Come recita l'ormai noto Cluetrain Manifesto "i mercati sono conversazioni e sono fatti di persone", dunque non si può prescindere dall'analizzare tali conversazioni, per individuare la strategia aziendale più adatta a soddisfare i bisogni dei clienti (attuali o potenziali), per innovare i propri prodotti o migliorare la propria reputazione.
Uno dei temi più caldi e dibattuti dell’ultimo periodo è sicuramente l’olio di palma. L’opinione pubblica torna ad accendere i riflettori sulla sua tossicità. Nei giorni scorsi è stato proprio il governo italiano a chiedere spiegazioni all’Ue, dopo la pubblicazione di un rapporto dell’EFSA, l’European Food Safety Authority, che parla di alcuni composti contaminanti, presenti in questo grasso vegetale molto usato nell’industria alimentare, e pericolosi soprattutto per i bambini.
Se sui media tradizionali il discorso si è riaperto in questi ultimi giorni, in Rete i consumatori non hanno mai smesso di chiedere alle aziende maggiore chiarezza, rassicurazioni e cambiamenti. Il discorso, da sempre vivo all’interno dei forum sull’alimentazione o sul benessere, si è amplificato grazie ai social network, che hanno permesso alle persone di interagire in maniera diretta con i brand mediante i canali social ufficiali.
Un caso recente è quello di Plasmon che ha risposto alle richieste dei suoi consumatori, eliminando l’olio di palma dai suoi prodotti e comunicando questa drastica scelta attraverso l’efficace campagna di comunicazione #TiAbbiamoAscoltato. Il brand ha mostrato, così, di essere attento ai propri consumatori e alle loro esigenze, ha saputo ascoltare le richieste espresse online, principalmente dalle mamme, e nell'ottica della product innovation ha modificato la composizione dei suoi prodotti.
Per comprendere in maniera più approfondita quali sono le richieste dei consumatori, i loro atteggiamenti nei confronti dei brand e quali sono quelli più bersagliati online, in casa Viralbeat abbiamo svolto un’analisi netnografica, focalizzandoci sulle opinioni espresse sui social network, arene di discussione più eterogenee, dove abbiamo potuto analizzare le risposte e le prese di posizione dei brand sulla controversa questione.
Su Facebook il discorso sull'olio di palma si è rilevato molto prolifico, con l'analisi qualitativa delle conversazioni siamo riusciti a scoprire che forme ha assunto questo dibattito sul social network e cosa è scaturito dal confronto produttori/consumatori.