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  • Instagram: dopo il logo toccherà ad algoritmo e analytics

    Cosa bolle in pentola dopo gli ultimi cambiamenti non proprio apprezzatissimi? Il bastone e la carota, come si suol dire

    25 Maggio 2016

    Il formato rettangolare, le sponsorizzazioni,  il multiaccount, i video da 60 secondi, il restyling e addirittura un nuovo logo. Negli ultimi nove mesi sembra che Instagram abbia giocato a spiazzare sempre di più i suoi utenti, spesso, però, scontentandoli. Una gestazione tumultuosa e un parto riuscito a metà, con una creatura che secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere (ri)battezzata Facegram o Instabook.

    Ovviamente si scherza. Da un lato i brand si sono finalmente accorti del valore del social, grazie anche al ruolo di veri e propri influencer di molti Igers, eppure il sentimento che regna un po’ sovrano nella community è un non celato disappunto. Come è stato per ogni cambiamento precedente, però, forse è solo questione di tempo e tutto si digerirà. Anche il nuovo logo. Ma cos’altro c’è da aspettarsi nel frattempo?

    LEGGI ANCHE: Instagram svela il suo nuovo look

    Adesso che stiamo cominciando a riprenderci dopo lo shock iniziale della “lavatrice psichedelica”, è il momento di fare qualche riflessione per capire cosa bolle in pentola. Così, giusto per arrivare un po’ più preparati, la prossima volta, ed evitare altri traumi.

    Il nuovo logo è arrivato in concomitanza con la versione 8 dell’app, che in sostanza cambia l’interfaccia optando per il bianco e nero. Oltre al visual restyling, però, alcuni hanno ipotizzato che ci sia qualcos’altro in cantiere, e che questo cambiamento possa essere una sorta di distrazione per far passare inosservata un’altra radicale novità, quella attualmente più temuta e odiata da ogni Iger che si rispetti. Senza altri giri di parole, parliamo del famigerato algoritmo. Già, ma che fine ha fatto?

    Instagram algoritmo

    Nel marzo scorso era stato annunciato che presto le immagini non sarebbero state più visualizzate in ordine cronologico ma in base, appunto, ad un algoritmo che tiene conto delle interazioni (come accade su Facebook). Ovviamente questa notizia aveva scatenato il web, e viste le reazioni (tra cui anche una petizione firmata da oltre 300mila utenti), Instagram si era prontamente lanciato in un tweet riparatore, promettendo che nessun cambiamento sarebbe avvenuto senza un annuncio ufficiale.

    Finora, dall’alto tutto tace. Eppure, a dire il vero, qualche cambiamento nel feed lo stiamo notando. Instagram ha iniziato a testare l’algoritmo su alcuni profili. E questo naturalmente incide anche sulle performance delle nostre condivisioni, nel caso in cui tra i nostri follower ci siano proprio quegli utenti.

    Ma perché tanto clamore? Cosa cambia in pratica con l’algoritmo?

    Verosimilmente saranno soprattutto i brand e i profili con alto numero di follower a rimetterci in termini di reach organica (e quindi di like), ma per ora non c’è ancora nulla di certo sul funzionamento effettivo dell’algoritmo e sulle sue ricadute. Come spiega Ink : “Con il vecchio sistema, chi aveva un milione di follower sapeva che ogni immagine pubblicata sarebbe apparsa nel feed di ognuno dei suoi follower connessi in quel momento. Con il nuovo sistema non sarà più così”.

    Di sicuro, la paura più grande (e più che motivata) è che Instagram possa continuare la sua metamorfosi a immagine e somiglianza di papà Facebook, puntando sempre di più sulle sponsorizzazioni.

     

    Instagram analytics

    Nel frattempo, recentemente è trapelata un’altra novità che potrebbe essere introdotta a breve. Ma stavolta, c’è da scommettere, avremo ben poco di cui lamentarci. Si tratta di una feature legata all’analisi delle performance, una sorta di Insights, che dovrebbe offrire dati demografici sugli utenti che interagiscono con noi e un’analisi delle performance dei post condivisi.

    Instagram
    Fonte: Later
    • Dati demografici: età, distribuzione geografica (per nazione o anche per città), genere e attività. Molto interessante per chi fa business su base locale e anche per capire quando è meglio pubblicare (se i tuoi follower sono prevalentemente russi, occhio al fuso orario, insomma).
    • Performance dei post: quanti nuovi follower hai ottenuto su base oraria o giornaliera, le impression (il numero di volte che che un post è stato visto), la reach (il numero di account che hanno visto il post) e i click sul link della bio. Sarà inoltre possibile visualizzare le immagini pubblicate in un determinato periodo (ultimi 7 o 30 giorni), ordinate in base alle impression, così da capire quali sono state le più performanti.

    Instagram

    Utile, no?

    Considerando che da giugno sarà limitato anche l’uso delle API a servizi terzi come Iconosquare – che finora erano stati l’unica vera fonte di analytics per il social – quest’ultima feature promette di farci riconciliare almeno un po’ con Instagram. E noi vogliamo crederci.