“Buongiorno signora, cosa posso offrirle?”
“Un caffè lungo medio, grazie!”
“Certamente! Sono 4 dollari e 99 centesimi”
4 dollari, 99 centesimi e tanta voglia di teletrasportarsi al Polo Sud piuttosto che pagare 4 Euro abbondanti per un caffè. Ma anche al Polo Nord, dove manca pure la graziosa compagnia dei pinguini.
Suvvia, chi di noi non ci è passato? Ma alla fine, la voglia di provare un caffè diverso, il classico “caffè americano”, la voglia di sentirsi al passo con i tempi e di dire “l’ho fatto anch’io!” hanno facilmente prevalso, e quei 4€ per un caffè da Starbucks li abbiamo pagati.
Sarete dunque tutti lieti di sapere che dal 4 Luglio in poi avremo anche l’onore (più l’onere a dire il vero) di pagare tra i sei e gli otto dollari per una tazza di cereali. Arriva infatti direttamente da Times Square, New York City, la notizia della prossima apertura del primo ristorante non temporaneo a marca Kellogg’s: Kellogg’s NYC.
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Nel complicato settore alimentare, il comparto dei cereali è sicuramente uno dei più rilevanti e redditizi nell’ambito colazione, e tramite l’apertura di un vero e proprio ristorante dedicato la grande impresa statunitense cerca di sfruttarne tutte le possibilità future a fronte di pericolosi rischi.
Considerando infatti che mediamente una scatola di cereali da mezzo chilo costa meno di un dollaro e mezzo, Kellogg’s ci sta chiedendo di pagare circa il quadruplo per una singola tazza di cereali. Genio o follia? Beh, il principio è lo stesso di Starbucks e tante altre note marche che hanno riscosso un discreto successo: non si paga il prodotto in sé, quanto la marca e l’esperienza di consumo.
Ma questa volta potrebbe essere diverso. Appositamente per il nuovo ristorante infatti, Kellogg’s ha stipulati accordi con la nota chef Christina Tosi, fondatrice del Momofuku Milk Bar a New York e giudice di Masterchef USA, per creare insieme ricette sane, delicate e particolari: colori e creatività le due parole chiave.
In aggiunta, un ambiente interno costruito appositamente in antitesi con l’esterno: potrebbe infatti incuriosire ed attirare l’idea del passaggio dalla caotica e rumorosa Times Square all’atmosfera tranquilla, rilassante e quasi intima all’interno del ristorante. Pareti di mattoni completamente bianche e con poche scritte, luci soffuse, ma non troppo, divanetti in pelle nera che quasi ti chiedono di essere usati per il riposino pomeridiano.
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Non trascurabili sono infine le tendenze che stanno pian piano prendendo il sopravvento: in America infatti oltre un terzo del consumo odierno di cereali viene effettuato al di fuori dell’orario mattiniero. Il passaggio nel consumo da colazione a spuntino, merenda o addirittura pranzo veloce e salutare è una realtà che si sta affermando sempre più come affermato dall’imparziale Anthony Rudolf, il fondatore di Journee, un collaborative space a New York nel settore alimentare:
“Le persone stanno mangiando pollo e insalata a colazione, mentre i cereali durante tutto l’arco della giornata”
Quella che dunque inizialmente potrebbe sembrare una pessima ed azzardata idea, sembra non solo incuriosire i più, ma anche essere supportata da trend positivi e soprattutto da un’ottima offerta di prodotto. Personalmente, adesso sono quasi ansioso di spendere otto dollari per una ciotola di latte con chicchi di riso soffiato al pistacchio e cioccolato fuso. Voi no?