Il Social Listening, conosciuto anche come Media Monitoring, è una pratica che permette di intercettare le conversazioni online tra gli utenti relative a diversi topic: il tuo brand, i tuoi competitors diretti, determinati prodotti, notizie di settore o trend del momento.
Il monitoraggio delle conversazioni può essere effettuato tramite hashtag o mentions, ed esistono numerosi tool (free o a pagamento) che permettono di controllare in real-time tutto quello che gli utenti scrivono sul web.
Purtroppo succede spesso che questa tecnica venga sottovalutata dai brand, ritenuta un semplice “read and reply” ai commenti lasciati dagli utenti sui canali social, ma non è così.
Il Social Listening è fondamentale da includere nella social media strategy in quanto, se sfruttato al meglio, può portare numerosi vantaggi al business del brand che lo utilizza. Vediamone alcuni.
Migliorare il customer service
Secondo una ricerca condotta da Sprout Social nel 2015, il 30% dei tweet che citano un determinato brand non contengono una vera e propria @mention, quindi vengono spesso ignorati dai marketers.
Il monitoraggio di questo tipo di conversazioni “indirette” risulta particolarmente utile al brand per intervenire in caso di commenti negativi o lamentele da parte degli utenti, migliorando così il servizio di social customer care, ma anche per partecipare attivamente alla customer experience mostrando il proprio apprezzamento in risposta ai feedback positivi.
Identificare influencer & brand advocate
Attraverso il Media Monitoring è possibile scoprire se il tuo brand è oggetto di discussione da parte di blogger o influencers, ma soprattutto quali sono i pareri e le impressioni condivise da questi personaggi della Rete. Risulta molto utile dopo il lancio di un nuovo prodotto/servizio, o l’update di una particolare feature, per analizzare ad esempio le condivisioni dei comunicati stampa e identificare nuovi potenziali brand advocate con cui avviare una collaborazione.
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Raccogliere UGC
Dal “Consumer Trust Survey” condotto dalla Visual Commerce & Marketing Platform Olapic risulta che il 76% dei consumatori si fida maggiormente dei contenuti prodotti e condivisi dagli utenti, rispetto a quelli creati e sponsorizzati direttamente dal brand. Nello specifico, il 47% dei millennial intervistati preferisce gli User Generated Content, rispetto al 36% dei boomers.
Grazie al Social Listening i marketer possono individuare anche i contenuti “nascosti”, ovvero quelli che gli utenti hanno pubblicato senza taggare il brand, e chiedere direttamente al consumatore il permesso di utilizzarli sui canali ufficiali per includerli nella loro content strategy.
Anticipare i competitor
Infine, i brand possono utilizzare il monitoring delle conversazioni online per conoscere le ultime novità di settore e i trend di mercato: questo gli permette di stare sempre un passo avanti ai propri competitors, e batterli sul tempo nel campo dell’innovazione di prodotto.
Ma non solo: perché non intervenire in caso di eventuali lamentele da parte dei consumatori nei confronti di un altro brand? Ovviamente sempre con tatto e fornendo una soluzione al problema dell’utente, senza dimenticare un pizzico di ironia per sdrammatizzare!
@user47 @FlyingPhotog @RoyalJordanian @AirlineGeeks Just about as good as @SouthwestAir trolling @united pic.twitter.com/jyjiHrRuDk
— Chicago Mike? (@ChicagoMGD) April 11, 2017
Ricapitolando, il Social Listening è di fondamentale importanza per migliorare la social strategy del tuo business: permette di conoscere più in profondità il tuo target di riferimento, partecipare alle conversazioni online, trovare nuovi clienti e rafforzare il rapporto con i propri consumatori.
Quindi… Aprite bene le orecchie e ascoltate il popolo dei social media!