Facebook sta testando un programma di mentoring tra gli utenti. La scoperta di Techcrunch è avvenuta sbirciando il codice sorgente del social, nel quale sono presenti anche alcune frasi che appaiono come linee guida per i tutor.
La scoperta è stata confermata dal SMM Matt Navarra, che ha reperito il test di una schermata strutturata per invitare l’utente a rintracciare i propri apprendisti sulla base di elementi comuni quali: amici, localizzazione, educazione e professione.
Il principio è simile alle funzioni di recente implementazione “persone suggerite” e “scopri cosa hai in comune con i tuoi amici”: agevolare in tutti i modi lo sviluppo della rete sociale degli utenti, la cui età media va crescendo, dando adito a nuove occasioni di trovare o ritrovare amici e conoscenti.
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Facebook vs LinkedIn
Altre iniziative, invece, sono più specificamente dedicate al mondo del lavoro:
- Workplace: il tool multifunzione per organizzare e agevolare le interazioni tra colleghi al lavoro sul medesimo progetto.
- Job post: attualmente disponibili negli US, permettono alle aziende di pubblicare e sponsorizzare offerte di lavoro.
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Non c'è dubbio che Zuckerberg guardi con interesse al social dedicato al lavoro per eccellenza: LinkedIn ha infatti lanciato il suo servizio di mentoring appena un mese fa.
La sfida sarà quella di rendere un social polivalente come Facebook adatto alle esigenze di professionisti e recruiter, affinché possano trovare servizi adeguati e un ambiente funzionale per il mondo del lavoro. D'altro canto, una zona grigia di LinkedIn è la copertura delle richieste inerenti professioni meno qualificate, che potrebbero invece trovare un ambiente ideale in un social più aperto come Facebook.
Mentoring
Le poche informazioni attualmente disponibili in merito al rapporto mentor/mentee all'interno del social, lasciano intuire che si tratterà di un collegamento differente dalle richieste di amicizia: sarà interessante vedere quanto e come sarà possibile personalizzare la privacy relativa agli aspetti professionali del profilo, permettendo di differenziare il rapporto con un mentor/mentee rispetto a quello con un amico.
I filtri relativi alla privacy ovviamente non varranno per Facebook, che avrà a disposizione nuovi dati per profilare gli utenti, soprattutto per quanto riguarda i job post menzionati in precedenza.
Zuckerberg: relazioni e informazioni
Tralasciando gli aspetti commerciali, la filosofia dietro al programma di mentoring e alle altre implementazioni è ben illustrata da un post di Mark Zuckerberg pubblicato lo scorso maggio.
Un mito diffuso prevede che se le persone avessero avuto accesso a maggiori informazioni avrebbero preso decisioni migliori. [...]. Ma le persone intorno a te esercitano un'influenza molto più forte delle informazioni. [...]. Potrebbe essere altrettanto importante collegarti anche a persone che dovresti conoscere - mentori e persone al di fuori del tuo circolo sociale che si preoccupano per te e possono essere una nuova fonte di supporto e ispirazione.
Uno scenario in cui le relazioni contano più delle informazioni è perfettamente coerente con il mondo dei social network e le dinamiche ad essi correlate. L'informazione, infatti, è sempre più influenzata non dai grandi media, bensì dalle cerchie di amicizie nei canali social.
Per questo, il CEO si augura che intrattenere un diverso tipo di relazione all'interno dello stesso Facebook, possa fare la differenza tanto per il futuro lavorativo quanto per quello personale degli utenti:
Se possiamo aiutare anche solo una piccola percentuale di persone a costruire nuove relazioni positive, questo influirà anche su tutti noi. Questo mi dà speranza di potercela fare, di poter aiutare sempre più persone a costruire relazioni positive con persone che espandono la loro percezione delle possibilità.