La rivoluzione digitale ha portato con sé molti cambiamenti concettuali, uno dei più importanti è quello dell’aggiornamento, termine caro a tutte le aziende.
Lo smartphone che abbiamo acquistato meno di un anno fa è già considerato superato se non obsoleto, la versione dell’app Facebook che abbiamo aggiornato la settimana scorsa ha già una nuova versione con miglioramenti delle funzionalità, eliminazione di bug e nuova interfaccia.
Il cambiamento è continuo, persistente e obbligato per le aziende che devono rimanere ai vertici del mercato di riferimento.
I prodotti e i servizi non sono gli unici ad essere soggetti a continui cambiamenti e miglioramenti. I processi di lavoro, le dinamiche di gruppo, le strutture organizzative e le funzioni aziendali lo sono allo stesso modo.
In Giappone, il concetto di Kaizen, letteralmente “cambiare in meglio”, è stato applicato al mondo del lavoro facendo riferimento alle attività che possono aiutare a migliorare i processi che coinvolgono i dipendenti, i lavoratori della catena di montaggio, ma anche il CEO.
È possibile migliorare se stessi come si migliora un prodotto?
Pensiamo per un attimo alla giornata tipo di un individuo qualunque: incontra il suo analista per discutere dei suoi problemi, va in palestra per dimagrire o potenziare i muscoli, partecipa a workshop per aggiungere skill al suo curriculum; in sostanza lavora giornalmente per rilasciare una nuova versione di se stesso, eliminando i bug e aggiungendo nuove funzionalità.
Il nocciolo della questione è che migliorarsi non è affatto facile: serve volontà, capacità di cambiare e di far fronte alle conseguenze del cambiamento, bisogna resistere agli ostacoli che si incontreranno durante il lavoro ma è anche necessario avere quella personalità che ci eviti di perdere di vista la nostra identità.
Migliorare se stessi come si migliora un prodotto, in che modo?
Affidarsi ai feedback degli utenti
Un team che si occupa dello sviluppo di un prodotto o di un servizio ha l’obbligo di costruire le funzionalità delle nuove versione basandosi, in parte, sul feedback degli utenti.
Ci sono casi in cui i feedback possono essere negativi. Cosa succede allora? Il team si riunisce e cerca la soluzione ideale per migliorare il prodotto.
Lo stesso funzionamento dovrebbe essere valido per noi. Dovremmo ascoltare con estrema attenzione i feedback di coloro che ci circondano (colleghi, amici, famiglia) per identificare le aree di auto-miglioramento.
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Ottimizzare il tempo
Il rilascio della versione migliorata di un prodotto richiede tempi precisi.
Occorre ottimizzare il tempo per rilasciare il prodotto al momento giusto. Allo stesso modo, dovremmo stabilire le nostre scadenze per l'auto-miglioramento.
Dare una scadenza al nostro obiettivo di miglioramento è un passaggio cruciale e obbligatorio.
Identificare gli elementi che ci differenziano dagli altri
I prodotti vengono creati o aggiornati per riempire i buchi del mercato. Per fare questo occorre creare un elemento di differenziazione unico.
La stesso concetto è facilmente applicabile alle persone, soprattutto nei luoghi di lavoro.
I dipendenti di un’azienda dovrebbero guardarsi intorno e individuare una competenza unica attraverso la quale differenziarsi dagli altri per riuscire ad aiutare l’azienda in una particolare area di lavoro ed essere indispensabili.
Zygmunt Bauman definisce la nostra società col termine “liquida”:
una società può essere definita liquido-moderna se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure. La vita liquida, come la società liquida, non è in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo.
Ci sarà sempre la prossima versione, della nostra applicazione preferita, di quel fastidioso bug nel software, della fotocamera del telefono, e lavorando in modo costante anche di noi stessi.