Ricordate quando l’unico modo per ispirarsi e sognare il prossimo viaggio era fermarsi davanti la vetrina di un’agenzia di viaggi, entrare e chiedere un catalogo sull’Oman, Giappone o magari prenotare un weekend per Berlino? Quella vetrina è ora accessibile 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, basta cliccare su una delle tante icone sul nostro smartphone e il catalogo verrà da noi.
I canali per accedere alle informazioni diventano sempre di più, il mondo è ogni giorno più social, noi siamo sempre più social e di conseguenza i canali marketing devono essere più social: Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat, Google, WeChat e messaggistica sono diventate le destinazioni preferite dagli advertiser, anche nel mondo dei viaggi. Vediamo alcuni esempi.
L’uso di Facebook da parte dei viaggiatori è sempre più in crescita
Il 20% del tempo speso dai viaggiatori sul proprio smartphone viene consumato su Facebook o Instagram, ma le due piattaforme vengono utilizzate per scopi diversi.
Facebook e la compagnia di marketing Gfk hanno condotto un sondaggio tra novembre 2015 e maggio 2016, intervistando 2400 viaggiatori negli Stati Uniti tra i 18 e i 64 anni che avevano prenotato viaggi di lavoro o piacere nei tre mesi precedenti. Non tutti i partecipanti erano utenti Facebook, ma il sondaggio ha dimostrato che il 54% di essi aveva trovato idee per il viaggio più recente su Facebook, il 38% su Instagram ad il 31% tramite l’utilizzo di Facebook Messenger.
Vediamo di seguito un esempio di come la chatbot su Facebook Messenger di Expedia assiste i viaggiatori nella fase di prenotazione.
Il 68% dei millenials partecipanti al sondaggio ha invece risposto di aver trovato idee di viaggio su Facebook, il 60% su Instagram, il 41% su Facebook Messenger. Entrambe le piattaforme sono il canale preferito da molti utenti per trarre ispirazione per il prossimo viaggio: Instagram serve ad animare la fiamma di wanderlust che c'è in noi, mentre Facebook è più di supporto nella pianificazione e, in alcuni casi, anche nella fase di prenotazione. Ad esempio nelle nuove city guides lanciate la settimana scorsa è anche possibile per alcuni ristoranti e hotel effettuare una prenotazione senza uscire da Facebook, proprio come accade nell’universo di WeChat al quale Zuckeberg continua ad ispirarsi. Presto vedremo sicuramente arrivare anche il momento in cui si potranno effettuare pagamenti, momento temuto e già anticipato dal CEO di Expedia qualche tempo fa.
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Le inserzioni dinamiche di Facebook per viaggi
Facebook continua ad essere il canale marketing preferito dagli advertiser, sempre in evoluzione e perfezionamento, soprattutto nel settore viaggi. Il primo passo è stato il lancio lo scorso maggio delle inserzioni dinamiche per viaggi in primis con Mariott e Trivago, le quali permettono ai brand di raggiungere i consumatori su Facebook mentre navigano sui siti di prenotazione online.
Ad esempio chi utilizza booking.com: dopo aver ricercato un albergo in una destinazione con date specifiche, una volta tornati su Facebook o anche Instagram, il servizio mostra sottoforma di carrousel ads la disponibilità aggiornata al minuto degli hotel nella destinazione scelta durante le date selezionate, sia che si effettui l'accesso da desktop o da mobile. Ciò di cui si ha bisogno per iniziare con le inserzioni dinamiche per viaggi è solo l'implementazione del Facebook Pixel sulla propria pagina web, del proprio inventario aggiornato ed il gioco è fatto.
Geo Sticker e filtri
La settimana scorsa, sulla scia di Snapchat, anzi per colmare quel gap tra Instagram stories e Snapchat, Instagram ha lanciato i suoi primissimi Geosticker per stories partendo da New York e Jakarta.
I geofiltri, sono stati una delle fonti di ad revenue per Snapchat a partire dal 2015.
Per esempio il gruppo Starwood Hotel & Resort è stato uno degli advertisers più attivi su Snapchat, sviluppando nel 2016 geofiltri per arrivare a potenziali nuovi clienti, o anche i W Hotel, qui di seguito, con geofitri promozionali disponibili in tutte le sue località.
Un ads è sempre un ads, non importa da come sia mascherato. Per esempio nel caso del W Hotel, il brand è su Snapchat senza avere il bisogno di pubblicare contenuti: a quello ci pensano i viaggiatori, utilizzando i filtri nelle loro stories. Tutto gira intorno al consumatore.
L’advertising sui social è una comunicazione bilaterale, dove i consumatori interagiscono con i brand e, rispetto all’advertising tradizionale, si ha la fortuna di ottenere un feedback immediato.
I social stanno cambiando l’approccio dei brand all’advertising, ma a volte non è sempre chiaro quanto sia importante che, come nella vita reale, ogni tipo di comunicazione è più efficace quando c’è interazione da entrambe le parti: siamo sicuri che il messaggio sia ben recepito dal destinatario.