Oxford Dictionary ha appena annunciato la parola dell’anno 2016: tra una shortlist di 10 parole, ad avere la meglio è stato il termine "post verità" ("post truth" in lingua originale), che nel corso degli ultimi mesi ha conquistato un primato degno di nota in termini di diffusione e crescita.
Cosa significa, letteralmente, questo termine? La post verità:
"relating to or denoting circumstances in which objective facts are less influential in shaping public opinion than appeals to emotions and personal belief" (si riferisce o denota circostanze nelle quali i fatti oggettivi sono meno decisivi nel dare forma all'opinione pubblica rispetto alle emozioni e alle opinioni personali).
Come sottolineato da Oxford Dictionary, il prefisso "post" sta a significare non un superamento temporale (come nel caso di "post bellico", ad esempio) ma un superamento qualitativo: l'era della post verità è il tempo in cui il concetto di verità è divenuto meno importante o irrilevante (come nel caso di post-razziale).
Non ci troviamo certo di fronte ad un neologismo. Il termine post verità viene utilizzato da tempo, ma nel corso degli ultimi tempi è stato protagonista assoluto del news making mondiale, soprattutto in associazione all'analisi politica: il 2016 è stato infatti l’anno della Brexit e delle presidenziali USA, avvenimenti politici che per mesi hanno catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale e prodotto un’ondata di conversazioni digitali importante.
Tali conversazioni, spesso avulse da ogni procedimento di fact checking, hanno contribuito appunto al proliferare del fenomeno della post verità e al progressivo scalfirsi del nesso tra verità e realtà, concretizzatosi nella diffusione di notizie spesso false o rimaneggiate.
Nell'immagine sottostante trovate il resto delle parole finaliste in lizza per il titolo di parola dell'anno 2016.