Ok, diciamo la verità: non tutti sono più buoni a Natale. Anzi, certe persone proprio non sopportano le canzoncine in loop in tutti i negozi, gli auguri forzati di semi sconosciuti e l’impellente lista di regali originali e personalizzati da doversi inventare nel poco tempo libero. Ecco perché siamo andati a cercare se un po’ di questo spirito da Grinch si riuscisse a trovare anche tra i brand nella settimana più zuccherosa e bianca dell’anno.
Ecco, non è stato facile. Sembra infatti che, nonostante ci si sia allontanati dalle pubblicità che puntano alla lacrimuccia, il vero win del Natale 2016 è la simpatia. Uno su tutti la campagna di John Lewis su Buster the Boxer. Questo perché l’anno che sta finendo è stato pieno di momenti scoraggianti per i consumatori (Brexit, Trump, Aleppo, devo continuare?) e un sorriso rubato, a questo punto, vale più di un singhiozzo.
Tesi confermata nella pratica da numerosi brand. Un esempio su tutti è PornHub, che non finisce tra i cattivi, ma sicuramente tra i più simpatici. Il titolo è Lonely Night, e il video è questo.
Currys PC World, invece, si concentra sull’idea di Get it right, con un padre che cerca di stupire la famiglia con effetti speciali.
Icelandic Glacial Water aggiunge al fattore simpatia un sacco di pettorali e addominali e anche grazie alla social media star Brock O'Hurn si guadagna tanti sorrisi.
Ma qualcuno un po’ più cattivo degli altri, alla fine, lo abbiamo trovato. Hotel Tonight parla alle paure di molti con la sua campagna Visit, don’t stay: perché sorbirsi il cugino Gary e le sue storie sugli appuntamenti online o le battute stantie di zio Tony? Scappa appena puoi!
In Italia la cattiveria non emerge molto, ma Ceres si fa sentire con la sua ricerca dei maglioni brutti.
E tu, hai trovato un po’ di cattiveria nei brand questo Natale? Se anche tu sei un po’ Grinch condividi le tue scoperte sulla nostra pagina Facebook o sul nostro gruppo LinkedIn... E, ovviamente, niente auguri.