È sardo il primo forno tessile solare al mondo: parliamo di SociaLOVEn, presentato lo scorso 29 giugno nella sede di IED Cagliari, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Design.
Realizzato con tessuti recuperati, SociaLOVEn è un forno leggerissimo e pieghevole ed è in grado di captare in modo diretto i raggi solari per permettere così di cuocere qualsiasi pietanza, dai primi ai dolci.
Realizzato nella sartoria e nel telaio della cooperativa di tessitrici sarda Tessere, è nato su iniziativa dell'Associazione La Casa Verde CO2.0 di Riccardo Porta, con la collaborazione di partner importanti (come Coldiretti, Slowfood, IED) e di illustri professionisti (come il fisico Andrea Mameli e l'astrofisico Manuel Floris).
Dopo "il debutto" nella sede di IED Cagliari, il 30 giugno i curiosi e gli interessati hanno potuto assistere alla preparazione di un piatto della tradizione sarda (culurgiones con pomodoro e pecorino) da parte della chef Raffaelangela Pani, in Piazza dei Centomila a Cagliari. La chef, che sperimenta la cottura solare da cinque anni, ha inoltre preparato un ricettario "solare" per cuochi esperti e non.
Testimonial del prodotto il navigatore oceanico Gaetano Mura, che porterà SociaLOVEn nelle sue regate intorno al mondo.
La direttrice di IED Cagliari, Monica Scanu, ha speso parole davvero elogiative per il progetto:
Nella Giornata Mondiale del Design Industriale, IED Cagliari sostiene la sostenibilità ambientale, economica e sociale del design: è in questo ambito che si colloca la partnership con il progetto a più mani SociaLOVEn, il primo forno tessile al mondo che utilizza fonti rinnovabili, e unisce condivisione, lavoro artigianale, sostenibilità, forma e bellezza.
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SociaLOVEn: fra sostenibilità e prodotti locali
SociaLOVEn nasce in un momento storico in cui la sensibilità verso i prodotti locali, genuini e di stagione, si fa sempre più forte. Un forno solare, portatile ed ecologico, ben si sposa con la valorizzazione della cucina locale, in particolar modo in una regione dalla forte impronta culinaria come la Sardegna. Calzano a pennello le parole del direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba:
È l’innovazione e la tecnologia che ci piace, quella glocal, dove si pensa globale e si agisce locale.
SociaLOVEn si prepara a una tournée estiva in tutta l'isola sarda per poi approdare nel resto dell'Italia e nel mondo: chi vuole potrà così conoscere da vicino il fornetto portatile che si può tenere in borsa.
Sul blog dedicato a SociaLOVEn, si possono trovare diversi esempi di cottura solare, come quella dei culurgiones e dei bianchini, un tipico dolce sardo.
Che ne pensate di questo progetto? Vi intriga?