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  • 3 consigli per un brainstorming efficace

    La creatività può aiutare a trovare soluzioni e ad avere nuovi punti di vista per raggiungere il successo in ogni campo

    24 Maggio 2017

    Brainstorming: “tempesta di cervelli”. Spiegato in questo modo potrebbe non avere alcun significato, ma in realtà è una delle tecniche più utilizzate nel mondo del marketing e del business in generale. Il Brainstorming è un metodo decisionale, che ha iniziato a diffondersi nel 1953 in seguito alla pubblicazione del libro di Alex Faickney Osborn Applied Imagination; nel saggio viene illustrato come la creatività sia un fattore determinante in ogni campo e di come possa essere utilizzata anche all’interno del problem solving. Spesso la creatività viene associata all’arte e a tutte quelle professioni e attività per cui è una condizione necessaria l’originalità. In realtà la creatività altro non è che vedere una soluzione ad un problema da un’altra prospettiva, oppure avere un’idea che si distingua da quelle più tradizionali. LEGGI ANCHE: Raccontare grandi storie unendo dati e creatività All’interno di un’attività di brainstorming viene spesso chiesto ai partecipanti di sforzarsi ad essere creativi, partendo dal presupposto che nessuna idea è sbagliata ma, anzi, che anche la soluzione più impensata potrebbe essere la vera svolta. Ci sono diversi errori che si possono incontrare quando si organizza un brainstorming: ecco quindi tre consigli per cercare (e trovare) le idee migliori. Creatività: tre consigli per un brainstorming efficace

    Brainstorming: qualità o quantità?

    Sembrerebbe quasi un paradosso, ma il vero obiettivo di un brainstorming è quello di raccogliere quante più idee possibili dalle persone che ci circondano. La quantità aiuta prima di tutto a valutare la soluzione ottimale, insegnandoci allo stesso tempo il modo di ragionare dei collaboratori; ogni idea creativa può, infatti, aiutarci a capire meglio i colleghi, scoprendo talenti rimasti nascosti. Più pensieri si riescono a generare durante questi incontri, più soluzioni avremo nel futuro, dal momento che uno spunto può magari non essere ottimale in quel frangente, ma potrebbe essere il pensiero migliore per far nascere un nuovo progetto. Creatività: tre consigli per un brainstorming efficace

    Prendersi il proprio tempo

    Durante un brainstorming, accade spesso che, sia per troppa fretta sia per paura di non arrivare ad una conclusione, ci si focalizzi sulle prime tre buone idee e si inizi a lavorare in modo più approfondito attorno ad esse. In realtà il brainstorming è anche un’attività di team building e un modo per dare un piccolo spazio a tutti per esprimersi. Il metodo migliore è quello dunque di non esprimersi solo su pochi punti di vista, ma piuttosto chiedere, senza forzare, ad ogni membro di condividere la propria soluzione, così che ognuno sia partecipe del progetto e non solo chi è stato più coraggioso. Creatività: tre consigli per un brainstorming efficace

    Scrivere le proprie idee

    Scrivere. Scrivere. Scrivere. Disegnare, Creare. Ogni volta che penso alla parola brainstorming mi viene in mente l’interpretazione di John Nash, da parte di Russel Crowe in A Beautiful Mind. Lo straordinario matematico che scrivendo le sue formule ed idee ha ottenuto il premio nobel per l’Economia. All’interno di un brainstorming, foglio bianco e penne diverse sono la chiave per arrivare all’idea perfetta; si possono costruire mappe concettuali, create con il pensiero e il contributo di ognuno. Durante un brainstorming non esiste giusto o sbagliato ed un’idea non scritta – magari proprio l’idea giusta – rischia di perdersi.

    Come organizzare un brainstorming che funzioni?

    Un ottimo metodo per permettere a tutto il team di esprimersi è quello di passare dal brainstorming al cosiddetto write-storming. Si tratta cioè di mettere tutto il gruppo nella posizione di poter scrivere le proprie idee senza lasciarsi condizionare dalle prime idee che vengono esposte. Come fare? Semplicemente scrivendo, anziché esprimere tutte le idee subito a voce. Quando la partecipazione di tutta la squadra avviene nel modo giusto può produrre grandi risultati. A tutti i membri del gruppo di write-storming va consegnato un foglio e una penna e su questo ognuno avrà il tempo di scrivere le proprie riflessioni, prima di condividerle con il resto del gruppo. Leigh Thompson, nel suo libro Creative Conspiracy, ad esempio, traccia una tecnica molto precisa.
    • Le sessioni di write-storming sono brevi, da 5-10 minuti.
    • In ogni sessione, i membri del team lavorano in silenzio per generare molte idee da soli.
    • Ogni idea dovrebbe essere scritta su una singola scheda a mano nel modo più chiaro possibile.
    • Una volta terminato le schede vengono raccolte, mescolate, ridistribuite e lette ad alta voce per discuterle.
    • È importante che le idee rimangano anonime affinché la squadra possa concentrarsi sul lavoro e non sull’ego o sulla considerazione della singola persona.
    • Il passo successivo è quello di classificare tutte le schede e di elaborare le idee che hanno il maggior potenziale. Il metodo migliore è selezionare alcune idee più semplici e chiare e altre invece più audaci e impegnative.