Per Fazland il 2017 è iniziato con un nuovo investimento di 4,5 milioni di euro, che vede l’ingresso di Ad4Ventures, corporate venture capital del gruppo Mediaset, insieme ad una cordata di investitori privati guidati dall’attuale leader investor RedSeed Ventures.
La piattaforma web, lanciata nel 2014 a Reggio Emilia da Vittorio Guarini, Alessandro Iotti, Giovanni Azzali e Federico Panini, nasce con l’obiettivo di portare online il mercato dei servizi, mettendo in contatto utenti e professionisti attraverso un comparatore che consente a chiunque di trovare i migliori esperti in tutta Italia.
Per conoscere qualcosa in più sulla storia di questa interessante startup e sugli sviluppi futuri dell'azienda, abbiamo rivolto qualche domanda al CEO Vittorio Guarini
Come nasce l'idea di Fazland e come funziona il servizio?
Fazland nasce a una reale esigenza di tanti consumatori e dei founder Vittorio Guarini, Alessandro Iotti, Giovanni Azzali e Federico Panini: sulla base delle nostre esperienze, ci siamo resi conto di quanto sia difficile trovare bravi professionisti, soprattutto quando ci si trova in una nuova città dove non è possibile affidarsi al tradizionale metodo del passaparola.
Così è nata l’idea di rendere accessibile a tutti un servizio che mette a disposizione il contatto diretto con professionisti altamente qualificati, su tutto il territorio nazionale.
Fazland è una piattaforma web lanciata su scala nazionale nel 2014 con l’obiettivo di portare online il mercato dei servizi. Il compito di Fazland è di mettere in contatto utenti e professionisti attraverso un comparatore funzionale e veloce permettendo a chiunque di trovare i migliori professionisti qualificati su tutto il territorio nazionale.
L’utente quando accede a Fazland, attraverso il sito desktop o l’app mobile, può richiedere preventivi personalizzati da professionisti qualificati di svariate categorie quali Casa, Business, Persona, Eventi per poi valutare autonomamente la proposta migliore e concludere la trattativa telefonicamente.
In Italia la disoccupazione è un problema molto urgente. Quanto può aiutare il mercato del lavoro la possibilità di ricollocare correttamente domanda e offerta, anche grazie al digitale?
Penso che servizi come Fazland possano creare nuove opportunità di lavoro in quanto uno strumento come il nostro aiuta le aziende e professionisti ad accrescere il business attraverso l’invio quotidiano di nominativi di nuovi clienti.
Il nostro obiettivo è di aiutare le nuove professioni come wedding planner o cuoco a domicilio a farsi conoscere e di supportare gli artigiani come imbianchini, idraulici, elettricisti a superare la concorrenza attraverso una nuova clientela.
Nel 2017 è ancora difficile spiegare in Italia cosa sia una PMI innovativa o qualcosa è finalmente cambiato?
È ancora abbastanza complesso spiegarlo, soprattutto per un imprenditore in Italia partire e crescere in un contesto ancora pieno di contraddizioni e barriere all'ingresso per cambiamento e innovazione. Tuttavia siamo consapevoli del fatto che qualcosa sta cambiando e possiamo essere portatori di cambiamento con la nostra stessa impresa, artefici del nostro destino e con la voglia di fare.
Non pensiamo alle difficoltà ma vogliamo essere fiduciosi sul futuro anche in questo senso.
Come si diventa uno startupper? Qual è stato il percorso del team di Fazland?
Ritengo non esista un percorso preciso per diventare uno startupper, ma sicuramente bisogna avere il carattere e la lungimiranza di trasformare un’idea in un progetto di business.
Fazland, ad esempio, è nato come una risposta ad una reale esigenza: il primo anno abbiamo ricevuto 500 mila euro di investimento e introdotto le prime risorse, il secondo abbiamo raddoppiato i numeri, oggi contiamo su investor come Mediaset, 6 milioni raccolti nel 2016 e 40 dipendenti.
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Recentemente avete ricevuto un importante investimento. Quali nuovi obiettivi vi consentirà di raggiungere?
Abbiamo raccolto un importante investimento da parte del gruppo Mediaset e RedSeed Ventures, nostro attuale lead investor che ha creduto in noi fin dal primo round del 2014.
I finanziamenti verranno investiti in comunicazione cross mediale, inclusa una massiccia campagna TV da poco lanciata con testimonial Giorgio Chiellini, per permetterci di incrementare sia il numero di utenti che utilizzano il servizio sia la nostra base di professionisti, inoltre in figure strategiche ad arricchire il nostro team per il raggiungimento degli obiettivi sfidanti di quest’anno.