Quest'articolo è scritto da Manuel Cugliari, Head of R&D di Justbit.
Metti una mail di Google, che comunica di aver selezionato Justbit per partecipare all’evento più atteso dell’anno, un volo di 14 ore verso San Francisco e qualche miglia sulle autostrade americane, direzione Mountain View. In poco tempo sei nel quartier generale di Big G, che ti accoglie con un kit di sopravvivenza contenente l’essenziale - Google Cardboard compresi - per una full immersion nel prossimo futuro.
Partecipare al Google I/O significa respirare per tre giorni innovazione a pieni polmoni. Basta guardarsi intorno per capire che si è nel cuore del cuore della tecnologia: atmosfera vibrante, tazze di caffè americano fumanti e byte ovunque. Un concentrato di cervelli, idee e visioni.
L’evento è un reticolo di conferenze, office hours e fireside chat: puoi ascoltare il keynote da brivido di Sundar Pitchai, CEO Google, sotto il sole californiano e scegliere di sederti a tavolino con gli sviluppatori di Google Drive alla ricerca di una soluzione per un bug incontrato mentre eri seduto alla tua scrivania; puoi partecipare a delle tavole rotonde sulle soluzioni Google più innovative e confrontarti con sviluppatori di tutto il mondo su nuovi progetti allo stato dell’arte.
Nel frattempo, con le sue novità, Big G ti conduce in un mondo caratterizzato dalla naturalezza della comunicazione e da interazioni utente-device sempre più avanzate, grazie al machine learning e al natural language processing. Un nuovo eco-sistema, costituito da diversi elementi. Una nuova intelligenza, Google Assistant, sempre più evoluta e in grado di apprendere e imparare giorno dopo giorno a dialogare in maniera spontanea con l’utente. Anche dentro casa, grazie a Google Home. Una tecnologia, Android Wear 2.0, che permea l’utente rendendo le persone sempre più connesse - anche senza bisogno di uno smartphone.
Un miglioramento dei processi comunicativi che coinvolge anche le interazioni tra gli utenti: è il caso di Allo, la nuova applicazione di messaggistica, un ibrido tra Whatsapp e Snapchat, con un ingrediente in più, l’intelligenza. Allo permette di parlare con Google come fosse un amico o accettare i suoi suggerimenti quando si comunicano le proprie emozioni a qualcuno utilizzando le immagini. Mentre Duo, la nuova applicazione per video chat, garantisce prestazioni sempre più avanzate e permette di avviare la comunicazione tra gli utenti ancor prima che il ricevente accetti la chiamata.
D’altra parte la nuova piattaforma evoluta di realtà virtuale del progetto Daydream riscrive il concetto di “limite” attraverso una concezione di realtà immersiva spinta ai massimi livelli, grazie a un nuovo controller che permette all’utente di agire all’interno del mondo ricreato con il VR.
Minimo comune multiplo di tutte le novità presentate al Google I/O 2016 è Android N: le innumerevoli evoluzioni del sistema operativo in arrivo in estate rendono possibile queste nuove forme di interazione in termini di affidabilità della tecnologia, sicurezza dei dispositivi e incremento generale delle prestazioni.
A tutto ciò si aggiunge un insieme di servizi e innovazioni tecnologiche che hanno cadenzato la tre giorni di Montain View: al web fisico e agli strumenti di sviluppo sempre più potenti si affiancano servizi cloud user-friendly, caratterizzati da una semplicità di utilizzo che fa da controaltare alla complessità tecnologica messa in campo da Big G per offrire immediatezza di interazione e fruibilità all’utente. E ancora, alla Conferenza è stato possibile toccare con mano l’innovazione Google nei corner dedicati ad Android Car, Android Audio, Robot Android con diversi livelli di complessità (come bracci robotici che dipingono e dispositivi che navigano autonomamente) e Google Self-Driving Car, soluzione ormai giunta a un buon livello di maturità.
Con il Google I/O 2016 diventa sempre più chiara l’accelerazione del colosso del web verso il mondo del software e del SaaS (software as a service): lo dimostrano i temi e le novità affrontate, così come la scelta di regalare a tutti i partecipanti della Conferenza un abbonamento di 500 dollari in servizi Cloud piuttosto che dispositivi hardware di ultima generazione, come accadeva nelle edizioni precedenti.
72 ore intensissime nelle quali abbiamo guardato, dalla prima fila, ai trend del nuovo anno.
Un bagaglio di idee e novità che abbiamo messo nella nostra valigia e riportato in Italia per farne tesoro.