Sei stanco di tornare a casa e sentirti solo.
Nessuno che ti giri intorno, nessuno che ti chieda come stai. Maledici il giorno in cui hai mollato quella tizia perché davvero aveva troppi problemi psicologici, tra cui un’inquietante fissazione ossessiva- compulsiva a stalkerarti.
Avresti potuto passarci sopra ed evitare di cambiare residenza per paura potesse fare una follia, ma - un attimo prima di perdere del tutto la ragione (quella tizia davvero non stava benissimo) e chiamarla - ricordi di aver installato a casa tua Azuma Hikari, avvenente ologramma in versione anime che ti gestisce la giornata e non solo, ti manda anche messaggini per dirti che le manchi.
Gatebox nasce in Giappone e ricorda in un certo senso Google Home o il cilindro di Echo di Amazon; questo strumento però è animato, infatti, al suo interno, c’è Azuma Hikari, un ologramma con capelli azzurri, un vestito niente male che ricorda una divisa da personale delle pulizie (ma un po’ più sofisticato, ecco) con cui ci si può piacevolmente interfacciare: oltre a essere una premurosa compagnia o più propriamente una “waifu” - ovvero una devotissima moglie virtuale - è soprattutto un sistema di domotica e un’assistente insieme, che gestisce casa e la quotidianità di chi l’acquista 'comunicando' grazie ad un'apposita app per dispositivi Android.
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La novità principale rispetto a Siri, Cortana e Alexa - a cui tutto sommato siamo abituati - è che Azuma non è solo una voce ma un personaggio tridimensionale che partecipa in maniera empatica alla quotidianità, seppur vivendo nella sua "scatola tecnologica".
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Il video promozionale, un concentrato di solitudine
Come si può notare dal video promozionale proposto di seguito, Azuma gestisce la quotidianità di un giovane che si desume faccia l’impiegato, svegliandolo, ricordandogli di prendere l’ombrello prima di uscire perché la giornata è piovosa, accedendo la luce e il riscaldamento al suo arrivo a casa; inoltre, il Gatebox gli scrive messaggi più volte al giorno dicendogli: “torna a casa presto”; “ti aspetto”; “non vedo l’ora di rivederti”. “mi manchi”.
Sul sito a lei dedicato, inoltre, gli interessati possono decidere quale timbro di voce, che tipo di “carattere”, preferenze e gusti anche in fatto di alimenti debba avere, giusto per renderla ancora più somigliante ai propri desideri. Inizialmente in edizione limitata, sarà in vendita a fine 2017 in Giappone e USA a un prezzo di circa 2.600 dollari.
Insomma, tutto perfetto, a parte, chiaramente, il fatto che Azuma non è reale e che intessere dei rapporti affettivi veri è sempre consigliato rispetto all’acquisto di un surrogato tecnologico.
Se vi state preoccupando per la sostituzione degli esseri umani nel lavoro, insomma, vi consiglio di smetterla e iniziare a preoccuparvi piuttosto di ciò che potrebbe avvenire, nel prossimo futuro, nei rapporti sentimentali.
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