Bentrovati cari Ninja con l’attesissima #WeekinSocial! Scopriamo insieme tutte le novità social di questa settimana.
Ormai siamo abituati alle novità da parte di Zuckerberg che anche questa settimana non ci delude: è infatti di pochi giorni fa la notizia che Facebook vuole aprire un incubatore di startup a Parigi. Il mega-campus per le nuove imprese, all’interno della Station, costerà 250 milioni e sarà il primo vero spazio fisico in Europa del colosso digitale Menlo Park.
Nel nuovo centro, saranno ospitate un migliaio di startup, un auditorium, ristoranti aperti h24 e un laboratorio di stampa 3d.
Facebook si occuperà nello specifico di avviare uno studio, lo Startup Garage, che offrirà un’ottantina di postazioni e spazi di lavoro per 10/15 startup, specializzate nel campo del data economy. A differenza degli altri progetti nei quali Zuckerberg mette lo zampino, in questo caso Facebook offrirà supporto come mentor e guide. Insomma, nessuna partecipazione finalizzata ad altri obiettivi di marketing, ma un lavoro mero e puro di incubazione.
Seconda notizia dal mondo "Big F". È già della settimana scorsa la notizia del Facebook Journalism Project, l’iniziativa che rafforza il rapporto tra gli editor e Facebook. All’interno di questo contesto, Facebook si sta muovendo per cercare di ovviare al problema delle bufale diffuse sul social. È infatti fondamentale che le notizie che circolano in Rete siano affidabili. Per questo motivo, verranno adottate delle misure che renderanno più facile il riconoscimento delle bufale, rendendole modificabili agli utenti. Verranno poi tagliati tutti gli introiti pubblicitari a siti che diffondono notizie false che non potranno quindi essere sponsorizzate. La prima organizzazione “ricercatrice di bufale” sarà la Correctiv tedesca, ma ci sono tutti i presupposti per cui questo fenomeno si espanda a macchia d’olio in breve tempo anche negli altri paesi.
Vi siete già abituati alle stories di Instagram? A dire dalle statistiche sì. Stanno infatti riscontrando un enorme successo, al punto da renderle misurabili e sponsorizzabili. Le Stories infatti potranno presto essere utilizzate come strumento di business. Saranno infatti uno strumento utile per dare visibilità e sponsorizzare i prodotti e raccogliere informazioni su interazioni e utenti realmente raggiunti da ogni contenuto.
I dati raccolti e resi disponibili per i profili business daranno indicazioni circa la reach - le persone raggiunte - e le impression - le visualizzazioni vere e proprie -, il numero di commenti o di utenti che hanno invece deciso di abbandonare la visualizzazione del video. Sarà inoltre possibile una targetizzazione vera e propria del pubblico al quale destinare le inserzioni: il solito Facebook style, insomma.
YouTube
Sempre più social! TechCrunch riporta che la piattaforma video di proprietà di Google sta testando una nuova funzionalità di messaggistica in-app su iOS e Android che permetterà agli utenti di scambiare clip, testi e link, senza mai dover lasciare l'applicazione. C’è un però: per ora la funzionalità è disponibile solo in Canada.
Vi abbiamo incuriosito abbastanza? Guardate questo video per avere una piccola preview di quello che ci aspetta!
Vine
Infine, la lenta agonia di Vine, o per meglio dire, la veloce trasformazione: da questa settimana infatti, se avete effettuato l'aggiornamento dell'app, non sono più accessibili i vostri video (a proposito, avete fatto il backup?) ma ritroverete una semplice "Vine camera", ossia un'app per realizzare microvideo di sei secondi in loop, esattamente come permetteva di fare il social network nato nel 2012.
Insomma, Twitter ha fatto un'operazione in stile Instagram, replicando ciò che fece il social network delle fotografie creando Boomerang, Layout e HyperLapse, app in grado di generare particolari contenuti video & foto. Il contenuto creato con Vine Camera potrà essere poi condiviso su Twitter. Rimane l'amaro in bocca per la fine di una piattaforma, Vine appunto, che forse non è stata capita fino in fondo e che poteva veramente dare tanto, in termini di contenuti e anche di strumenti a disposizione delle aziende. Ma si sa, il mondo dei social network non ha pietà, e chi rimane indietro, rischia di scomparire.
Queste sono tutte le novità che abbiamo trovato per voi questa settimana: segnalateci le vostre sulla nostra pagina Facebook e nel nostro gruppo LinkedIn!