Il mestiere del social media manager richiede una grande abilità: stare sempre sul pezzo.
La reattività, la prontezza nel comprendere i trend della rete e la capacità di decidere se e come intervenire, sono skills importanti, possono fare la differenza nei risultati di awareness e di consideration del brand.
Il Real time marketing, se fatto bene, funziona. Se fatto male, può essere l’arma di distruzione del brand più potente che ci sia. Già, perché se si sceglie di intervenire, non c’è una seconda occasione per modificare la comunicazione: è importante prendere da subito la decisione giusta.
Come? Impostando sia dall'inizio una buona strategia.
La prima cosa da sapere è che solo il 10% delle azioni di real time marketing proviene da attività non pianificate. Tutto il resto è frutto di un’ottima pianificazione editoriale.
Real time marketing pianificato
Nella vita bisogna sempre avere un piano. Va bene saper cogliere le opportunità del momento, ma vivere alla giornata non è cosa semplice. Ed è così anche per un social media manager. Nel suo lavoro deve esserci sempre un piano editoriale, che sia settimanale o mensile poco importa: l’importante è averne uno.
È all’interno del piano editoriale che nascono le azioni di real time marketing: basta solo documentarsi. Ci sono diverse fonti da cui attingere, una delle più utilizzate è la pagina delle giornate internazionali di Wikipedia.
Una volta scelto l’evento da cavalcare, prima di inserirlo in pianificazione, è importante porsi queste tre domande:
- È in linea con il posizionamento e con i valori della marca?
- Come si lega al prodotto?
- È interessante per la community?
Se abbiamo trovato delle risposte positive, allora la creatività può avere libero spazio!
Quando si parla di real time marketing è impossibile non citare Oreo, uno dei casi più riusciti a livello globale. Il brand ha cavalcato il trend dell’eclissi solare e si è spinto perfino fuori dal mondo del social, utilizzando le affissioni urbane.
Real time marketing delle breaking news
È il tipo di RTM più complicato da gestire. Qui di pianificato non c’è nulla. L’improvvisazione regna sovrana. L’unica cosa che un bravo social media manager può fare è agire con intelligenza e soprattutto con etica professionale.
Durante questo momento, la professione del SMM è molto simile a quella di un giornalista, con la differenza che il giornalista è tenuto a non "bucare" la notizia, il social media manager, invece, può decidere se e come parlarne.
Anche nel mondo dei social, quando si parla di notizie, compaiono due figure distinte: quelli che pur di cavalcare la notizia vanno oltre il limite dell'accettabile, danneggiando di conseguenza anche l’immagine e la reputazione del brand, e quelli che invece capiscono quando è il momento di stare il silenzio.
In questi giorni, abbiamo visto tutti il video della filiale Intesa San Paolo di Castiglione delle Stiviere. Una situazione davvero difficile, dove a pagare dazio non è stata solo l'istituzione bancaria, ma anche e soprattutto le persone che hanno partecipato al video.
Alcuni brand hanno deciso di cavalcare questo trend, senza pensare che così facendo si è indirettamente favorito un buz decisamente poco politically correct.
Unieuro è stata prontissima: martedì 3 ottobre, quando il video era già nei topic, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook questo post. Una mossa di real time marketing che è stata criticata per la mancanza di empatia verso le persone del video.
Anche Taffo, che in altre occasioni abbiamo indicato come esempio di questa particolare tecnica di content creation, ha detto la sua. Ma siamo sicuri che parlare di morte quando c'è una vicenda di bullismo in atto sia la scelta giusta?
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Il real time marketing non pianificato è sicuramente il più complicato da gestire, ma se fatto bene può portare a grandi risultati. Ricordate quando la Nasa ha annunciato di aver scoperto il nuovo pianeta Kepler 452? Ecco come Ceres e Barilla hanno cavalcato la notizia.
E adesso non resta che metterci all'opera! Il prossimo trend da cavalcare? Beh, il 19 ottobre i posti a sedere nelle sale dei cinema italiani sono già tutti prenotati dall'uscita di It, il pagliaccio che ha perseguitato l’infanzia dei trentenni di oggi. Avete già pensato se realizzare qualche post da paura?