Tutto è cominciato nel 1990.
All'interno del museo Isabella Stewart Gardner di Boston alcuni ladri riescono a mettere a segno uno dei colpi del secolo: La tempesta sul Mar di Galilea, capolavoro di Rembrandt sparisce nel nulla.
Non si tratta del primo, e purtroppo neanche dell'ultimo furto che toglie al mondo un'opera d'arte destinata a far bella mostra di sé nel salotto di qualche collezionista senza scrupoli. Così come non si contano nella storia gli incendi e distruzioni che ci hanno portato via capolavori che oramai possiamo guardare solo sui libri di testo.
Sta di fatto che di quel dipinto e dei suoi compagni di sventura non ci resta più nulla se non le fotografie e le riproduzioni prodotte per lasciarne una pallida testimonianza.
Ma dal 1990 ad oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, dalla realtà aumentata ai software per l'editing digitale gli strumenti non mancano, ed è con questa idea che Ankur Patar, un digital artist le cui opere sono tra le più seguite su Behance, ha dato nuova vita alla tempesta...e senza mai abbandonare Photoshop!
Make a Masterpiece: 4 opere perdute tornate in vita con Photoshop ed Adobe Stock
Quella di Ankur è un'impresa che nasce sotto le insegne del progetto Make a Masterpiece: Adobe ha infatti commissionato all'autore indiano ed altri tre digital artist di riprodurre nella maniera più fedele possibile 4 grandi opere perdute.
Oltre a La Tempesta sul Mar di Galilea infatti sono state commissionate le seguenti ricostruzioni:
- San Matteo e l’Angelo, prima versione del dipinto di Caravaggio, distrutta nel 1945 durante l'incendio della Flakturm Friedrichshain a cura di Karla Cordova.
- La Mesa Herida, dipinto su tela dell'artista messicana Frida Khalo del 1940, "perduto" nel 1955, rinato grazie a Jean-Charles Debroize.
- Cathedral Towering over a town, opera del 1813 del pittore ed architetto prussiano Karl Friedrich Schinkel, anch'essa andata distrutta a seguito di un incendio nel 1931 e ricreata da Mike Campau.
Make a Masterpiece ha fornito un unico vincolo per effettuare i restauri digitali: utilizzare solo e soltanto risorse disponibili su Adobe Stock e Photoshop.
È lo stesso Ankur a spiegarci le sfide che ha raccolto per le realizzazione della sua opera ed il significato che Make a Masterpiece ha avuto per lui come artista e grafico, con tanto di sorpresa riguardo al suo tocco originale:
Mi sono avvicinato alla ri-creazione proprio come avrebbe voluto Rembrandt, sono partito dal cielo e ho proseguito da lì. Per riuscire a realizzare la Tempesta ho dovuto far ricorso a ben 236 foto. Questo è un progetto da sogno per me, e spero che possa ispirare altri artisti grazie alle possibilità fornite da Adobe Stock.
Uno dei ritratti nel dipinto di Rembrandt? È un mio autoritratto, una sorta di firma.
Come abbiamo potuto osservare il processo creativo alla base di Make a Masterpiece è destinato ad offrire mutuo soccorso per tutti quei tesori che abbiamo perduto nel corso della storia. Un modo eccellente attraverso il quale il futuro può e deve correre in aiuto del passato per correggerne errori ed orrori.