Dove, uno dei brand del colosso Unilever, continua la sua battaglia di civiltà al fianco delle donne con la sua nuova campagna My Beauty My Say.
L'iniziativa nasce dai risultati del Dove Global Beauty and Confidence Report, da cui emerge che 7 donne su 10 credono di ricevere più complimenti per il loro aspetto che per le loro capacità professionali e gli obiettivi raggiunti.
Dove vuole lanciare un messaggio chiaro di critica a questo atteggiamento, adottato anche e soprattutto dai media. Pensiamo al mondo dello sport femminile: quando si vuole esaltare un'atleta molto spesso ci si concentra sullo sguardo e sulla bellezza piuttosto che sulle prestazioni, per tal motivo il Dove ha collaborato con l'ex ginnasta Shawn Johnson, al fine di sfidare i media a fare meglio.
Tre cartelloni digitali interattivi sono stati installati a New York, Los Angeles e Toronto, a dimostrazione di come spesso la discussione si concentri sull'aspetto delle atlete, piuttosto che sulle prestazioni che offrono.
Shawn ha raccontato di come le critiche sul suo aspetto abbiano influito negativamente sulla sua autostima nel corso della carriera:
Ero a questa gara di livello mondiale, i commenti erano solo: "troppo muscoli", "troppo grasso", "troppo giovane"; qualcuno disse addirittura che avevo le orecchie troppo grandi.
A causa di tutti questi commenti, ero costantemente assoggettata all'estetica. Ho cercato di migliorare il mio aspetto. Mi ricordo che entravo in mensa mettendo in discussione che cosa mangiare.
I commentatori ed i giornalisti erano focalizzati su un argomento che non aveva nulla a che fare con il mio sport e il mio duro lavoro, per questo ho avvertito una sensazione di impotenza.
Dove ha per questo lanciato l'hastag: #MyBeautyMySay. Attraverso dei tweet si riuscirà a smettere di avere questa cattiva abitudine?