Afro-americano, avvocato, senatore, marito e padre perfetto: nel 2008 Barack Obama diventa il 44° Presidente degli Stati Uniti conquistando i suoi elettori con un curriculum impeccabile e un'innovativa capacità comunicativa, che non passa solo per i suoi commoventi discorsi ma soprattutto attraverso i social media.
È ormai la norma che i social rappresentino una vera e propria agorà per i politici, ma forse abbiamo dimenticato come otto anni fa Internet non regalasse esattamente performance memorabili e influenti come oggi.
Grazie a Obama la politica impatta sui social media con un'onda d'urto inarrestabile: una valanga che cambierà per sempre il modo di fare campagna elettorale.
Yes We Can!
Era il 7 Giugno 2008, Hillary Clinton si apprestava a riconoscere la sua sconfitta davanti all'avversario democratico e l'account Facebook di Obama raggiungeva un milione di seguaci: un account che prima della sfida democratica contava 250 mila membri contro i poco più di 3 mila della ex first lady.
Al grido di "Yes We Can", la sua campagna elettorale è destinata a trionfare anche contro lo sfidante repubblicano John McCain. Ma la popolarità di Obama non passa solo per Facebook: anche (e soprattutto) Twitter ha i suoi meriti.
https://twitter.com/BarackObama/status/992176676
L'account twitter di Barack Obama viene creato appositamente per la sua prima campagna presidenziale ma inizialmente il neo eletto Presidente era solito utilizzare il più ufficiale account della Casa Bianca, non avendone uno esclusivamente dedicato alle attività da presidente. Nonostante fosse il suo staff a pubblicare la maggior parte dei tweet, Obama diventa attivo sul suo account nel giugno 2011 iniziando a firmare i suoi tweet con le iniziali "-BO".
https://twitter.com/BarackObama/status/82505176849711104
Solo il 18 Maggio 2015 a Obama viene concesso di utilizzare un account presidenziale (@POTUS, oggi @POTUS44) col quale inviare aggiornamenti per le attività politiche.
https://twitter.com/POTUS44/status/600324682190053376
Ad oggi l'account personale di Obama conta 82 milioni di follower, circa 630 mila following, un numero di tweet che sfiora i 16 mila e rappresenta il quarto account per numero di follower dopo quelli di Katy Perry, Justin Bieber e Taylor Swift (segue Rihanna al quinto posto).
Four More Years
Alla vittoria del secondo mandato nel 2012 lo staff di Obama pubblica una foto destinata a diventare una delle più virali di sempre: un tenero abbraccio con l'inseparabile moglie Michelle e sotto il motto elettorale: "Four More Years". La foto fa letteralmente impazzire il web sfiorando i 5 milioni di like su Facebook e quasi 1 milione di retweet diventando il post con più retweet di sempre almeno fino al celebre selfie di Ellen DeGeneres agli Oscar 2014, ad oggi ancora imbattuto.
Obama e il suo staff
Non solo la sua famiglia ma anche il suo staff: come una sorta di Re Mida dei social media, la popolarità di chi appare in video o in foto con Obama cresce esponenzialmente. Il Vice Presidente Biden ad esempio è stato protagonista di diverse performance social tra cui la più viral di tutte: il video realizzato per Let's Move!, programma ideato da Michelle Obama per promuovere l'attività fisica e combattere l'obesità, dove il presidente e il suo vice fanno jogging in giro per la Casa Bianca.
#LoveWins
Nella lista delle vittorie governative di Obama ce n'è una per cui il suo popolo non smetterà mai di essergli grato: il 26 Giugno 2015 in seguito alla sentenza della Corte Suprema il matrimonio tra persone dello stesso sesso è reso legale su tutto il territorio degli Stati Uniti. Immediato il tweet con tanto di hashtag #LoveWins.
https://twitter.com/POTUS44/status/614435467120001024
Obama out
L'amministrazione Obama è ormai storia. Sono trascorsi otto anni dal giorno in cui gli Stati Uniti hanno visto salire alla Casa Bianca il primo presidente afro-americano, nonché una delle figure più brillanti della loro storia presidenziale. Già dai primi mesi 2016 Obama inizia a fare le valigie e a salutare, ma sempre con stile.
Uno dei momenti che ci piace ricordare risale al 1 Maggio, durante l'ultima cena con i corrispondenti alla Casa Bianca: Obama intrattiene tutti con un commovente discorso e un video dove spiega ironicamente i suoi piani da ex presidente.
Il suo discorso termina con una scena indimenticabile: il presidente prende il microfono e al grido di "Obama out" lo lascia cadere a terra. Obama sceglie il mic drop, un gesto forte, un gesto del ghetto, un atto di distruzione che sancisce l'impossibilità di proseguire ciò che è appena terminato.
https://vine.co/v/iPVqngnZgxu
A terminare è l'era Obama e con essa molte speranze di poter portare a termine i cambiamenti necessari a rendere gli Stati Uniti un Paese migliore. Non sappiamo se l'amministrazione Trump farà di meglio nei prossimi quattro o otto anni, ma di certo non possiamo aspettarci dal magnate newyorkese lo stesso charme e le stesse qualità comunicative del suo predecessore.