La FOMO (fear of missing out) è una sorta di ansia sociale, che si verifica quando si è preoccupati di perdersi qualcosa, come una notizia, un’esperienza o un evento.
Ad esempio: perché le persone fanno file che durano ore per prendere un biglietto per la prima di un film? FOMO.
O ancora: perché la gente partecipa a conferenze e seminari? FOMO.
Il fenomeno della FOMO, però, sembra essere diventato più evidente con l’utilizzo degli smartphone per navigare sul web e per le app di social network. Pare che le piattaforme social abbiano accentuato quest’ansia: le persone hanno iniziato ad aver paura di perdersi parte di quel chiacchiericcio fatto di notizie, commenti, foto e momenti.
Ma quali sono le cause della FOMO?
Secondo uno studio della University of Essex, quasi il 70% dei millennial ha dichiarato di provare la FOMO regolarmente, quotidianamente. Il perché di una percentuale così alta è da ricollegare alla natura sociale del millennial, poiché partecipando attivamente ad eventi ne acquisisce un'esperienza che lo porta a definire la propria identità, sia individuale che collettiva. Così, questi giovani iper connessi, sono poi inclini a condividere digitalmente i loro momenti, e creano situazioni di FOMO in chi è stato lasciato fuori dall'esperienza vissuta e poi condivisa.
Sempre secondo il sondaggio della University of Essex, la FOMO si verifica quando un individuo si sente meno autonomo, competente e "collegato" ad altre persone nella sua vita quotidiana. Le persone che sono ad alto rischio di FOMO utilizzano i social media con molta più frequenza, portandole a immedesimarsi nelle esperienze degli altri, e allo stesso tempo acuiscono il proprio disturbo.
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Che cosa può significare per il social media marketing?
La figura che porta allo scacco matto negli scacchi del social media marketing è sempre quella: il millennial.
Attraverso Snapchat, YouTube, Facebook e Instagram, i millennial con i propri contenuti offrono valore ai brand, attraverso storie ed esperienze del tutto naturali, prive di filtri, e decisamente più reali di quelle che possa offrire un qualsiasi spot in TV. Uno storytelling genuino, nuovo, incalzante, e essenzialmente addicted.
Provate a pensare agli youtuber. Uno youtuber ha una propria community di millennial, che lo segue, e riceve aggiornamenti delle sue attività in differenti modi: notifiche push, mail via rss, notifiche da altri social. Un fan di uno youtuber soffre di FOMO, di paura di perdersi l'ultimo video del proprio beniamino. Questa, per i brand, è una vera e propria miniera d'oro.
Inoltre, secondo uno studio voluto da Eventbrite, il 79% dei millennial crede che frequentando eventi dal vivo aiuti ad approfondire le loro relazioni con gli altri. In questo modo, i giovanissimi hanno sviluppato una definizione "differente" di felicità e spesso scelgono di partecipare a festival musicali, incontri sociali brandizzati o manifestazioni sportive per soddisfare i propri benefici emotivi, piuttosto che l'acquisto di prodotti per i propri benefici fisici.
Rispetto al totale degli Stati Uniti, la spesa dei consumatori sulle esperienze dal vivo (eventi, concerti, ecc.) è aumentata del 70% dal 1987. Ancor più, uno studio dimostra che il 72% dei millennial vorrebbe aumentare la propria spesa sugli eventi piuttosto che su prodotti fisici nel 2017 rispetto all'anno in corso.
Necessario dunque che i brand e i professionisti di social media marketing prendano in considerazione l'idea di "spingere" di più sui benefici che un dato prodotto può darti in un contesto esperienziale piuttosto che su quelli fini a sé stessi, poiché questo non fa altro che generare una FOMO più diffusa, quindi una visibilità estrema e una voglia di far parte dello stesso immaginario.
Dunque, attraverso i social è bene puntare su: esclusività del prodotto, poiché escludendo qualcuno da un'esperienza ne aumenti la volontà del soggetto di farne parte la prossima volta (FOMO); utilizzo delle strategie WOM, ossia word of mouth, il buon caro e vecchio «hey, sai che ieri ho partecipato a quel contest organizzato da... ? La prossima volta non perdertelo» (FOMO); iniziare a pensare sul lungo periodo, con strategie finalizzate all'incremento della fiducia della propria community, poiché con una fanbase che ha fiducia, la paura di perdersi qualcosa se si è sconnessi sarà difficile da contenere.
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