ci sono anche degli ottimi alleati che puoi sfruttare per accrescere la tua presenza online.
Ed è proprio questo l'argomento del post che stai leggendo.
Detto ciò, analizziamo insieme 3 step fondamentali per dare al tuo blog un'iniezione di SEO positiva e uno slancio sui motori di ricerca - Google in primis.
1. Scegli un sistema di gestione dei contenuti adatto
Uno degli aspetti più importanti, quando ci si interfaccia con un blog, è la scelta del CMS, ossia del sistema di gestione dei contenuti. E in questo caso, non posso non consigliare WordPress.org. Considera che oltre il 22% di tutti i siti web gira su questa piattaforma. Ma non sono i numeri né le percentuali, che dovrebbero farti propendere verso WordPress.
Piuttosto, la semplicità, la libertà e la flessibilità, sono tre caratteristiche che (forse) cerchi in un sistema di gestione dei contenuti. Ed è proprio quello che WordPress è in grado di fornirti. Come se non bastasse, la community di sviluppatori - e amanti di questo CMS - lavora quotidianamente per migliorare sempre di più la piattaforma, e adattarla ai bisogni di (quasi) tutti gli internauti che decidono di affidarsi a WordPress.
Facile da scaricare e installare, WordPress utilizza, inoltre, un codice leggero e ottimizzato per i motori di ricerca. Il che lo rende, non solo interessante agli occhi di Google, ma adatto a costruire un blog che guarda alla SEO.
Infine, il pannello di controllo amministrativo rende le operazioni di aggiornamento e backup molto semplici e intuitive. Insomma, quando si parla di blog, si parla (quasi) sempre di WordPress. Ci sarà un motivo, non credi?
2. Installa Yoast SEO
E quando si parla di WordPress e ottimizzazione per i motori di ricerca, sbuca come un fungo uno dei plugin più utili mai creati: Yoast.
Tra gli innumerevoli plugin sviluppati per WordPress, Yoast è sicuramente il più performante, per dare una spinta alla SEO del tuo progetto editoriale. Ed è per questo motivo che ti suggerisco di inserirlo nella lista della spesa, tra gli ingredienti indispensabili per creare un blog vincente - agli occhi dei lettori e del motore di ricerca.
Tra le sue funzioni, infatti, spicca l’analisi delle keyword e la possibilità di migliorare il tuo testo per leggibilità e attinenza all’argomento trattato. Inoltre, Yoast ti permette di organizzare l’indicizzazione delle tue tassonomie (categorie e tag), di creare un file robots.txt e la sitemap.xml, senza passare dal FTP, e di tenere sott’occhio il numero di link interni di un articolo - aspetto da non sottovalutare per aumentare il tempo di permanenza del lettore sul tuo blog.
Come vedi, questo plugin riesce a fare un mucchio di operazioni, che non basterebbe un articolo per elencarle tutte... Anzi, un articolo basta. Questo → Yoast SEO: guida all’utilizzo.
3. Non trascurare l'importanza di un buon hosting
Oltre una struttura coerente, una navigazione chiara e una scrittura consapevole, sai cosa possono far bene alla SEO del tuo blog? Le performance. La velocità di caricamento degli articoli (e delle pagine) del tuo blog inficia negativamente il posizionamento, se risulta troppo bassa agli occhi del motore di ricerca.
Lo scenario è il seguente: tu scrivi un bel tutorial sull’ottimizzazione SEO delle immagini, a Google piace e decide di posizionarlo nella prima pagina, per una (o più) query di ricerca. L’utente, ponendo al motore lo stesso quesito, trova il tuo articolo, clicca, ma abbandona la pagina perché troppo lenta. E lo fa, prima ancora di consultarla.
Ecco, questo è un pessimo segnale per Google. Un segnale forte, che fa pensare al motore di ricerca:
Ehi, forse ho sbagliato a premiare questo articolo: il tempo di permanenza è troppo basso. Retrocediamo la sua posizione.
Dalla prima pagina all’oblio della seconda è un attimo. Giusto il tempo di scegliere un pessimo hosting. Ma ho pensato anche a questo.
Di seguito, trovi 4 cose da non fare:
- scegliere piani di hosting che non offrono un periodo di prova o la possibilità di rimborso...
- ... o che non abbiano assistenza completa (a meno che tu non abbia le competenze necessarie)
- cedere al fascino del low cost (o peggio ancora del "gratuito"); meglio cercare un buon rapporto qualità/prezzo
- credere alle favole: hai presente banda e spazio illimitati? Frottole.
SEO per blog: tiriamo le somme
Questa piccola guida per migliorare la SEO del tuo blog termina qui. Naturalmente, i 3 aspetti che ho affrontato fanno parte di un argomento più vasto, che comprende la scrittura per il web, la conoscenza della seo on page e offpage e di tantissime altre sfumature che, nel loro insieme, rappresentano le linee guida per una corretta attività di ottimizzazione per i motori di ricerca.