Sai bene quanto LinkedIn possa essere un ottimo network per creare connessioni professionali o per cercare lavoro, specialmente se si è uno dei cosiddetti “profili alti”. Ma LinkedIn può essere anche una fantastica risorsa per i cosiddetti long form content, articoli piuttosto lunghi che analizzano in profondità argomenti o questioni relativi a uno specifico ambito di competenza.
Con LinkedIn Pulse, infatti, esperti di ogni ambito possono creare contenuti interessanti e coinvolgenti, in grado di trasmettere conoscenza o semplicemente opinioni autorevoli e interessanti. Grazie a commenti e condivisioni, inoltre, questi contenuti possono raggiungere facilmente utenti che non sono nella lista di contatti dell’autore: ottimo per il proprio personal branding o per la reputazione del tuo blog!
L’awareness che puoi guadagnare con una giusta attività di “blogging” su LinkedIn, inoltre, può essere una fantastica base di partenza per connetterti con altri blogger, influencer, brand e persino aziende, con i quali instaurare relazioni o fruttuose collaborazioni: secondo una ricerca di Curata, infatti, sono proprio i long form ad essere i più efficaci nel generare lead. Ma se i tuoi contenuti su LinkedIn Pulse non vengono condivisi abbastanza, non disperare: c’è solo da rimboccarsi un po’ le maniche e seguire qualche semplice consiglio in grado di aiutarti nel tuo intento.
Seleziona un argomento di successo
Il tempo è la risorsa più importante per uno scrittore. Prima di impiegare le tue preziose ore, impiega qualche minuto per leggere gli articoli più popolari o quelli scritti dai tuoi autori di riferimento. Individua i trending topic relativi alla tua area di conoscenze e falli tuoi: è più facile intercettare utenti interessati a determinati argomenti che fare in modo che loro si interessino ai tuoi. In alternativa puoi creare articoli “trasversali”, che riguardino la crescita professionale in senso lato: non saranno “verticali”, ma riscuotono sempre buon successo su Linkedin.
Crea un titolo interessante
LinkedIn sarà anche diverso da Facebook, ma alcuni principi sono universali: il titolo resta uno degli strumenti principali per attrarre i potenziali lettori. Ciò non vuol dire che però bisogna scadere nel becero clickbait. È possibile infatti coniugare professionalità, autorevolezza e attrattività. Non è infatti nemmeno consigliabile risultare troppo “seri” e accademici; Linkedin è pur sempre un social network e il successo dei contenuti si basa anche sull’emotività. Le regole base le conosci già: titoli con “Perché”, “Come” o “Le dieci cose che..:” funzionano sempre, meglio se affiancati da titoli con iperboli o superlativi. L’importante è poi fornire un contenuto in grado di mantenere o superare le aspettative del lettore che hai attratto.
Concentrati sul tuo contenuto
Metti da parte l’assunto che ogni articolo sul web debba necessariamente non superare le ottocento parole: i post più popolari di LinkedIn spesso superano le duemila parole e includono grafici o infografiche di corredo. Ovviamente ciò non vuol dire che è giusto postare contenuti “diluiti”, o righe giusto per “allungare il brodo”. Un modo efficace per rendere i contenuti più lunghi è quello di articolarli in più sotto-argomenti, tutti legati da un unico topic-ombrello; un’alternativa molto in voga è quello, ancora una volta, di elencare in diversi parametri argomentati best practice, case study o trucchi del mestiere.
Cita le tue fonti
Citare le fonti non è solo un atto di cortesia, ma è anche un ottimo strumento per mostrare l’autorevolezza dei tuoi contenuti. Riferimenti ad articoli e blog esterni, infatti, palesano il tuo lavoro di ricerca e di organizzazione dei contenuti, non meno importanti di quello della creazione da zero; inoltre, la presenza di supporti alle tue argomentazioni le rende più solide e meno attaccabili dai criticoni da tastiera sempre all’erta.
Usa le immagini
Long form non vuol dire solo tante righe e parole in sequenza. Per agevolare la fruizione dal parte del tuo lettore e per tenerlo sempre all’erta è utile, se non fondamentale, utilizzare immagini che spezzino il tuo “wall of text” (minimo un’immagine ogni tre paragrafi). Possono essere tanto infografiche di approfondimento quanto immagini di tweet o post a tema, persino semplici foto motivazionali o in mood con quello che tu proponi. Con il giusto rapporto e utilizzo di immagini anche il più lungo degli articoli può risultare accattivante o, quantomeno, incutere meno timore.
Sii costante
Pubblicare articoli interessanti ma saltuariamente non ripaga né in termini di reach né per quanto concerne il tuo personal branding. Nessuno ti chiede di creare un long form al giorno, ma è necessario postare contenuti con regolarità: se un articolo su Linkedin raggiunge circa il 20% dei tuoi follower, se ne scrivi circa venti al mese sarai in grado di raggiungere il 60% delle tue connessioni. Il segreto per il successo sul Linkedin è molto più semplice di quanto tante formule pseudomiracolose promettono: l’unica cosa che davvero viene sempre ripagata è l’impegno costante e regolare, l’unico metodo in grado di portare a risultati veri, onesti e duraturi. Prova a scrivere un articolo o due alla settimana, tutte le settimane; pian piano riuscirai a costruirti una base sempre più ampia alla quale diffondere i tuoi pareri e i tuoi long form.