Questo mese Nintendo è stata la protagonista assoluta del settore Tech con il lancio dell'innovativa console Switch. Dopo l'entrata nel mondo delle app con Super Mario, la compagnia nipponica presenta la prima console con ben tre modalità di fruizione: TV, da tavolo e portatile.
Switch rappresenta una nuova era, in cui non è il tuo stile di vita a doversi adattare ai giochi, ma la tua console ad adattarsi al tuo stile di vita.
Per approfondire la novità e gli altri sviluppi del brand abbiamo intervistato Massimo Bullo, Marketing Director Italy Nintendo.
Nintendo interagisce con una base utenti sempre connessi, smart, appassionati alle nuove tecnologie. Quali sono le leve e gli approcci per continuare a coinvolgerli?
Partiamo da un presupposto importante: Nintendo è una azienda giapponese fondata nel 1889, da sempre impegnata nei mercati dell’intrattenimento e tra i brand che hanno creato il mercato del videoludico nel mondo. Ha sempre avuto la capacità di stimolare bisogni e contesti di mercato. Lo ha fatto anche grazie a una strategia focalizzata sulla generazione di divertimento e attraverso la combinazione tra device fisico (console) e software.
Al contrario di processi di innovazione sequenziale più semplici, dunque, il core e la capacità di Nintendo è da sempre quella di "intuire" e aprire i mercati, innovandoli continuamente; Nonostante i consumatori si siano evoluti nei gusti e nell’età, grazie ai software e alla tecnologia e facendo leva su un'esperienza quarantennale nel videogioco e secolare nell’intrattenimento, siamo sempre stati in grado di affascinare "vecchie" e nuove generazioni.
La capacità di intuire a livello globale i grandi trend parte dall’headquarter in Giappone - capace di creare una differenza qualitativa nella cura e nel dettaglio dei giochi e della tecnologia - e coinvolge in seguito le altre country.
All'interno di tale contesto di consumatori smart, connessi da coinvolgere, come si posizionano Nintendo Switch e le sue principali caratteristiche?
Il prodotto Nintendo Switch si inserisce all’interno di un percorso di grande rilancio di Nintendo a livello globale iniziato da circa due anni, grazie in primis alla capacità di attivare la base di fan da sempre innamorata dei nostri videogiochi e del brand cult.
Il secondo passo è stato quello di aprirsi alle applicazioni come business model che ha permesso di avvicinarsi ai nuovi consumatori più casual gamers, dandogli la possibilità di giocare con alcuni characters Nintendo di successo su app, rivitalizzando così la rilevanza di marca e l’interesse a scoprire più in profondità i nostri videogiochi su console Nintendo, attuali e in arrivo.
Nintendo Switch non è solo un nuovo prodotto, ma il punto di contatto tra i due filoni appena citati: versatile, portatile e multi-player, si tratta di una console che sta avendo grande successo su un pubblico allargato. Ad oggi è il lancio migliore di sempre in Europa e in Italia in tutta la storia di Nintendo. A mio avviso, alla base di tale successo sta la qualità del prodotto e la nostra capacità di seguire un piano di lancio consistente e coerente che ha permesso di creare solide basi con una fase iniziale di teasing e di hype.
All'uscita di Nintendo Switch c’è stato un grande coordinamento globale tra tutte le country. Abbiamo iniziato a riparlarne ufficialmente a Ottobre 2016, rispondendo ai rumors già attivi da mesi: il mercato attendeva un nostro nuovo "scossone" e dichiarazione ufficiale. Il 13 gennaio 2017 c'è stato poi il lancio globale con eventi che hanno coinvolto tantissime persone in Europa, Giappone e Stati Uniti.
Quale è la direzione che a tuo avviso i grandi brand globali devono seguire nell'era del "do it yourself" e della Punk Economy?
Esiste un tema molto forte legato alla co-creazione e al co-design che sta portando le aziende a negoziare spazi di posizionamento competitivo e di creazione di contenuti grazie anche ai consumatori. Alcune Società oggi prevedono già un’evoluzione di queste collaborazioni con i propri consumatori, co-creando non solo contenuti ma anche contesti di co-produzione e vendita, non solo online, in cui il consumatore entra nella filiera dell’azienda nelle fasi di sviluppo, produzione e vendita del prodotto e servizio.
Noi creiamo legami molto forti e costruttivi con le nostre community di fan, appassionati e gamer: loro generano e propongono contenuti di qualità, noi li valorizziamo e supportiamo con informazioni e strumenti. Viene così disegnata una nuova architettura di marca dove le persone con i loro network e occupano un posto centrale all'interno dei processi di creazione e ideazione dei contenuti per Nintendo.
Le principali community italiane legate a Nintendo (per esempio Pokémon, Mario, Zelda, etc.) forniscono spunti e idee che vengono metabolizzati e valorizzati. Parte del contenuto generato da Nintendo "arriva" dunque da spunti delle community e viene poi tradotto in un messaggio di marca ufficiale.
Pensiamo inoltre agli YouTuber con cui definiamo insieme rapporti costruttivi e di scambio reciproco di valore, senza mai "forzare la mano" ma dando al contrario la possibilità di vedere anteprime e testare alcuni prodotti prima di altri. Lato Nintendo li incontriamo infatti anche agli eventi e cerchiamo continuamente di capire chi sono i leader tematici da coinvolgere.
Si tratta di un processo virtuoso anche perché le stesse community molte volte hanno un'ampia e profonda conoscenza del gioco: per noi è importante non rischiare di comunicare messaggi irrilevanti alle persone con cui interagiamo.
In molti vedono nella logica ludica e nella gamification una delle leve su cui puntare per interagire, comunicare ed "empowerizzare" le audience interne ed esterne. Quale è la visione di Nintendo verso tale paradigma?
Per rispondere, cito come esempio Nintendo Street Pass, che stimola le community dei Nintendo fan a incontrarsi e creare mini-tornei. L’azienda inventa e allo stesso tempo diventa un contesto di interazione e allo stesso tempo di brandizzazione mandando gadget fondamentali a fronte di una loro attivazione spontanea per organizzare tornei locali. Inoltre, in tutte le nostre fiere creiamo un’area tornei, alimentando così i touchpoint di marca.
Quale sarà il trend di gaming del 2017?
Si tratterà di un trend certamente di tipo tecnologico: l’idea che il videogioco "profondo" e "immersivo" (in termini di esperienza ludica) possa diventare portatile, multi-player, out of home, adatto a tutti. Con Nintendo Switch stiamo creando un mercato: la prima vera console da casa portatile che permette di giocare dove, quando e con chi vuoi (che non a caso è un claim), in alcuni casi addirittura senza guardare lo schermo come nel gioco 1.2 Switch, insomma una rivoluzione assoluta nel panorama delle console.
Si tratta di un approccio libero: giochi dove e con chi vuoi, con videogiochi profondi, decidendo i luoghi e momenti della tua giornata. Un trend che non solo leggiamo, ma piuttosto che creiamo e cavalchiamo. Con Nintendo Switch vogliamo parlare ad un target più ampio, innovando e riallargando il mercato del videogioco in Italia. Questo tenendo sempre centrale il ruolo di fan e gamer che amiamo, stimiamo e per cui riserviamo sempre un'attenzione particolare in tutti i nostri giochi e momenti di condivisione.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild, un gioco che ben rappresenta e "incarna" la filosofia di Nintendo Switch: poter giocare ad un grande videogioco dovunque, un titolo che lavora bene sia sui fan e sui gamer ma che sta anche appassionando nuove tipologie di consumatori e giocatori.
Questa versione è quella più venduta di sempre, e per la maggior parte delle critica è un vero capolavoro, per alcuni il miglior videogioco di sempre. A nostro avviso, il segreto della capacità di fare appassionare tutti risiede nelle atmosfere di gioco proposte, nella coinvolgente storia del protagonista Link, e nella qualità dell’esperienza di gioco profonda e curatissima nei dettagli. Un ulteriore segnale che testimonia la giusta strada intrapresa.